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Una risposta a Gratteri (ancora)

Il pro­cu­ra­to­re di Catan­za­ro, Nico­la Grat­te­ri, è ormai qua­si quo­ti­dia­na­men­te inter­vi­sta­to da rivi­ste e quo­ti­dia­ni poi­ché è diven­ta­to di fat­to una del­le poche voci con­tra­rie alla lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis (se si eccet­tua­no i soli­ti Gio­va­nar­di, Gaspar­ri, Lupi, ecce­te­ra, che però non han­no l’autorevolezza del pro­cu­ra­to­re sul tema), pro­po­sta che, come in mol­ti sape­te, è in discus­sio­ne nel nostro Parlamento.

Basta ipocrisia sulla #cannabislegale

Il ser­vi­zio sul­la #can­na­bi­sle­ga­le del­le Iene di qual­che gior­no fa ha desta­to scan­da­lo nel­la destra proi­bi­zio­ni­sta, che lo ha com­men­ta­to con la con­sue­ta caren­za di iro­nia com­pen­sa­ta da una tra­boc­can­te ipocrisia.

#cannabislegale contro #cannabismafiosa: la Commissione ora discuta e voti la legge dell’intergruppo

La leg­ge sul­la lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis tor­na in com­mis­sio­ne: qual­cu­no col­ti­va la spe­ran­za che fini­sca nel­la palu­de proi­bi­zio­ni­sta. Ci augu­ria­mo inve­ce che pre­val­ga­no i par­la­men­ta­ri che affron­ta­no la que­stio­ne con spi­ri­to lai­co e che pre­mier e gover­no non si met­ta­no di traverso.

Cannabis Legale: di nuovo in piazza

Anche que­sto wee­kend, modu­li alla mano, rac­co­glie­re­mo le fir­me per la leg­ge di ini­zia­ti­va popo­la­re sul­la lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis pro­mos­sa dall’associazione Luca Coscio­ni, dai radi­ca­li e da mol­te asso­cia­zio­ni, che dopo llo scor­so wee­kend ha di mol­to aumen­ta­to le già oltre 30mila sot­to­scri­zio­ni. Ecco dove tro­var­ci que­sto wee­kend: San Gio­van­ni in Per­si­ce­to (BO) vener­dì 30 dal­le 20 circolo …

Can­na­bis Lega­le: di nuo­vo in piaz­za Leg­gi altro »

Cannabis, Civati e Maestri: “Sul caso Pellegrini, risposta pilatesca del Ministro Orlando”

Ave­va­mo chie­sto al mini­stro Orlan­do di inter­ve­ni­re sul caso Pel­le­gri­ni pro­muo­ven­do una rifor­ma del Codi­ce pena­le che con­sen­tis­se alle per­so­ne affet­te da pato­lo­gie che neces­si­ta­no di cure pal­lia­ti­ve, come quel­le che richie­do­no l’u­so del­la can­na­bis e dei suoi deri­va­ti, di non dover incor­re­re in denun­ce e pene detentive.