Più panchine, meno poltrone

Viale Farini, zona della stazione, Ravenna. San Valentino 2016, flashmob della lista di cittadinanza attiva "Ravenna in Comune" in difesa delle panchine pubbliche che il Sindaco PD ha fatto rimuovere per rimuovere le persone che ci si sedevano sopra. Come il leghista Gentilini, ricordate? Invece di combattere la povertà e la marginalità sociale, la solitudine e l'assenza di agorà dove conoscersi, incontrarsi, fare comunità, il Sindaco di Ravenna, superando a destra anche il partito della nazione, combatte direttamente poveri ed emarginati.

Via­le Fari­ni, zona del­la sta­zio­ne, Raven­na. San Valen­ti­no 2016, flash­mob del­la lista di cit­ta­di­nan­za atti­va “Raven­na in Comu­ne” in dife­sa del­le pan­chi­ne pub­bli­che che il Sin­da­co PD ha fat­to rimuo­ve­re per rimuo­ve­re le per­so­ne che ci si sede­va­no sopra. Come il leghi­sta Gen­ti­li­ni, ricor­da­te? Inve­ce di com­bat­te­re la pover­tà e la mar­gi­na­li­tà socia­le, la soli­tu­di­ne e l’as­sen­za di ago­rà dove cono­scer­si, incon­trar­si, fare comu­ni­tà, il Sin­da­co di Raven­na, supe­ran­do a destra anche il par­ti­to del­la nazio­ne, com­bat­te diret­ta­men­te pove­ri ed emarginati.

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Pos­si­bi­le è pre­sen­te e osti­na­ta­men­te sedu­to coi suoi mili­tan­ti per­ché Raven­na, in que­sto 14 feb­bra­io di piog­gia, vuo­le rac­con­tar­si come cit­tà inna­mo­ra­ta del­le sue pan­chi­ne e di ciò che esse rap­pre­sen­ta­no.

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Nei gior­ni scor­si, insie­me a Pip­po Civa­ti, ave­va­mo denun­cia­to con for­za que­sta deri­va fin­ta­men­te secu­ri­ta­ria del sin­da­co PD di Ravenna.

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Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Referendum cittadinanza: italiani, prima

con il refe­ren­dum, si tor­ne­rà a un perio­do di 5 anni, e non di die­ci anni com’è attual­men­te, di resi­den­za lega­le in Ita­lia per la richie­sta di una per­so­na che ha cit­ta­di­nan­za extra UE. E que­sto var­rà anche per i suoi figli e figlie, come già pre­vi­sto dal­la legge. 

“Modello Saluzzo”, Giulia Marro, consigliera regionale AVS-Possibile: Non possono essere i lavoratori a pagare un sistema produttivo insostenibile

Pur rico­no­scen­do gli sfor­zi fat­ti e i risul­ta­ti rag­giun­ti negli anni, è impor­tan­te non dimen­ti­ca­re che l’ac­co­glien­za tem­po­ra­nea dei lavo­ra­to­ri sta­gio­na­li in dor­mi­to­ri, pale­stre, con­tai­ner dif­fi­cil­men­te si avvi­ci­na a quan­to que­ste per­so­ne imma­gi­na­no per sé stes­se e il loro futu­ro.  Viag­gia­re ogni anno tra Rosar­no e Saluz­zo, ritro­var­si in situa­zio­ni abi­ta­ti­ve insta­bi­li, dor­mi­re su bran­di­ne o sul posto di lavo­ro, non ave­re uno spa­zio per cuci­na­re, non ave­re occa­sio­ni di socia­li­tà. Que­sto tipo di vita è una scel­ta o l’u­ni­ca opzio­ne? È giu­sto che si lodi il model­lo Saluz­zo e si smet­ta di imma­gi­na­re qual­co­sa di miglio­re? Pos­sia­mo sere­na­men­te accon­ten­tar­ci che a per­de­re sia­no i lavo­ra­to­ri a bene­fi­cio del­le aziende?