Redazione Possibile

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Lavoro autonomo, Civati-Maestri: «Respinto nostro odg per estendere le tutele ai collaboratori parlamentari»

Ave­va­mo pre­sen­ta­to un ordi­ne del gior­no alla pro­po­sta di leg­ge sul lavo­ro auto­no­mo in discus­sio­ne alla Came­ra che riguar­da­va le tute­le da esten­de­re ai col­la­bo­ra­to­ri par­la­men­ta­ri. Un Gover­no come que­sto che dice di ave­re tra le sue prio­ri­tà l’emersione del lavo­ro nero, o sot­to­pa­ga­to, avreb­be dovu­to coglie­re la pal­la al bal­zo e, acco­glien­do­lo, rimar­ca­re l‘urgenza di dar segui­to a un ordi­ne del gior­no appro­va­to nell’agosto 2015 che sot­to­li­nea­va la man­ca­ta rego­la­men­ta­zio­ne, in par­ti­co­la­re sot­to un pro­fi­lo qua­li­ta­ti­vo, del­la figu­ra pro­fes­sio­na­le del col­la­bo­ra­to­re par­la­men­ta­re e le distor­sio­ni e le irre­go­la­ri­tà di cui è ogget­to, rile­va­te anche dal rap­por­to 2014 del­l’I­sti­tu­to di ricer­che sul­la pub­bli­ca ammi­ni­stra­zio­ne (IRPA).

Reddito di esclusione

Più che di inclu­sio­ne la poli­ti­ca del gover­no Gen­ti­lo­ni (anche qui in per­fet­ta con­ti­nui­tà con il gover­no Ren­zi) è tut­ta vol­ta a esclu­de­re e pena­liz­za­re le fasce più bas­se di red­di­to, per giun­ta con la bef­fa di una pic­co­la rega­lia (in fon­do non dis­si­mi­le dal­la social card di Tre­mon­ti) con la mano sini­stra, men­te con la destra (mol­to più alle­na­ta) pro­se­gue imper­ter­ri­to con i tagli indi­scri­mi­na­ti e con i favo­ri ai più ricchi.

Nessuno tocchi i parchi

Il testo, appro­va­to al Sena­to e appro­da­to alla Came­ra, ieri in Com­mis­sio­ne Ambien­te non ha rece­pi­to le ragio­ne­vo­li richie­ste di modi­fi­che arri­va­te gra­zie ai rilie­vi del­le asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste. Il qua­dro del­la gover­nan­ce è pre­oc­cu­pan­te per­ché non ven­go­no garan­ti­te le capa­ci­tà spe­cia­li­sti­che per diret­to­ri e ammi­ni­stra­to­ri dei par­chi (che neces­si­ta­no del­la mas­si­ma tute­la e del­la mas­si­ma eccel­len­za) e che devo­no esse­re scel­ti in base alle com­pe­ten­ze. Anche per ciò che attie­ne la fau­na sono gra­vis­si­me le nuo­ve linee gui­da con­te­nu­te nel testo che con­sen­ti­reb­be­ro l’accesso per la cac­cia all’interno dei Par­chi e a ridos­so del­le zone protette.

Gentrification e piattaforme di hosting: tra le ombre napoletane della sharing economy

Non è una novi­tà che negli ulti­mi anni la cit­tà di Napo­li, gra­zie ad una serie di con­giun­tu­re favo­re­vo­li per quan­to riguar­da spe­cial­men­te la sua “brand vision”, stia viven­do un momen­to mol­to feli­ce dal pun­to di vista dei flus­si turi­sti­ci, con un vero e pro­prio boom di pre­sen­ze con­fer­ma­to dai dati di Fede­ral­ber­ghi, che han­no regi­stra­to una ver­ti­gi­no­sa cre­sci­ta per quan­to riguar­da l’occupazione di camere.

