Legalità

L’indagine Consip e la solita cautela che questi non imparano

Mano Lil­lo su Il Fat­to Quo­ti­dia­no oggi tor­na sul­l’in­da­gi­ne che coin­vol­ge il mini­stro del­lo sport Luca Lot­ti e Tizia­no Ren­zi, padre del pre­mier e Alfre­do Romeo, chiac­chie­ra­to impren­di­to­re roma­no da sem­pre mol­to vici­no alla poli­ti­ca per la gestio­ne dei suoi affa­ri. Ma non è l’in­da­gi­ne giu­di­zia­ria in que­sto momen­ti che ci inte­res­sa (la magi­stra­tu­ra segui­rà il suo cor­so e avre­mo modo di sape­re quan­to sia­no con­si­sten­ti le accu­se) quan­to piut­to­sto un anti­pa­ti­co sipa­riet­to che vede coin­vol­to il gior­na­li­sta e Miche­le Emi­lia­no, fre­sco can­di­da­to alla segre­te­ria del PD pro­prio con­tro Renzi.

Una giustizia che va tutta a destra

Il mini­ste­ro del­la Giu­sti­zia ha pre­ca­riz­za­to i magi­stra­ti ono­ra­ri, pen­ten­do­se­ne solo dopo la sol­le­va­zio­ne gene­ra­le del­le Pro­cu­re del­la Repub­bli­ca, vuo­le toglie­re il dirit­to di appel­lo ai richie­den­ti asi­lo, si disin­te­res­sa del­la Con­ven­zio­ne di Gine­vra sui rifu­gia­ti: la bar­ra è fis­sa ver­so destra.

Una buona notizia su Di Matteo

Il CSM ha dato il via libe­ra al tra­sfe­ri­men­to di Di Mat­teo alla Pro­cu­ra Nazio­na­le Anti­ma­fia gui­da­ta da Fran­co Rober­ti per uno dei cin­que posti libe­ri in quel­l’uf­fi­cio e noi non pos­sia­mo che esse­re con­ten­ti del­la deci­sio­ne (pre­sa all’u­na­ni­mi­tà) che resti­tui­sce i meri­ti a Di Matteo.

Un osservatorio che si occupi di mafia in maniera permanente e politica

Non è solo que­stio­ne di cor­ru­zio­ne, eva­sio­ne e di con­ni­ven­za. È una que­stio­ne strut­tu­ra­le anche al siste­ma del­l’e­co­no­mia e del­le pro­fes­sio­ni, come spie­ga con pre­ci­sio­ne Omiz­zo­lo nel suo libro, dedi­ca­to alla pro­vin­cia di Lati­na, come emer­ge dal­le recen­ti inda­gi­ni in Val­le d’Ao­sta, come pos­sia­mo regi­stra­re a ogni lati­tu­di­ne. Quan­do par­lia­mo di poli­ti­ca e anche di argo­men­ti che sem­bra­no ‘mino­ri’ (pen­so alla que­stio­ne del con­tan­te, alla lega­liz­za­zio­ne, alle modi­fi­che neces­sa­rie per ren­de­re effi­ca­ce la nuo­va nor­ma­ti­va sul capo­ra­la­to), par­lia­mo di questo.

Il piccolo (si fa per dire) cortocircuito tra giustizia e politica, che rivela il grande bluff renziano

Ricor­da­te la nor­ma ad per­so­nam impo­sta dal gover­no per man­da­re in pen­sio­ne più tar­di solo gli alti ver­ti­ci del­la Cas­sa­zio­ne che anche noi di Pos­si­bi­le abbia­mo osteg­gia­to in Com­mis­sio­ne Giu­sti­zia e in Aula nei mesi scor­si? Il pri­mo pre­si­den­te del­la Supre­ma Cor­te Can­zio (uno dei bene­fi­cia­ti dal­la pro­ro­ga) oggi, in occa­sio­ne del­l’i­nau­gu­ra­zio­ne del­l’An­no Giu­di­zia­rio, ha …

Il pic­co­lo (si fa per dire) cor­to­cir­cui­to tra giu­sti­zia e poli­ti­ca, che rive­la il gran­de bluff ren­zia­no Leg­gi altro »

“Operazione Provvidenza”: la ‘ndrangheta dalla Calabria alla Lombardia (e agli Stati Uniti)

Un prov­ve­di­men­to di fer­mo nel­l’am­bi­to del­la “Ope­ra­zio­ne Prov­vi­den­za”, ese­gui­to que­sta mat­ti­na, ha col­pi­to 33 sog­get­ti, «affi­lia­ti alla cosca Piro­mal­li, inda­ga­ti per asso­cia­zio­ne mafio­sa, traf­fi­co di stu­pe­fa­cen­ti, inte­sta­zio­ne fit­ti­zia di beni, auto­ri­ci­clag­gio, ten­ta­to omi­ci­dio e altri rea­ti aggra­va­ti dal­le fina­li­tà mafiose».

Sulla pelle dei migranti

Le vicen­de del Cara di Mineo tor­na­no di attua­li­tà. Le inda­gi­ni rac­con­ta­no di appal­ti truc­ca­ti, gestio­ne del pote­re e gestio­ne del ter­ri­to­rio attra­ver­so i par­ti­ti. Un par­ti­to in par­ti­co­la­re, il par­ti­to di Ange­li­no Alfano.