I ghiacciai si muovono da sempre, dicono gli esperti glaciologi: ma non a questa velocità, non con la frequenza a cui assistiamo oggi. Il punto è sempre lo stesso: l’accelerazione. Il mancato recupero fra un evento e l’altro. Un equilibrio spostato ineluttabilmente verso la perdita delle condizioni climatiche precedenti l’arrivo dell’industrializzazione.
cambiamenti climatici
“L’emergenza climatica è il più grande problema mondiale, come emerge chiaramente dai temi in agenda al prossimo summit dell’Onu. E…
Le dichiarazioni non sono sufficienti: occorrono azioni conseguenti. Il clima non cambierà gradualmente, per questo gli scienziati ci dicono che abbiamo 10 anni: i modelli più affidabili dicono che gli sconvolgimenti saranno improvvisi e devastanti ed irreversibili. Ne stiamo avendo un assaggio.
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Là fuori sta cambiando tutto ed è un cambiamento che non prevede la sopravvivenza della nostra specie. Come triste corollario a questa incresciosa situazione c’è poi il fatto che tra coloro che sono diventati inabili al cambiamento figurano anche quelle forze (?) politiche che dovrebbero avere il cambiamento come ragione sociale
Quando a Chennai, India, è finita l’acqua potabile, i ricchi hanno comunque avuto la possibilità e i mezzi per accedere in modo esclusivo ad un bene che dovrebbe essere universale.
Oggi è #VerdeDì, e da poco, con il grande e meraviglioso successo dello “sciopero per il clima” del 15 marzo scorso, abbiamo scoperto di vivere in un Paese di ecologisti. Tutti affermati ed autorevoli ecologisti, persino da sempre!
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“Sarò in piazza a Monza e a Milano per lo sciopero mondiale contro i cambiamenti climatici. Partecipo a questa manifestazione con uno spirito…
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Incontriamoci. Ritroviamoci e guardiamoci in faccia (magari attraverso una connessione web, magari moltiplicando gli incontri in diverse città). Parliamoci e proviamo assieme a spingere in una direzione diversa, su piani diversi, ognuno con le proprie peculiarità, i propri ambiti, la propria esperienza, le proprie appartenenze.
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Il nostro lavoro attorno alla campagna #PrimaDelDiluvio è nato proprio in questa direzione: costruire proposte in grado di dare risposte concrete e costruttive, oltre alla questione climatica, anche alla mancanza di lavoro pulito, alle mille insicurezze che viviamo
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38 milioni di persone in più che soffrono la fame. È questo il dato che ci viene restituito da questi giorni di discussione tra i potenti del G7 e la FAO
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Quattro milioni di metri cubi di granito che si staccano da un’altezza attorno ai 3.000 metri ci ricordano la fragilità dei territori in cui viviamo
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Ciò che ha accomunato tutti i governi di passaggio che abbiamo visto in questi anni è però un dato: la scarsissima propensione per intervenire in modo deciso e coraggioso sulle politiche relative all’ambiente, al clima, alla sostenibilità.