nessun paese è un'isola

A chi manca Manconi

Nel caos liste di que­ste set­ti­ma­ne, figlio natu­ra­le di que­sta leg­ge elet­to­ra­le defi­ni­ta scia­gu­ra­ta dagli stes­si soste­ni­to­ri del par­ti­to che l’ha idea­ta, in mol­ti han­no nota­to e lamen­ta­to l’assenza nel­le liste del Pd di figu­re come quel­la di Lui­gi Man­co­ni, del­la sin­da­ca di Lam­pe­du­sa Nico­li­ni e di altre figu­re che come loro in que­sti anni …

A chi man­ca Man­co­ni Leg­gi altro »

Fiducia al Decreto Minniti-Orlando: un voto ideologico che gonfia le vele dei populismi

La stam­pa di destra esul­ta. La Lega è spiaz­za­ta. Una sedi­cen­te sini­stra, usci­ta dal Par­ti­to Demo­cra­ti­co per con­ti­nua­re a soste­ne­re le peg­gio­ri poli­ti­che di que­sta legi­sla­tu­ra, imba­raz­za. Stia­mo par­lan­do del voto al Sena­to sul cosid­det­to decre­to Min­­ni­­ti-Orla­n­­do (altro imba­raz­zo, per il mini­stro del­la Giu­sti­zia che si can­di­da a spo­sta­re il PD a destra ridu­cen­do i …

Fidu­cia al Decre­to Min­ni­ti-Orlan­do: un voto ideo­lo­gi­co che gon­fia le vele dei popu­li­smi Leg­gi altro »

Cosa ho visto tra i migranti ragazzini bloccati a Belgrado

«E’ una situa­zio­ne mai vista pri­ma». Comin­cia così il rac­con­to di Lis­sett, diri­gen­te del­l’as­so­cia­zio­ne “Refu­gees Aid Ser­bia”. La pre­sen­za di pro­fu­ghi bloc­ca­ti in Ser­bia non è nuo­va: que­sta esta­te, con la chiu­su­ra del­le fron­tie­re euro­pee, sono sta­te get­ta­te le basi del­la cri­si uma­ni­ta­ria che, in que­ste ore, col­pi­sce i pro­fu­ghi pre­sen­ti a Bel­gra­do. L’u­ni­ca dif­fe­ren­za è il cam­bio di sta­gio­ne, che costrin­ge al gelo tra le 700 e le 1200 per­so­ne, in capan­no­ni abban­do­na­ti nei pres­si del­la sta­zio­ne di Bel­gra­do, gli stes­si dove già que­sta esta­te tro­va­va­no pro­te­zio­ne alcu­ni di loro.

Di ritorno a Belgrado, dove tutti sapevano

Doma­ni tor­ne­re­mo a Bel­gra­do con l’as­so­cia­zio­ne “Spe­ran­za — Hope for Chil­dren” e rac­con­te­re­mo la più pre­ve­di­bi­le del­le situa­zio­ni: un’e­mer­gen­za che dura da mesi e che il fred­do ha aggra­va­to ulte­rior­men­te, por­tan­do­la oltre i limi­ti del­la civiltà.

Nessun Paese è un’isola — Più muri per tutti

Tor­nia­mo a par­la­re di migra­zio­ni e acco­glien­za, ripar­ten­do da uno dei più poten­ti ele­men­ti dal pun­to di vista sim­bo­li­co, ma anche poli­ti­co, e cioè i con­fi­ni, e in par­ti­co­la­re la loro gestio­ne, cosa che i gover­ni euro­pei fan­no sem­pre con mag­gio­re atten­zio­ne, non limi­tan­do­si ai propri.

Nessun Paese è un’isola – L’Europa che respinge

I pae­si euro­pei per­cor­ro­no con sem­pre mag­gio­re con­vin­zio­ne la stra­da di accor­di “ammi­ni­stra­ti­vi” con pae­si di pro­ve­nien­za e di tran­si­to dei richie­den­ti asi­lo, per bloc­car­li e respin­ger­li. Il dirit­to inter­na­zio­na­le dice però altro. Tut­to nel nono nume­ro del­la new­slet­ter di Nes­sun Pae­se è un’isola.