Scuola

Un trattamento europeo per gli insegnanti italiani

Uno dei temi più “cal­di” dell’estate, in ambi­to sco­la­sti­co, visto l’imminente quan­to tar­di­vo rin­no­vo del con­trat­to per i dipen­den­ti del­la PA, è la richie­sta di equi­pa­ra­zio­ne degli sti­pen­di degli inse­gnan­ti ita­lia­ni a quel­li dei col­le­ghi europei.

Due anni di Buona scuola possono bastare

La Scuo­la Pub­bli­ca Sta­ta­le è in ginoc­chio, som­mer­sa di buro­cra­zia, pri­va­ta di fon­di strut­tu­ra­li che sem­pre in mag­gio­ri quan­ti­tà ven­go­no indi­riz­za­ti alle scuo­le pri­va­te, affos­sa­ta da mec­ca­ni­smi far­ra­gi­no­si che rego­le­ran­no il reclu­ta­men­to degli insegnanti

La candela di Jefferson e il testimone di Walter (con Walter, però)

Due sere fa con Giu­sep­pe Civa­ti e Wal­ter Toc­ci abbia­mo dia­lo­ga­to sul­le que­stio­ni che defi­ni­sco­no la qua­li­tà di un Pae­se più di ogni altra («la pri­ma cosa», l’ha defi­ni­ta Civa­ti): la scuo­la, l’università, la ricer­ca. Con la sua con­sue­ta gene­ro­si­tà, Toc­ci ha det­to che con­si­de­ra la sera­ta di ieri qua­si un pas­sag­gio di testi­mo­ne, soste­nen­do che …

La can­de­la di Jef­fer­son e il testi­mo­ne di Wal­ter (con Wal­ter, però) Leg­gi altro »