Quale futuro per la Chimica Verde e per Porto Marghera?

Il 19 febbraio la protesta dei lavoratori chimici culminerà in una manifestazione nazionale a Roma: noi siamo dalla parte delle migliaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro e vorremmo anche vedere una volontà politica da parte del governo Italiano di impedire il disimpegno di Eni e Versalis e di pretendere la riconversione del settore nella direzione della chimica verde. Per dare certezze a chi vuole lavorare e speranze per il nostro ambiente.

Versalis in vendita_ Eni_ «No comment» sindacati in allarme ___Rice­via­mo e mol­to volen­tie­ri pubblichiamo.

Le noti­zie sul­la pos­si­bi­le ven­di­ta di una quo­ta di mag­gio­ran­za del­la socie­tà Ver­sa­lis (azien­da del grup­po Eni) ad un fon­do finan­zia­rio ame­ri­ca­no SK Capi­tal ci aller­ta­no sul futu­ro del nostro ter­ri­to­rio, e non solo dal pun­to di vista occu­pa­zio­na­le e indu­stria­le ma anche dal pun­to di vista ambien­ta­le.

Que­sti due aspet­ti sono infat­ti stret­ta­men­te lega­ti, in quan­to la ces­sio­ne del 70% di quo­te Ver­sa­lis ad un grup­po finan­zia­rio, rite­nu­to debo­le da mol­ti ana­li­sti, met­te a repen­ta­glio gli accor­di sti­pu­la­ti negli anni pas­sa­ti da Eni e Ver­sa­lis, riguar­dan­ti la ricon­ver­sio­ne indu­stria­le del­la petrol­chi­mi­ca ita­lia­na attra­ver­so pro­ces­si di Chi­mi­ca Ver­de, e nel caso spe­ci­fi­co di Mar­ghe­ra toglie ogni cer­tez­za sul­l’ul­ti­ma­zio­ne dei lavo­ri di boni­fi­ca del­le aree oggi uti­liz­za­te da Ver­sa­lis.

Oggi per com­ple­ta­re la boni­fi­ca del­l’a­rea man­ca l’ul­ti­ma pic­co­la por­zio­ne di super­fi­cie, tale par­te è anche la più deli­ca­ta da met­te­re in sicu­rez­za, in quan­to cor­ri­spon­de­va all’a­rea del­le raf­fi­ne­rie, e se tali lavo­ri non venis­se­ro por­ta­ti a ter­mi­ne, i costi soste­nu­ti fin ora, cir­ca 780 milio­ni di euro, sareb­be­ro inu­ti­li in quan­to l’am­bien­te lagu­na­re ver­reb­be lascia­to a soc­com­be­re infi­cian­do gli inve­sti­men­ti effettuati.

Vi è quin­di il biso­gno di sen­si­bi­liz­za­re la cit­ta­di­nan­za Vene­zia­na sui rischi che la nostra lagu­na cor­re se tale boni­fi­ca non ver­rà com­ple­ta­ta, spie­gan­do ai nostri con­cit­ta­di­ni che una pos­si­bi­le rein­du­stria­liz­za­zio­ne del­l’a­rea, vol­ta alla chi­mi­ca ver­de, non è in con­tra­sto con la que­stio­ne ambien­ta­le e sani­ta­ria del ter­ri­to­rio, ma può anda­re e va di pari passo.

