Sulla pelle dei migranti

Le vicende del Cara di Mineo tornano di attualità. Le indagini raccontano di appalti truccati, gestione del potere e gestione del territorio attraverso i partiti. Un partito in particolare, il partito di Angelino Alfano.

Cer­ti amo­ri non fini­sco­no, fan­no dei giri immen­si e poi ritor­na­no, come il Cara (Cen­tro Acco­glien­za Richie­den­ti Asi­lo) di Mineo, in pro­vin­cia di Cata­nia. Costi­tui­to da «quat­tro­cen­to vil­let­te a schie­ra iden­ti­fi­ca­te ognu­no con un nume­ro», recin­ta­te da filo spi­na­to, avreb­be «dovu­to ospi­ta­re i mili­ta­ri del­la base ame­ri­ca­na di Sigo­nel­la», che però die­de­ro buca, dan­do all’al­lo­ra pre­mier Ber­lu­sco­ni e all’al­lo­ra mini­stro degli Inter­ni Maro­ni la pos­si­bi­li­tà di tra­sfor­mar­lo in «uno dei cen­tri per richie­den­ti asi­lo più gran­di d’Eu­ro­pa». Già nel 2012 si veri­fi­ca­ro­no i pri­mi scon­tri e le pri­me pro­te­ste. Il cen­tro «era sovraf­fol­la­to e le con­di­zio­ni di vita degli ospi­ti ai limi­ti del­la decen­za». Infi­ne, nel­l’am­bi­to del­l’in­chie­sta “Mafia Capi­ta­le”, emer­se lo scan­da­lo del­la gestio­ne, con la «cosid­det­ta paren­to­po­li nel­le assun­zio­ni che ha por­ta­to a cin­que infor­ma­zio­ni di garan­zia nei con­fron­ti, tra l’al­tro, del sin­da­co di Mineo Anna Aloi­si. “Il Cara di Mineo è un caso di Sta­to”, dis­se il pro­cu­ra­to­re di Cal­ta­gi­ro­ne che inda­ga­va su ille­ci­ti nel­le assun­zio­ni e nel­l’ag­giu­di­ca­zio­ne di un appal­to da oltre 100 milio­ni di euro».

E così, con un tem­pi­smo ecce­zio­na­le (era fine novem­bre), i media ripor­ta­ro­no la noti­zia del­la chiu­su­ra del­le inda­gi­ni a cari­co del sot­to­se­gre­ta­rio Giu­sep­pe Casti­glio­ne, al gover­no in quo­ta NCD, che si sono con­cen­tra­te, come dice­va­mo, sul­la gara di appal­to, defi­ni­ta da Raf­fae­le Can­to­ne un «abi­to su misu­ra». Ed ecco, quin­di, le inda­gi­ni per tur­ba­ti­va d’a­sta e cor­ru­zio­ne, con Casti­glio­ne — stan­do alle paro­le di Luca Ode­vai­ne ripor­ta­te da Il Fat­to Quo­ti­dia­no — che avreb­be media­to tra i sog­get­ti in cau­sa al fine di far vin­ce­re un deter­mi­na­to grup­po di impre­se indi­vi­dua­te a livel­lo poli­ti­co. Il van­tag­gio otte­nu­to da Casti­glio­ne sareb­be sostan­zial­men­te di natu­ra elet­to­ra­le, dato che — scri­ve anco­ra il Fat­to — «ai dipen­den­ti del Cara di Mineo veni­va chie­sto di pren­de­re la tes­se­ra del Nuo­vo Cen­tro­de­stra. E anche se non era un obbli­go alla fine tut­ti o qua­si i lavo­ra­to­ri del cen­tro richie­den­ti asi­lo in pro­vin­cia di Cata­nia si sono iscrit­ti al par­ti­to di Ange­li­no Alfa­no». E non solo. Una ex dipen­den­te, infat­ti, avreb­be denun­cia­to che «nell’ufficio del­la Sol.Calatino capi­ta­va di occu­par­si anche del­le pro­ce­du­re di aper­tu­ra dei cir­co­li di Ncd del­la zona del Cala­ti­no. Io stes­sa mi sono occu­pa­ta anche di que­ste incom­ben­ze uni­ta­men­te a Ragu­sa. I sog­get­ti che inten­de­va­no apri­re un cir­co­lo dove­va­no ver­sa­re 150 euro al par­ti­to che in alcu­ni casi rac­co­glie­va­mo diret­ta­men­te».

