scuola

Con questo governo la scuola cambia in peggio, mobilitiamoci tutti

“Segui­re i sol­di” è sem­pre la via mae­stra, nel­la lot­ta alla mafia come in poli­ti­ca o nel­la vita quo­ti­dia­na, per capi­re qua­li sono i veri sco­pi del­le per­so­ne. Per que­sto gover­no, i sol­di si spo­sta­no non ver­so la scuo­la, ma lon­ta­no da essa: nei pros­si­mi 3 anni ci saran­no 4 miliar­di di euro in meno per l’istruzione e – cosa più gra­ve – 1,3 miliar­di di essi ver­ran­no tol­ti ai fon­di per il soste­gno ed il sup­por­to agli alun­ni con Biso­gni Edu­ca­ti­vi Speciali.

F35 versus Università?

Un pae­se non può pro­gre­di­re sen­za ele­va­re le sue com­pe­ten­ze: scuo­la, uni­ver­si­tà e ricer­ca devo­no esse­re al pri­mo posto. Ma for­se l’obiettivo di que­sto gover­no è pro­prio abbas­sa­re que­sto livel­lo, dato che non ha inve­sti­to nean­che su svi­lup­po e inno­va­zio­ne. Non ci resta che assi­ste­re alle fughe ver­so pae­si più acco­glien­ti men­tre noi pun­tia­mo deci­si ver­so una decre­sci­ta infelice.

Il “cambiamento” dei 5 stelle: stabilizzazione dei docenti di religione, sulla pelle degli abilitati

Pos­si­bi­le, da sem­pre, riven­di­ca una posi­zio­ne chia­ris­si­ma sull’argomento: la scuo­la deve esse­re lai­ca e aprir­si mag­gior­men­te al plu­ra­li­smo reli­gio­so; per que­sto auspi­chia­mo una revi­sio­ne del Con­cor­da­to Sta­to — Chie­sa e che l’ora di Inse­gna­men­to del­la Reli­gio­ne Cat­to­li­ca sia superata.

Tuteliamo la scuola, istituzione nazionale

La scuo­la pub­bli­ca sta­ta­le ha radi­ci pro­fon­de di egua­glian­za e liber­tà, col­lan­te indi­spen­sa­bi­le tra ter­ri­to­ri e tra gene­ra­zio­ni; occor­re vigi­la­re affin­ché la mis­sio­ne fon­da­ti­va del­la Lega non si com­pia con la rot­tu­ra dell’unità nazio­na­le attra­ver­so la disgre­ga­zio­ne del­la sua isti­tu­zio­ne più rappresentativa.

Questionario di #AllabaselaScuola: i risultati

Con la cam­pa­gna #Alla­Ba­se­La­Scuo­la Pos­si­bi­le sta rac­con­tan­do le pro­ble­ma­ti­che del siste­ma di istru­zio­ne e cer­ca di ela­bo­ra­re solu­zio­ni basa­te su stu­dio e ricer­ca. Cre­dia­mo che inve­sti­re nel­la scuo­la signi­fi­chi inve­sti­re nel futu­ro e che la que­stio­ne deb­ba inte­res­sa­re non sol­tan­to gli “addet­ti ai lavo­ri”, ma tut­to il Paese.