Auto elettriche: è l’ora della rivoluzione?
Le rivoluzioni tecnologiche si preparano nel tempo, non si improvvisano. Poi può capitare che ci travolgano d’un tratto con la loro potenza, come se sbucassero dal nulla.
Le rivoluzioni tecnologiche si preparano nel tempo, non si improvvisano. Poi può capitare che ci travolgano d’un tratto con la loro potenza, come se sbucassero dal nulla.
Una storia brutta per il Paese, per la giovane imprenditorialità che nulla chiede allo Stato, per oltre 70.000 farmacisti italiani non titolari di farmacia.
Al Tempio di Adriano di Roma una giornata dedicata alle ragioni del Sì al il referendum contro le trivellazioni in mare, in programma il 17 aprile 2016. Ambientalisti e giuristi hanno smontato ad uno ad uno gli argomenti del comitato pro astensione.
Cosa pensereste se il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, volesse costruire un’altra autostrada, parallela a Pedemontana, ma solo spostata più a nord?
Giusy ha un fratello, Andrea, al quale all’età di tre anni hanno diagnosticato una forma seria di autismo. Ora Andrea ha 27 anni e, a discapito di una legge che vorrebbe che a 18 anni l’autismo cessasse di esistere, Andrea autistico continua ad esserlo.
Temiamo che la nostra precaria e ammalata democrazia, che è fatta di istituzioni ma anche di contropoteri preziosi come la stampa, abbia assorbito la pax fiscalis vaticana nel suo dna. Sono finiti gli anticorpi, forse, ma noi non ci facciamo scoraggiare e assumeremo iniziative anche eclatanti per denunciare questo silenzio surreale e drammatico su un tema di pubblico interesse come quello che, solitariamente e coraggiosamente, abbiamo sollevato.
Come avevamo anticipato ieri, oggi la Camera si è pronunciata sulla Convenzione in materia fiscale riguardante i rapporti con il Vaticano. Il risultato della votazione, sia sul testo che sull’emendamento proposto da Giuseppe Civati e Andrea Maestri, conferma il rischio di estinzione che minaccia i deputati laici.
Voler cambiare l’Europa non è solo legittimo ma è costitutivo del processo che dura da 60 anni oramai. Dal 1957 ad oggi abbiamo cambiato i trattati una dozzina di volte ma quando si dice che “questa Europa non ci piace” manca sempre l’analisi politica.
Correva l’anno 2008: tramite un referendum il 95% dei sappadini recatisi alle urne chiese il passaggio di Sappada dal Veneto al Friuli. Fu il 78% di tutti gli iscritti alle liste elettorali, che comprendono anche i residenti all’estero, che costituiscono parte integrante nel calcolo del quorum applicabile.
Il governo ha chiuso all’ipotesi di consentire nuove ricerche e “coltivazioni” di idrocarburi entro le dodici miglia nautiche dalla costa. L’esecutivo ritiene quindi che quelle perforazioni non siano in linea con il modello di approvvigionamento che ha in mente o, addirittura, ritiene che esse siano dannose per l’ecosistema marino. Ad ogni buon conto, non ne vuole più. Salvo, però, rinnovare a vita (nel senso di quella del giacimento) le concessioni esistenti.