Marco Minniti torna, dalle pagine di Repubblica, a parlare di immigrazione e sicurezza. La novità? Non ci sono novità. La ricetta dell’ex ministro dell’Interno è, infatti, sempre la stessa.
libia
«Le Parti interpreteranno ed applicheranno il presente Memorandum nel rispetto degli obblighi internazionali applicabili, in particolare, delle convenzioni sui diritti umani di cui esse siano parte». L’ipocrisia della proposta italiana di modifica del Memorandum con la Libia sta tutta qui, in questo passaggio.
Ci sono esponenti del governo che offrono piccole rassicurazioni che assomigliano sempre più a piccole e false scuse. Ci sono esponenti della maggioranza parlamentare che si stracciano le vesti su Facebook (ho letto di alcuni che non dormono la notte, così dicono, perché pensano alla Libia) e raccolgono tanti like.
Junior è un ragazzo che potreste incontrare in metropolitana, mentre ascolta musica con gli auricolari, o all’università, o al bar mentre fate colazione, è un bel ragazzo, i suoi modi sono educati, i capelli colorati e insomma non è diverso da tanti suoi coetanei, anche se non potrebbe esserlo di più, ognuno di noi potrebbe incrociarlo o scambiare con lui qualche parola senza sapere che invece è passato attraverso l’inferno, come racconta nel video che vi proponiamo.
“Sono passati tre mesi da quando con Possibile abbiamo sollevato la questione, chiedendo alla ministra dell’Interno Lamorgese di non firmare…
«La nostra parte l’abbiamo fatta». Comincia così, con queste parole pronunciate dalla ministra Lamorgese, un articolo pubblicato oggi da Repubblica con il quale si annuncia il fallimento del tavolo congiunto tra Italia e Libia
“Nessuno parla più dei curdi, l’Italia non ha preso alcuna iniziativa. Zero. Così come sulla Libia, anche per il Rojava:…
“L’annuncio di una commissione è una risposta tardiva e insufficiente alla mobilitazione di migliaia di persone che hanno chiesto lo…
“Purtroppo gli accordi della vergogna con la Libia non sono stati fermati. Si è parlato giusto di qualche ritocco, un…
“La mobilitazione per chiedere lo stop agli accordi con la Libia ha portato migliaia di persone a fare pressione sul…
Nei mesi scorsi abbiamo sentito straparlare di “nuovo umanesimo”, è stato tirato in piedi un governo cui aderiscono forze parlamentari che da sempre si oppongono a politiche di questo genere (tra queste c’è chi ha sostenuto con molto impegno la nascita e l’operatività della Ong Mediterranea, per capirci) eppure nulla è cambiato. L’ultima occasione è il 2 novembre.
“Il voto alle Regionali in Umbria c’è stato in un contesto molto particolare, visto come si è arrivati alle elezioni. Quindi…
Quel che succede nei campi di detenzione in Libia è scritto nero su bianco in una sentenza della Corte d’Assise di Milano, datata 10 ottobre 2017, con la quale veniva condannato all’ergastolo un torturatore etiope che operava nel centro di detenzione di Bani Walid, in Libia, gestito direttamente dal condannato.
“Le migrazioni non possono essere gestite con prigioni, torture, stupri. Questo è già avvenuto per troppi anni con risultati fallimentari….
“Il governo non deve rinnovare l’accordo con la Libia, che scatterà in automatico il prossimo 2 novembre. Il memorandum ci…
Diciassette pagine nelle quali si ribadisce che nei centri di detenzione libici le persone vengono trattenute arbitrariamente e violentate, stuprate, vendute, uccise. I colpevoli sarebbero indistintamente «funzionari statali, membri di gruppi armati, contrabbandieri, trafficanti e membri di bande criminali».
«La Libia non è un porto sicuro», quindi è necessario «ogni sforzo perché venga evitato che le persone salvate nel Mediterraneo siano fatte sbarcare in Libia». A dirlo, questa volta, sono le Nazioni Unite, attraverso la firma congiunta di Unhcr (Alto commissariato per i rifugiati) e Iom (Organizzazione internazionale per le migrazioni).
“Nonostante le testimonianze degli orrori commessi nei centri di detenzione in Libia, si continua a far finta di niente e…
“Da ieri sera un barcone con 50 persone a bordo è sparito al largo della Libia. Non ci sono più…
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“A Matteo Salvini vorremmo mostrare un po’ di immagini che arrivano dalla Libia, da quei campi di detenzione in cui…
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