Febbraio 2016

Mille biblioteche «Aylan Kurdi»

Un’im­ma­gi­ne ha segna­to que­sta nostra epo­ca fra­gi­le, in bili­co tra dolo­re e spe­ran­za. Quel­la del pic­co­lo Aylan Kur­di, col suo cor­pi­ci­no diste­so a pan­cia in giù sul­la sab­bia, con la magliet­ta ros­sa e i pan­ta­lon­ci­ni zup­pi di acqua. Tut­ti abbia­mo pian­to, ci sia­mo indi­gna­ti, poi il tem­po ci ha come anestetizzati.

Quale futuro per la Chimica Verde e per Porto Marghera?

Il 19 feb­bra­io la pro­te­sta dei lavo­ra­to­ri chi­mi­ci cul­mi­ne­rà in una mani­fe­sta­zio­ne nazio­na­le a Roma: noi sia­mo dal­la par­te del­le miglia­ia di lavo­ra­to­ri che rischia­no il posto di lavo­ro e vor­rem­mo anche vede­re una volon­tà poli­ti­ca da par­te del gover­no Ita­lia­no di impe­di­re il disim­pe­gno di Eni e Ver­sa­lis e di pre­ten­de­re la ricon­ver­sio­ne del set­to­re nel­la dire­zio­ne del­la chi­mi­ca ver­de. Per dare cer­tez­ze a chi vuo­le lavo­ra­re e spe­ran­ze per il nostro ambiente.

L’acqua pubblica sotto attacco

La Leg­ge regio­na­le cam­pa­na n.15/2015 rior­di­na il Ser­vi­zio Idri­co Inte­gra­to e disat­ten­de pale­se­men­te l’esito refe­ren­da­rio del 2011 con cui 27 milio­ni di Ita­lia­ni si sono espres­si a favo­re del­la gestio­ne pub­bli­ca del ser­vi­zio, rico­no­scen­do l’acqua come bene comune.

Milano in Comune, un’alternativa Possibile

Sala Ales­si è già stra­col­ma pri­ma del­le 20.30, ora­rio d’i­ni­zio del­l’as­sem­blea pro­mos­sa dal­la Lista civi­ca e muni­ci­pa­le per una “Mila­no in Comu­ne”. Tan­te le cit­ta­di­ne e i cit­ta­di­ni, le asso­cia­zio­ni, i movi­men­ti civi­ci che, insie­me ad alcu­ni sog­get­ti poli­ti­ci, non si arren­do­no all’i­dea di ave­re tre mana­ger in gara, di cui uno espres­so dal­le pri­ma­rie del cen­tro-sini­stra, alla gui­da di Palaz­zo Marino.

Partecipazione Possibile si aggiorna: ecco i nuovi strumenti online per iscritti e comitati

Pos­si­bi­le è il pri­mo par­ti­to ita­lia­no a coniu­ga­re mili­tan­za tra­di­zio­na­le, con­tat­to per­so­na­le e pre­sen­za sul ter­ri­to­rio, con la demo­cra­zia digi­ta­le e l’utilizzo di stru­men­ti moder­ni di deci­sio­ne e orga­niz­za­zio­ne. Per fare tut­to que­sto abbia­mo rea­liz­za­to la piat­ta­for­ma “Par­te­ci­pa­zio­ne Pos­si­bi­le” il cui pun­to di par­ten­za è l’iscrizione e la tes­se­ra. Pro­prio per que­sto è impor­tan­te iscri­ver­si a Possibile.

LAVORO, KAVO PROMEDI, PASTORINO (POSSIBILE): “ Precedente gravissimo. Far West industriale”

Quel­lo che è suc­ces­so alla Kavo Pro­me­di rap­pre­sen­ta un pre­ce­den­te peri­co­lo­so e gra­ve per tut­to il mon­do del lavo­ro. Si è comin­cia­to da una real­tà come quel­la del­la Kavo per­ché è più faci­le sman­tel­la­re i dirit­ti a par­ti­re dal­le pic­co­le azien­de. Por­tan­do via i mac­chi­na­ri di not­te, con un gesto vio­len­to e ille­git­ti­mo, oltre che fraudolento.

Più panchine, meno poltrone

Via­le Fari­ni, zona del­la sta­zio­ne, Raven­na. San Valen­ti­no 2016, flash­mob del­la lista di cit­ta­di­nan­za atti­va “Raven­na in Comu­ne” in dife­sa del­le pan­chi­ne pub­bli­che che il Sin­da­co PD ha fat­to rimuo­ve­re per rimuo­ve­re le per­so­ne che ci si sede­va­no sopra. Come il leghi­sta Gen­ti­li­ni, ricor­da­te? Inve­ce di com­bat­te­re la pover­tà e la mar­gi­na­li­tà socia­le, la soli­tu­di­ne e l’as­sen­za di ago­rà dove cono­scer­si, incon­trar­si, fare comu­ni­tà, il Sin­da­co di Raven­na, supe­ran­do a destra anche il par­ti­to del­la nazio­ne, com­bat­te diret­ta­men­te pove­ri ed emarginati.