beni culturali

Generazione G: il 30 novembre a Milano con chi vuole cambiare il mondo

C’è sta­ta la gene­ra­zio­ne X, quel­la Y det­ta anche dei Mil­len­nials, ovve­ro i nati fra gli anni ’80 e ’90, i baby boo­mers nati nei ’50, e ora una nuo­va gene­ra­zio­ne si affac­cia, come appun­to capi­ta di tan­to in tan­to, sul pal­co­sce­ni­co del mon­do con l’in­ten­zio­ne di cam­biar­lo e di diven­tar­ne pro­ta­go­ni­sta. La chia­me­re­mo Generazione …

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Domeniche gratuite al Museo. Superarle? Qualche idea sul come farlo

Le dome­ni­che gra­tui­te nei musei sta­ta­li sono sta­te uno dei prov­ve­di­men­ti più diret­ta­men­te tan­gi­bi­li anche per i non addet­ti ai lavo­ri tra quel­li intro­dot­ti dal mini­stro Fran­ce­schi­ni. E ora il nuo­vo mini­stro Boni­so­li, del nuo­vo mini­ste­ro per i Beni e le Atti­vi­tà Cul­tu­ra­li (final­men­te Sen­za il Turi­smo) ha annun­cia­to che dopo l’estate saran­no eli­mi­na­te. O, …

Dome­ni­che gra­tui­te al Museo. Supe­rar­le? Qual­che idea sul come far­lo Leg­gi altro »

Il Tar Lazio e lo Stato di diritto: considerazioni a margine di una decisione che ha fatto innervosire il potere

I pas­sag­gi sono mol­ti e non è det­to che ave­re un altro giu­di­ce al posto di un Tar avreb­be por­ta­to a solu­zio­ni miglio­ri per la Pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne. A meno che non si inten­da soste­ne­re pro­prio che con­tro le deci­sio­ni del­la Pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne non deb­ba esser­vi nes­sun giu­di­ce, “come ai bei tem­pi del­lo Sta­to assoluto”

Con passione, cordialmente: perché non possiamo continuare a penalizzare i professionisti della cultura

Ma dav­ve­ro per pub­bli­ciz­za­re un’i­ni­zia­ti­va bel­la e impor­tan­te come quel­la che il FAI orga­niz­za da decen­ni è neces­sa­rio abbas­sar­si a crea­re con­trap­po­si­zio­ni inu­ti­li e dan­no­se, anzi, inu­ti­li in quan­to dan­no­se? Ma dav­ve­ro è neces­sa­rio met­te­re l’uno con­tro l’altro i volon­ta­ri e i pro­fes­sio­ni­sti dei beni cul­tu­ra­li, a disca­pi­to del ruo­lo di entram­bi (ma ovvia­men­te soprat­tut­to di quel­lo dei lavo­ra­to­ri, che han­no, in que­sto caso, di più da perdere)?

Il lavoro è lavoro: un patto per la dignità dei lavoratori culturali

Il 2 feb­bra­io è sta­to pre­sen­ta­to a Roma alla Came­ra dei Depu­ta­ti il Plac – Pat­to per il lavo­ro cul­tu­ra­le, nato dal­la cam­pa­gna “Mi rico­no­sci? Sono un pro­fes­sio­ni­sta dei Beni Cul­tu­ra­li”. La cam­pa­gna è sta­ta lan­cia­ta per man­te­ne­re alta l’at­ten­zio­ne sul­la que­stio­ne del­le pro­fes­sio­ni dei Beni Cul­tu­ra­li, cate­go­ria che spes­so e volen­tie­ri vede il proprio …

Il lavo­ro è lavo­ro: un pat­to per la digni­tà dei lavo­ra­to­ri cul­tu­ra­li Leg­gi altro »

Presidente fermi quella legge che fa scempio dei beni culturali

Dopo l’ap­pel­lo per la modi­fi­ca del­la leg­ge pri­ma del­l’ap­pro­va­zio­ne, pas­sa­to ina­scol­ta­to, i costi­tu­zio­na­li­sti sono costret­ti ad un nuo­vo appel­lo, que­sta vol­ta al Pre­si­den­te del­la Repub­bli­ca, affin­ché non fir­mi la cosid­det­ta “rifor­ma Madia” del­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne. Sì per­ché con­tie­ne alcu­ni arti­co­li “mani­fe­sta­men­te inco­sti­tu­zio­na­li”, non c’è dub­bio su que­sto visti i pre­ce­den­ti pro­nun­cia­men­ti del­la Cor­te costi­tu­zio­na­le. E …

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