Lo ius culturae torna nel cassetto nel quale era stato chiuso. Dello ius soli non parliamone nemmeno. La riforma della Bossi-Fini continua a essere un argomento tabù, mentre torna di moda la dottrina Minniti. Una storia già vista. Alla fine, vince Salvini.
asilo
Il voto dell’Europarlamento sulla riforma del sistema di Dublino rappresenta un passo importante per l’accoglienza nell’ambito dell’Ue.
112
Dopo essere stati più volte a Gorizia, anche su invito e segnalazione del locale comitato di Possibile, per monitorare e denunciare la situazione disumana in cui versano numerosi migranti, pubblichiamo la lettera indirizzata da Andrea Maestri e condivisa con Elly Schlein, al sindaco di Gorizia e al Prefetto.
433
Abbiamo ottenuto un importantissimo traguardo, frutto di anni di lavoro e della stretta collaborazione con esperti ed associazioni che hanno dato un contributo fondamentale nella riscrittura del Regolamento. Ma la partita non è finita.
756
La cancellazione del criterio del primo paese d’accesso è un passaggio chiave nella riforma del regolamento di Dublino
272
“Il governo e il Pd parlano spesso dei dati su sbarchi e accoglienza, snocciolando numeri e statistiche. Ma in materia…
346
Ci troviamo di fronte a un disegno preciso, a una rotta tracciata, che associa migrazioni e sicurezza, come nel nostro paese ha sempre fatto la destra. Una associazione cui l’allora centrosinistra rispondeva in maniera ferma, parlando di inclusione sociale, di gestione dei processi, di supremazia del diritto e dei diritti
6
Non siamo di fronte a un accordo di natura esclusivamente tecnica ma, anzi, ad un accordo dal fortissimo valore politico, dato che interviene direttamente e con forza nella sfera dei diritti della persona, mettendo in discussione il nostro sistema di accoglienza, la nostra politica dell’asilo e la nostra stessa politica estera, tenendo conto anche del fatto che la Libia non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati.
Il nuovo decreto, nel tentativo di raggiungere gli obiettivi prefissati, determina una indubbia compressione dei diritti dei richiedenti protezione internazionale e rappresenta una clamorosa occasione mancata, l’ennesima di questa legislatura. Si sarebbe potuta avviare l’auspicata revisione sistematica del corpus di norme disciplinante la protezione internazionale e, più in generale, le politiche migratorie e la condizione dello straniero nel nostro Paese, come peraltro previsto dall’articolo 7 della legge n. 154 del 2014 (legge di delegazione europea). Si sarebbe dovuto incentivare il sistema di accoglienza diffusa, neanche questo è previsto.
Minniti sta facendo esattamente tutto quello che Alfano non era riuscito a fare. Peccato che si sia fatto prendere la mano, superando a destra anche i governi Berlusconi.
20
I paesi europei percorrono con sempre maggiore convinzione la strada di accordi “amministrativi” con paesi di provenienza e di transito dei richiedenti asilo, per bloccarli e respingerli. Il diritto internazionale dice però altro. Tutto nel nono numero della newsletter di Nessun Paese è un’isola.
Il Movimento 5 Stelle scrive cose che ricordano le destre europee e nostrane, partendo da una descrizione distorta della realtà. E ci spieghi quali sono le proposte.
Avanza tra le istituzioni europee una proposta per discriminare (ancora di più) i richiedenti asilo sulla base della nazionalità. Buoni e cattivi. All’Italia il compito di deportare i cattivi.
Libertà, l’ho vista dormire nei campi coltivati, a cielo e denaro, a cielo ed amore, protetta da un filo spinato….
Tutte le norme che sono state violate e tutti i diritti non rispettati con la deportazione di 48 cittadini sudanesi avvenuta ieri. Il Governo dovrà spiegare e documentare.
Egitto e Sudan sono paesi in cui il rispetto dei diritti umani non è garantito ed ognuno dei deportati ha diritto alla valutazione individuale della sua domanda di asilo. Né può essere deportato senza essere obbligatoriamente informato circa il diritto di presentare domanda di asilo
Stiamo assistendo, nella canicola agosta, a una pagina nera, nerissima: altro non è che apartheid giudiziaria che disvela, se ce ne fosse ancora bisogno, il grande bluff del governo sul tema dell’immigrazione e dei diritti umani.
Introduzione La Commissione Juncker, attraverso l’Agenda europea sulla migrazione presentata lo scorso 27 maggio, ha varato un pacchetto di proposte…