Dicembre 2016

Sgombriamo il campo (progressista): la minoranza PD ha intenzione di votare questa cosa?

E’ ormai evi­den­te che Ren­zi e la sua cor­te non han­no impa­ra­to la lezio­ne impar­ti­ta loro da 19 milio­ni di ita­lia­ni il 4 di dicem­bre. Ben lun­gi dal riti­rar­si in pro­vin­cia e goder­si la fami­glia, il segre­ta­rio del PD resta ben sal­do alle redi­ni del suo par­ti­to, da cui inten­de rilan­cia­re la sua avven­tu­ra politica, …

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Rifiuti zero, ma anche molto di più, #primadeldiluvio

Ambien­te, eco­lo­gia e inno­va­zio­ne devo­no sta­re all’i­ni­zio di qual­sia­si rifles­sio­ne, e devo­no esse­re pro­ta­go­ni­sti di cia­scun ragio­na­men­to, per­ché è anche e soprat­tut­to da qui che pas­sa neces­sa­ria­men­te la valu­ta­zio­ne di cia­scu­na poli­ti­ca pub­bli­ca, nel segno di un’u­gua­glian­za sostan­zia­le che deve costruir­si anche così.

Squadra che perde non si cambia

Dove­va esse­re un Gover­no di tran­si­zio­ne che avreb­be dovu­to por­ta­re il Pae­se alle urne con una nuo­va leg­ge elet­to­ra­le. Inve­ce l’unica tran­si­zio­ne di rilie­vo riguar­da Alfa­no che vie­ne pro­mos­so mini­stro degli Este­ri, come ave­va­mo predetto.

Governo: Civati, PD usa stesso schema sconfitto referendum

Il Pd non esce dal­lo sche­ma con cui si è avvia­to alla scon­fit­ta refe­ren­da­ria, un voto popo­la­re che ha sono­ra­men­te boc­cia­to le rifor­me pro­po­ste a col­pi di mag­gio­ran­za dal­la stes­sa mag­gio­ran­za che vie­ne ripro­po­sta oggi, in un impian­to poli­ti­co e isti­tu­zio­na­le cioè che si è dimo­stra­to per­den­te nem­me­no una set­ti­ma­na fa. “Il gover­no del sì” non …

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La sera leoni, al mattino Gentiloni

Gen­ti­lo­ni ha in que­sto momen­to la qua­li­tà indi­spen­sa­bi­le per poter ambi­re al ruo­lo di Pre­si­den­te del Con­si­glio poi­ché non fa ombra a Ren­zi eppu­re lo rap­pre­sen­ta, un po’ come quan­do l’al­le­na­to­re vie­ne espul­so e rima­ne il secon­do in pan­chi­na filo­col­le­ga­to con la tribuna.

Nessun Paese è un’isola — Più muri per tutti

Tor­nia­mo a par­la­re di migra­zio­ni e acco­glien­za, ripar­ten­do da uno dei più poten­ti ele­men­ti dal pun­to di vista sim­bo­li­co, ma anche poli­ti­co, e cioè i con­fi­ni, e in par­ti­co­la­re la loro gestio­ne, cosa che i gover­ni euro­pei fan­no sem­pre con mag­gio­re atten­zio­ne, non limi­tan­do­si ai propri.

Il pasticcio sulla legge elettorale e le prospettive per l’immediato futuro

E’ neces­sa­rio che cia­scu­na for­za poli­ti­ca fac­cia le pro­prie pro­po­ste e indi­chi la pro­pria dispo­ni­bi­li­tà a con­ver­ge­re su altre. L’unica cosa dav­ve­ro da evi­ta­re è quel­la di indi­riz­zar­si ver­so siste­mi elet­to­ra­li che, attra­ver­so pre­mio­ni nazio­na­li dati a chi non li meri­ta, distor­ce gra­ve­men­te la rap­pre­sen­tan­za e soprat­tut­to non assi­cu­ra un lega­me elettore-eletto.