Se la rico­stru­zio­ne fos­se con­fer­ma­ta in sede giu­di­zia­ria, sarem­mo di fron­te a un insie­me di cir­co­stan­ze straor­di­na­rie, tut­te con­cen­tra­te attor­no a un uni­co cen­tro di acco­glien­za. Con ordine:

  • La que­stio­ne poli­ti­ca: espo­nen­ti di un par­ti­to che pre­di­ca da sem­pre l’ap­proc­cio secu­ri­ta­rio alle migra­zio­ni — secon­do il qua­le le migra­zio­ni sareb­be­ro un pro­ble­ma di sicu­rez­za, tan­to da pro­por­re “hotspot gal­leg­gian­ti” — che fan­no affa­ri sul­la pel­le dei migran­ti.
  • La que­stio­ne politica/bis: la gestio­ne dei voti e del­le influen­ze, fat­ta casa per casa, posto di lavo­ro per posto di lavo­ro (let­te­ral­men­te), tes­se­ra per tessera.
  • La que­stio­ne del­le strut­tu­re ina­de­gua­te: l’ac­co­glien­za può esse­re — per defi­ni­zio­ne — solo dif­fu­sa. Ammas­sa­re per­so­ne in strut­tu­re enor­mi, che diven­ta­no ghet­ti, non è acco­glien­za, per­ché nes­su­na per­so­na, qual­sia­si sia il colo­re del­la pro­pria pel­le, può vive­re ammas­sa­ta.
  • La que­stio­ne del fare affa­ri, appun­to: lo dice anche il pre­si­den­te di Feder­so­li­da­rie­tà, Giu­sep­pe Gue­ri­ni, secon­do il qua­le colo­ro che gesti­sco­no il Cara di Mineo «sono degli appro­fit­ta­to­ri che sfrut­ta­no lo stru­men­to del­la coo­pe­ra­zio­ne per orga­niz­za­re impre­se che non han­no nul­la a che vede­re con la solidarietà».
  • La que­stio­ne del­la gestio­ne in emer­gen­za: fin­ché non si pas­sa dal­l’ap­proc­cio emer­gen­zia­le (il 78% dei rifu­gia­ti e richie­den­ti asi­lo è ospi­ta­to in Cen­tri di Acco­glien­za Straor­di­na­ri) a un approc­cio strut­tu­ra­le ci saran­no sem­pre mar­gi­ni di ope­ra­ti­vi­tà per con­dur­re gli affa­ri di cui sopra.
  • La que­stio­ne cul­tu­ra­le: per pas­sa­re da un approc­cio emer­gen­zia­le a un approc­cio strut­tu­ra­le biso­gna pri­ma di tut­to accet­ta­re a livel­lo cul­tu­ra­le una cosa, e cioè che le migra­zio­ni potran­no mani­fe­star­si con le mede­si­me pro­por­zio­ni per anni e anni.

O met­tia­mo in fila que­ste cose, le pren­dia­mo una alla vol­ta, ci lavo­ria­mo seria­men­te, e poli­ti­ca­men­te pri­ma che giu­di­zia­ria­men­te, o pos­sia­mo ras­se­gnar­ci, dire che tan­to sono sem­pre suc­ces­se e sem­pre suc­ce­de­ran­no, che la col­pa è dei migran­ti, che se ne stan­no negli alber­ghi a 5 stel­le men­tre gli ita­lia­ni non arri­va­no a fine mese, sen­za accor­ger­ci che fac­cia­mo il gio­co dei soli­ti, pochi, orga­niz­za­tis­si­mi, esper­tis­si­mi in con­trat­ta­zio­ni, media­zio­ni, traf­fi­ci. Sul­le spal­le dei migran­ti e degli ita­lia­ni che non arri­va­no a fine mese, appunto.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.