E mentre per i paesi in via di sviluppo, dove la povertà la fa da padrona, esistono programmi volti allo sradicamento della fame e al miglioramento della qualità della vita, gli occidentali si gongolano nella loro sempre-meno-scontata-opulenza e – sebbene vedano i pericoli a cui vanno incontro – tirano dritto, non curanti delle distorsioni causate da scelte individuali, che si traducono in stili di vita pericolosi una volta aggregati al livello globale.
alimentazione
Ieri sera il Corriere ha diffuso una notizia inquietante, ma che probabilmente non si farà largo tra i titoli di…
38 milioni di persone in più che soffrono la fame. È questo il dato che ci viene restituito da questi giorni di discussione tra i potenti del G7 e la FAO
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“Soffrire di un disturbo dell’alimentazione sconvolge la vita di una persona e ne limita le capacità relazionali, lavorative e sociali….
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C’è un dibattito in corso sullo zucchero, e noi non ne sappiamo niente. Se ne parla negli Stati Uniti, se ne parla nel Regno Unito, addirittura in Messico. Ne parlano i più rinomati chef. Il Parlamento Europeo discute di zucchero, e vota. O, più precisamente, discute del consumo di zucchero, individuato dall’Organizzazione mondiale della sanità tra le cause dell’obesità infantile, un fenomeno in preoccupante crescita, per contrastare il quale l’OMS richiede misure che incentivino il consumo di alimenti sani, anche attraverso una «reale tassazione delle bevande zuccherate».