#lottocontinua: l’8 marzo continua, 365 giorni l’anno

L’ugua­glian­za, in tut­te le sue for­me, come moto­re del cam­bia­men­to nel­la socie­tà: que­sta è sin dal­la sua fon­da­zio­ne la rai­son d’etre di Pos­si­bi­le. E non esi­ste bat­ta­glia di ugua­glian­za più urgen­te di quel­la che chia­mia­mo “que­stio­ne maschi­le” (non fem­mi­ni­le, per­ché in que­sto Pae­se i pro­ble­mi ce li han­no i maschi). Una que­stio­ne sot­to­va­lu­ta­ta, o per­si­no derisa …

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Liberi di produrre e scambiare energie rinnovabili #primadeldiluvio

Chie­dia­mo come avvie­ne in ogni par­te di Euro­pa che si pos­sa­no rea­liz­za­re siste­mi di rete pri­va­ti e loca­li in cui i vici­ni di con­do­mi­nio o di area indu­stria­le pos­sa­no sen­za pas­sa­re dal­la rete di distri­bu­zio­ne, scam­biar­si o ven­der­si ener­gia rin­no­va­bi­le. Non pese­rem­mo sul­la rete, anzi la alleg­ge­ri­rem­mo di cari­chi e ridur­rem­mo la disper­sio­ne, ridur­rem­mo i costi per i nostri vici­ni di alme­no il 50% di quan­to paga­no ora l’e­ner­gia e remu­ne­re­re­mo in manie­ra ragio­ne­vo­le l’in­ve­sti­men­to per la rea­liz­za­zio­ne dell’impianto.

Le #cosedifuturo cominciano a correre

Sono pas­sa­ti pochis­si­mi gior­ni dal­la Costi­tuen­te del­le idee, e abbia­mo anco­ra tut­ti i tac­cui­ni pie­ni di idee e pro­po­ste rac­col­te nel­la tre gior­ni roma­na dedi­ca­ta alle #cose­di­fu­tu­ro. In un pano­ra­ma poli­ti­co fiac­ca­to dai tat­ti­ci­smi e dal­le ambi­gui­tà, le nostre 60 ore di dibat­ti­to su ambien­te, demo­cra­zia, lavo­ro, giu­sti­zia, lega­li­tà, salu­te, lai­ci­tà, cul­tu­ra, acco­glien­za e benes­se­re animale …

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Tulipano rosso – la sinistra olandese e le elezioni/2

Con­ti­nuia­mo il nostro viag­gio nel­la sini­stra olan­de­se a ormai meno di un mese dal­le ele­zio­ni per par­la­re del­la Groen Links (Sini­stra Ver­de). La Groen­Links è sta­ta fon­da­ta nel 1990. Il par­ti­to deri­va dal­la fusio­ne tra il Par­ti­to Poli­ti­co Radi­ca­le, il Par­ti­to Socia­li­sta Paci­fi­sta, il Par­ti­to Comu­ni­sta d’O­lan­da e il Par­ti­to Popo­la­re Evan­ge­li­co. Al suo debut­to par­la­men­ta­re il par­ti­to otten­ne 6 seg­gi. Suc­ces­si­va­men­te il nume­ro dei seg­gi otte­nu­ti ha flut­tua­to tra 11 (1998) e il record nega­ti­vo alle ulti­me ele­zio­ni di 4 seg­gi (2012). Gli ulti­mi son­dag­gi dan­no il par­ti­to in pro­met­ten­te rimon­ta tra 16 e 18 seg­gi (cir­ca l’11% dei con­sen­si elettorali).

Un Piano delle Aree per fermare le politiche fossili e individuare una strategia energetica green

Oggi alla Came­ra si ter­rà una con­fe­ren­za stam­pa per pre­sen­ta­re la pro­po­sta di leg­ge per la rein­tro­du­zio­ne del Pia­no del­le Aree. Io sarò accan­to alle asso­cia­zio­ni ambien­ta­li­ste, ai comi­ta­ti e ai forum che stan­no por­tan­do avan­ti que­sta pro­po­sta, da Green Ita­lia al Coor­di­na­men­to Nazio­na­le No triv. Per rag­giun­ge­re gli obiet­ti­vi del­la COP21 di Pari­gi, 2/3 delle …

Un Pia­no del­le Aree per fer­ma­re le poli­ti­che fos­si­li e indi­vi­dua­re una stra­te­gia ener­ge­ti­ca green Leg­gi altro »