Tale pos­si­bi­le ricon­ver­sio­ne indu­stria­le non toc­ca solo il futu­ro di Por­to Mar­ghe­ra, in quan­to Ver­sa­lis è la più gran­de socie­tà chi­mi­ca ita­lia­na, può anco­ra van­ta­re una sto­ria di ricer­ca avan­za­ta e ha una strut­tu­ra indu­stria­le di valo­re, ma su cui pesa l’invenduto del­le pre­ce­den­ti pri­va­tiz­za­zio­ni e dismis­sio­ni e il costo del­la riqua­li­fi­ca­zio­ne ambien­ta­le. E allo­ra per­ché ven­de­re? E per giun­ta ad una socie­tà finan­zia­ria che ha già mes­so le mani avan­ti avver­ten­do che man­ter­reb­be gli impe­gni assun­ti dal­la pre­ce­den­te pro­prie­tà per un perio­do dai tre ai cin­que anni (ridi­co­lo se dav­ve­ro sono da atti­va­re inve­sti­men­ti e stra­te­gie di inno­va­zio­ne e con­ver­sio­ne del­la pro­du­zio­ne e degli sta­bi­li­men­ti in chia­ve di soste­ni­bi­li­tà). E per­ché, pri­ma di ogni scel­ta sul­la pro­prie­tà, non si vuo­le pre­sen­ta­re un vero (e vin­co­lan­te) pia­no industriale?

Il tener fede da par­te di Eni agli impe­gni di ricon­ver­sio­ne indu­stria­le, toc­ca diret­ta­men­te anche altri poli indu­stria­li, come ad esem­pio quel­li di Fer­ra­ra e Raven­na, i qua­li avreb­be­ro dovu­to rice­ve­re in futu­ro i nuo­vi inter­me­di deri­va­ti da mate­rie pri­me di ori­gi­ne vege­ta­le anzi­ché fos­si­le, for­ni­ti dal nostro polo.

Guar­dan­do al siste­ma pae­se, le scel­te di Eni sul futu­ro del­la chi­mi­ca, avran­no con­se­guen­ze anche per mol­ti altri poli indu­stria­li spar­si sul ter­ri­to­rio ita­lia­no, e sul­le azien­de dei più dispa­ra­ti set­to­ri che acqui­sta­no i loro prodotti.

La situa­zio­ne che vivia­mo oggi è la diret­ta con­se­guen­za di una scel­le­ra­ta man­can­za di poli­ti­che indu­stria­li nazio­na­li a lun­go ter­mi­ne, degli ulti­mi anni o più pre­ci­sa­men­te degli ulti­mi decen­ni. Per l’in­du­stria chi­mi­ca in par­ti­co­la­re, la qua­le, se ci fos­se la volon­tà poli­ti­ca, attra­ver­so un atten­to e serio pia­no di ricon­ver­sio­ne indu­stria­le vol­to alla Chi­mi­ca Ver­de, diven­te­reb­be una note­vo­le fon­te di svi­lup­po eco­no­mi­co che guar­da nel con­tem­po alla soste­ni­bi­li­tà ambientale.

Se ciò avve­nis­se ali­men­te­reb­be inol­tre la ricer­ca e lo svi­lup­po in ambi­to scien­ti­fi­co-tec­no­lo­gi­co, di cui abbia­mo quan­to mai biso­gno oggi­gior­no in Ita­lia, se voglia­mo sal­va­guar­da­re l’am­bien­te pun­tan­do ad uno svi­lup­po soste­ni­bi­le, così da gua­da­gnar­ci un futu­ro e non solo dal pun­to di vista economico.

Il 19 feb­bra­io la pro­te­sta dei lavo­ra­to­ri chi­mi­ci cul­mi­ne­rà in una mani­fe­sta­zio­ne nazio­na­le a Roma: noi sia­mo dal­la par­te del­le miglia­ia di lavo­ra­to­ri che rischia­no il posto di lavo­ro e vor­rem­mo anche vede­re una volon­tà poli­ti­ca da par­te del gover­no Ita­lia­no di impe­di­re il disim­pe­gno di Eni e Ver­sa­lis e di pre­ten­de­re la ricon­ver­sio­ne del set­to­re nel­la dire­zio­ne del­la chi­mi­ca ver­de. Per dare cer­tez­ze a chi vuo­le lavo­ra­re e spe­ran­ze per il nostro ambien­te.

Comi­ta­to Pos­si­bi­le Vene­zia Mestre

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.