Diritti

I dati sulla cannabis (quelli veri)

L’an­nua­le rela­zio­ne del­la Euro­pean Moni­to­ring Cen­tre for Drugs and Drug Addic­tion (EMCDDA), che ha l’obiettivo di for­ni­re dati agli Sta­ti mem­bri sul­la situa­zio­ne dell’utilizzo di dro­ghe al loro inter­no e quin­di una soli­da base dati per poter effet­tua­re poli­ti­che sul­le sostan­ze stu­pe­fa­cen­ti, ci con­fer­ma anco­ra una vol­ta l’ur­gen­za di una leg­ge che rego­la­men­ti l’u­ti­liz­zo del­la cannabis.

Rai: uno spettacolo penoso, fondato sui peggiori pregiudizi

Chie­dia­mo (anzi pre­ten­dia­mo, in qua­li­tà di con­tri­buen­ti e cit­ta­di­ne e cit­ta­di­ni vigi­li), oltre a scu­se for­ma­li ben più argo­men­ta­te e dif­fu­se da par­te di tut­ti i sog­get­ti coin­vol­ti, anche di rea­liz­za­re al più pre­sto alme­no una “pun­ta­ta ripa­ra­tri­ce” nel­la mede­si­ma fascia di ascol­to, in cui con com­pe­ten­za e sem­pli­ci­tà ven­ga spie­ga­to quan­to gli ste­reo­ti­pi di gene­re fac­cia­no male a tut­te e a tut­ti e quan­to svi­li­re la vita, le poten­zia­li­tà, le com­pe­ten­ze, le capa­ci­tà e il cor­po del­le don­ne, ridu­cen­do­li a mero ogget­to di pia­ce­re e sup­por­to del maschio domi­nan­te, oltre ad esse­re cri­mi­na­le e igno­bi­le, non fac­cia un buon ser­vi­zio pro­prio a nes­su­no, a nes­sun uomo, nes­su­na don­na, di nes­su­na nazio­na­li­tà, età, etnia, orien­ta­men­to sessuale.

Il governo porti in Parlamento l’accordo con la Libia

Non sia­mo di fron­te a un accor­do di natu­ra esclu­si­va­men­te tec­ni­ca ma, anzi, ad un accor­do dal for­tis­si­mo valo­re poli­ti­co, dato che inter­vie­ne diret­ta­men­te e con for­za nel­la sfe­ra dei dirit­ti del­la per­so­na, met­ten­do in discus­sio­ne il nostro siste­ma di acco­glien­za, la nostra poli­ti­ca del­l’a­si­lo e la nostra stes­sa poli­ti­ca este­ra, tenen­do con­to anche del fat­to che la Libia non ha sot­to­scrit­to la Con­ven­zio­ne di Gine­vra sul­lo sta­tus dei rifugiati.

Ilham Mounssif: italiana, ma non abbastanza

Abbia­mo scrit­to a Lau­ra Bol­dri­ni, per segna­lar­le l’in­cre­scio­so epi­so­dio di cui è sta­ta vit­ti­ma Ilham Mouns­sif, asso­lu­ta­men­te ita­lia­na quan­do si trat­ta di rap­pre­sen­ta­re “l’or­go­glio” nazio­na­le, ma non abba­stan­za da dar­le il dirit­to di visi­ta­re un luo­go sim­bo­lo del­la Costi­tu­zio­ne italiana.

Orlando VS Orlando

Orlan­do si fa pro­mo­to­re di una gran­de mani­fe­sta­zio­ne a favo­re dei dirit­ti dei migran­ti. Pec­ca­to che i suoi prov­ve­di­men­ti sia­no anda­ti nel­la dire­zio­ne oppo­sta, e cioè quel­la del­la com­pres­sio­ne dei dirit­ti dei cit­ta­di­ni stranieri.

Il Governo del Diseguale e l’uguaglianza di dignità

Suc­ce­de che il Fon­do sul­le poli­ti­che socia­li e per la non auto­suf­fi­cien­za ven­ga­no ridot­ti rispet­ti­va­men­te a quo­ta 99,7 milio­ni e 450 milio­ni di euro. Quest’ultimo scen­de al livel­lo cui era sta­to por­ta­to con l’ultima leg­ge di Bilan­cio, per­den­do i 50 milio­ni aggiun­ti­vi pro­mes­si lo scor­so novem­bre dal mini­stro del Lavo­ro Giu­lia­no Polet­ti ai mala­ti di Sla e sbloc­ca­ti il 22 feb­bra­io, e il tut­to… il 23 febbraio.

La giurisprudenza colma il vuoto della politica sulle famiglie omogenitoriali

In que­sti anni, la magi­stra­tu­ra e i tri­bu­na­li, con sen­ten­ze poten­tis­si­me e dal gran­de valo­re civi­le, han­no supe­ra­to i bal­bet­tii, le insi­cu­rez­ze, le inde­ci­sio­ni, le pau­re e i meri cal­co­li di con­sen­so elet­to­ra­le che atta­na­glia­va­no – e atta­na­glia­no — il Par­la­men­to, dimo­stran­do come la gran­de assen­te dal pano­ra­ma poli­ti­co nazio­na­le sia la politica.

#lottocontinua: l’8 marzo continua, 365 giorni l’anno

L’ugua­glian­za, in tut­te le sue for­me, come moto­re del cam­bia­men­to nel­la socie­tà: que­sta è sin dal­la sua fon­da­zio­ne la rai­son d’etre di Pos­si­bi­le. E non esi­ste bat­ta­glia di ugua­glian­za più urgen­te di quel­la che chia­mia­mo “que­stio­ne maschi­le” (non fem­mi­ni­le, per­ché in que­sto Pae­se i pro­ble­mi ce li han­no i maschi). Una que­stio­ne sot­to­va­lu­ta­ta, o per­si­no derisa …

#lot­to­con­ti­nua: l’8 mar­zo con­ti­nua, 365 gior­ni l’anno Leg­gi altro »

Violenza sulle donne: un silenzio da condannare ogni giorno

In un pae­se dove la poli­ti­ca non sa deci­de­re, arri­va spes­so pri­ma la magi­stra­tu­ra. Ma in un Pae­se dove anche la giu­sti­zia non sta poi tan­to bene, ecco che arri­va la giu­sti­zia euro­pea. La Cor­te Euro­pea dei dirit­ti uma­ni ha infat­ti con­dan­na­to l’I­ta­lia per non aver rea­gi­to con suf­fi­cien­te rapi­di­tà per pro­teg­ge­re una don­na e suo figlio dal­la vio­len­za del mari­to, che ha por­ta­to alla mor­te del ragaz­zo e al ten­ta­to omi­ci­dio del­la moglie.