Un’altra Costituzione è possibile
Ci scrive il professore Gianfranco Pasquino, elencando dieci ragioni per dire “no” a una riforma costituzionale pensata male e costruita peggio.
Ci scrive il professore Gianfranco Pasquino, elencando dieci ragioni per dire “no” a una riforma costituzionale pensata male e costruita peggio.
È di nuovo il momento di inventarsi le forme e le pratiche per innescare un processo ricostituente, con la pretesa di trasformare città, vite, istituzioni a partire da un atteggiamento pragmatico di invenzione sociale, economica e istituzionale.
Da qualche settimana è partita una nuova raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare sulla legalizzazione della cannabis. Possibile partecipa con i suoi banchetti e si prepara alla mobilitazione.
Fra gli emendamenti presentati dal Governo al decreto scuola all’esame della commissione Cultura è arrivato anche quello sull’estensione del bonus di 500 euro ai 18enni extracomunitari. Un emendamento che arriva, finalmente, dopo la presentazione della nostra proposta di legge ad hoc e dopo mesi in cui abbiamo denunciato questa discriminazione in aula
L’intervento di Giuseppe Civati alla Camera dei deputati in merito alla maternità surrogata. “Siamo per la regolamentazione e non per il reato universale”.
Anche la Francia ha dichiarato che in questa fase dei negoziati e alla luce delle rivelazioni fatte da Greenpeace Olanda non firmerà il trattato transatlantico di libero scambio. Serve una posizione chiara sul trattato anche nel nostro Paese e da parte del nostro Governo.
La campagna di Possibile per la parità di genere continua con una proposta di legge che riguarda i salari negli appalti pubblici. L’Italia ormai da troppo tempo sconta un divario enorme con gli altri Paesi europei sul fronte della parità salariale e non rispetta quanto sancito dai Trattati europei e dalla stessa Costituzione.
La vicenda di Genova ci dice che la nostra giustizia penale non funziona per niente. E anche che, a monte, la nostra società non funziona. Perché è vero che non si possono obbligare i clienti e i direttori dei supermercati ad essere ragionevoli e umani (e molti in realtà lo sono), ma deve essere lo Stato a intervenire.
Idomeni è una contraddizione. Formalmente è un campo dove sono accampate circa diecimila persone. L’enorme esigenza di cibo, acqua potabile, assistenza legale, riparo, asilo, educazione e gioco viene affrontata da gruppi di volontari autonomi e indipendenti.
Prima di parlare di autoritarismo e concentrare tutto su Renzi, concentriamoci sul merito della riforma costituzionale oggetto del referendum confermativo di ottobre: è una riforma fatta con i piedi.