Diritti

Come il governo sta aprendo le porte alle politiche migratorie della peggior destra

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1491833281885{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Chi vive a cer­te lati­tu­di­ni si ricor­da bene i tem­pi in cui, dal gover­no del­le regio­ni fino alle ammi­ni­stra­zio­ni loca­li dei più pic­co­li comu­ni del­la val­li alpi­ne, espo­nen­ti leghi­sti e for­zi­sti attua­va­no le pro­prie poli­ti­che a suon di ordi­nan­ze e di discri­mi­na­zio­ni. Era­no i tem­pi del­le ordi­nan­ze anti-kebab, del­le ordi­nan­ze con­tro le …

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In Libia le persone vengono torturate: parola del governo italiano

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1491467079672{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Da que­ste pagi­ne abbia­mo già avu­to modo di affron­ta­re, in più occa­sio­ni, l’ac­cor­do tra Ita­lia e Libia, un accor­do che repli­ca accor­di fal­li­men­ta­ri (in tut­ti i sen­si, ma soprat­tut­to dal pun­to di vista uma­ni­ta­rio) del pas­sa­to, sigla­ti dal­la destra For­zi­sta e Leghi­sta, e che si pone l’o­biet­ti­vo di bloc­ca­re in Libia i migran­ti, investendo …

In Libia le per­so­ne ven­go­no tor­tu­ra­te: paro­la del gover­no ita­lia­no Leg­gi altro »

Se il nostro non è un Paese per Transgender

Adria­na, don­na tran­sgen­der bra­si­lia­na, ha per­so il lavo­ro ed ha visto sca­de­re il suo per­mes­so di sog­gior­no nono­stan­te fos­se da 17 anni in Ita­lia. Per que­sto è sta­ta inse­ri­ta, lo scor­so 24 gen­na­io, nel CIE di Brin­di­si. Sen­za alcun rispet­to del­la sua sto­ria per­so­na­le era sta­ta asse­gna­ta in una strut­tu­ra maschi­le espo­nen­do­la a discri­mi­na­zio­ni e …

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In Umbria come in tutta Italia è #TempoDiLegge contro l’omotransfobia

Da die­ci anni la Regio­ne Umbria aspet­ta una leg­ge con­tro le discri­mi­na­zio­ni per orien­ta­men­to ses­sua­le e iden­ti­tà di gene­re. Mar­te­dì 28 mar­zo è atte­so l’ul­ti­mo pas­sag­gio in aula del­la leg­ge e l’as­so­cia­zio­ne Ompha­los LGBTI di Peru­gia ha lan­cia­to una cam­pa­gna social per­ché su que­sta data impor­tan­te non cali il silen­zio, ma al con­tra­rio diven­ti un’oc­ca­sio­ne di allar­ga­re il discor­so e riac­cen­de­re la discus­sio­ne sul­la leg­ge con­tro l’o­mo­tran­sfo­bia che man­ca al paese

I dati sulla cannabis (quelli veri)

L’an­nua­le rela­zio­ne del­la Euro­pean Moni­to­ring Cen­tre for Drugs and Drug Addic­tion (EMCDDA), che ha l’obiettivo di for­ni­re dati agli Sta­ti mem­bri sul­la situa­zio­ne dell’utilizzo di dro­ghe al loro inter­no e quin­di una soli­da base dati per poter effet­tua­re poli­ti­che sul­le sostan­ze stu­pe­fa­cen­ti, ci con­fer­ma anco­ra una vol­ta l’ur­gen­za di una leg­ge che rego­la­men­ti l’u­ti­liz­zo del­la cannabis.

Rai: uno spettacolo penoso, fondato sui peggiori pregiudizi

Chie­dia­mo (anzi pre­ten­dia­mo, in qua­li­tà di con­tri­buen­ti e cit­ta­di­ne e cit­ta­di­ni vigi­li), oltre a scu­se for­ma­li ben più argo­men­ta­te e dif­fu­se da par­te di tut­ti i sog­get­ti coin­vol­ti, anche di rea­liz­za­re al più pre­sto alme­no una “pun­ta­ta ripa­ra­tri­ce” nel­la mede­si­ma fascia di ascol­to, in cui con com­pe­ten­za e sem­pli­ci­tà ven­ga spie­ga­to quan­to gli ste­reo­ti­pi di gene­re fac­cia­no male a tut­te e a tut­ti e quan­to svi­li­re la vita, le poten­zia­li­tà, le com­pe­ten­ze, le capa­ci­tà e il cor­po del­le don­ne, ridu­cen­do­li a mero ogget­to di pia­ce­re e sup­por­to del maschio domi­nan­te, oltre ad esse­re cri­mi­na­le e igno­bi­le, non fac­cia un buon ser­vi­zio pro­prio a nes­su­no, a nes­sun uomo, nes­su­na don­na, di nes­su­na nazio­na­li­tà, età, etnia, orien­ta­men­to sessuale.

Il governo porti in Parlamento l’accordo con la Libia

Non sia­mo di fron­te a un accor­do di natu­ra esclu­si­va­men­te tec­ni­ca ma, anzi, ad un accor­do dal for­tis­si­mo valo­re poli­ti­co, dato che inter­vie­ne diret­ta­men­te e con for­za nel­la sfe­ra dei dirit­ti del­la per­so­na, met­ten­do in discus­sio­ne il nostro siste­ma di acco­glien­za, la nostra poli­ti­ca del­l’a­si­lo e la nostra stes­sa poli­ti­ca este­ra, tenen­do con­to anche del fat­to che la Libia non ha sot­to­scrit­to la Con­ven­zio­ne di Gine­vra sul­lo sta­tus dei rifugiati.

Ilham Mounssif: italiana, ma non abbastanza

Abbia­mo scrit­to a Lau­ra Bol­dri­ni, per segna­lar­le l’in­cre­scio­so epi­so­dio di cui è sta­ta vit­ti­ma Ilham Mouns­sif, asso­lu­ta­men­te ita­lia­na quan­do si trat­ta di rap­pre­sen­ta­re “l’or­go­glio” nazio­na­le, ma non abba­stan­za da dar­le il dirit­to di visi­ta­re un luo­go sim­bo­lo del­la Costi­tu­zio­ne italiana.

Orlando VS Orlando

Orlan­do si fa pro­mo­to­re di una gran­de mani­fe­sta­zio­ne a favo­re dei dirit­ti dei migran­ti. Pec­ca­to che i suoi prov­ve­di­men­ti sia­no anda­ti nel­la dire­zio­ne oppo­sta, e cioè quel­la del­la com­pres­sio­ne dei dirit­ti dei cit­ta­di­ni stranieri.