Europa

Torna il percorso di formazione di Possibile “Europa delle possibilità”

II Edi­zio­ne 29 nov — 01 dic 2017 Solo pochi gior­ni fa Il Pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne euro­pea, Jean-Clau­­de Junc­ker, ha tenu­to al Par­la­men­to euro­peo il discor­so sul­lo Sta­to dell´Unione. Un appun­ta­men­to impor­tan­te, soprat­tut­to in un momen­to così dif­fi­ci­le e com­ples­so per la vita dell´UE. È pas­sa­to poco più di un anno dal­la Bre­xit e qual­che mese …

Tor­na il per­cor­so di for­ma­zio­ne di Pos­si­bi­le “Euro­pa del­le pos­si­bi­li­tà” Leg­gi altro »

Cambiano le rotte, non i principi: la visione del Guardian sulle migrazioni in Europa

Pub­bli­chia­mo la tra­du­zio­ne del­l’edi­to­ria­le del Guar­dian di ieri, un pez­zo mol­to signi­fi­ca­ti­vo, che ci sem­bra impor­tan­te dif­fon­de­re. Le migra­zio­ni resta­no al cen­tro del­la cri­si poli­ti­ca e socia­le del­l’Eu­ro­pa. L’in­sta­bi­li­tà in Afri­ca e altro­ve, le guer­re, la per­se­cu­zio­ne, la pover­tà, le ten­den­ze demo­gra­fi­che e l’an­ti­ca urgen­za uma­na nel cer­ca­re una vita miglio­re in regio­ni più sicure …

Cam­bia­no le rot­te, non i prin­ci­pi: la visio­ne del Guar­dian sul­le migra­zio­ni in Euro­pa Leg­gi altro »

Cosa ho visto tra i migranti ragazzini bloccati a Belgrado

«E’ una situa­zio­ne mai vista pri­ma». Comin­cia così il rac­con­to di Lis­sett, diri­gen­te del­l’as­so­cia­zio­ne “Refu­gees Aid Ser­bia”. La pre­sen­za di pro­fu­ghi bloc­ca­ti in Ser­bia non è nuo­va: que­sta esta­te, con la chiu­su­ra del­le fron­tie­re euro­pee, sono sta­te get­ta­te le basi del­la cri­si uma­ni­ta­ria che, in que­ste ore, col­pi­sce i pro­fu­ghi pre­sen­ti a Bel­gra­do. L’u­ni­ca dif­fe­ren­za è il cam­bio di sta­gio­ne, che costrin­ge al gelo tra le 700 e le 1200 per­so­ne, in capan­no­ni abban­do­na­ti nei pres­si del­la sta­zio­ne di Bel­gra­do, gli stes­si dove già que­sta esta­te tro­va­va­no pro­te­zio­ne alcu­ni di loro.

Sì, caro Varoufakis, è possibile

Leg­gia­mo Varou­fa­kis oggi inter­vi­sta­to da Ales­san­dro Gilio­li e ci con­vin­ce soprat­tut­to l’atteggiamento euro­peo, dura­men­te cri­ti­co ma appun­to euro­peo. Sin dal lan­cio di Pos­si­bi­le ai Pini Spet­ti­na­ti e poi al Poli­ti­camp di Firen­ze nel luglio 2015 abbia­mo insi­sti­to sul­la tota­le insuf­fi­cien­za del­la dimen­sio­ne nazio­na­le per affron­ta­re le sfi­de su cui ci stia­mo gio­can­do il nostro futuro, …

Sì, caro Varou­fa­kis, è pos­si­bi­le Leg­gi altro »

La bandiera ammainata dell’europeista tattico

L’elezione di Donald Trump a Pre­si­den­te degli Sta­ti Uni­ti scon­quas­sa lo sce­na­rio poli­ti­co occi­den­ta­le. La ven­ta­ta di nazio­na­li­smo del miliar­da­rio new­yor­ke­se ha già con­ta­gia­to il nostro Pae­se, sem­pre pron­tis­si­mo a pri­meg­gia­re nel­le clas­si­fi­che di pro­vin­cia­li­smo. Ecco, infat­ti, che all’indomani del­le ele­zio­ni USA il nostro pri­mo mini­stro si pre­sen­ta in diret­ta Face­book dal suo stu­dio con …

La ban­die­ra ammai­na­ta dell’europeista tat­ti­co Leg­gi altro »

Il Senato e l’Europa

A que­sto Sena­to qua­li stru­men­ti ven­go­no attri­bui­ti per esse­re “la loco­mo­ti­va dell’Italia in Euro­pa”? Sono stru­men­ti vaghi e di scar­sa con­cre­tez­za, due costan­ti che carat­te­riz­za­no tut­ta la riforma.

Ventotene: l’isola che non c’è

Tre capi di sta­to (di cui uno a fine ciclo, uno in cadu­ta libe­ra e l’altro che ora­mai sta diven­tan­do la cari­ca­tu­ra di se stes­so) che discu­to­no di come rilan­cia­re il pro­get­to euro­peo sono esat­ta­men­te l’opposto di quel pro­get­to fede­ra­li­sta a cui sia­mo affezionati.