Stati Generali, tutti i documenti in votazione domani

Ter­mi­na­to da par­te del Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo l’e­sa­me di tut­to il gran nume­ro di docu­men­ti invia­ti in que­ste due set­ti­ma­ne dai comi­ta­ti di Pos­si­bi­le pre­sen­ti in ogni par­te del pae­se, pub­bli­chia­mo la ver­sio­ne revi­sio­na­ta dei docu­men­ti di cui era­no ogget­to, e che ave­va­mo sot­to­po­sto a valu­ta­zio­ne lo scor­so 5 novem­bre.

I docu­men­ti saran­no vota­ti doma­ni nel cor­so degli Sta­ti Gene­ra­li orga­niz­za­ti a Napo­li, pres­so l’A­re­ni­le di Bagno­li, dal­le ore 9 alle 17 (qui tut­te le infor­ma­zio­ni logi­sti­che) secon­do que­sto ordi­ne del gior­no: alle 8,30, aper­tu­ra desk per la regi­stra­zio­ne e l’ac­co­glien­za, dopo le ore 9 l’i­ni­zio dei lavo­ri con l’e­le­zio­ne del­la pre­si­den­za e le illu­stra­zio­ni dei docu­men­ti pro­po­sti al voto.

Segue il dibat­ti­to, con gli inter­ven­ti di chi si è iscrit­to a par­la­re via mail nel­le ulti­me due set­ti­ma­ne spe­ci­fi­can­do l’og­get­to del­l’in­ter­ven­to. Ter­mi­na­ti gli inter­ven­ti sul meri­to dei docu­men­ti, ini­zie­ran­no le ope­ra­zio­ni di voto. Suc­ces­si­va­men­te alle ope­ra­zio­ni di voto, il dibat­ti­to ripren­de­rà con gli inter­ven­ti poli­ti­ci e pro­gram­ma­ti­ci, fino a esau­ri­men­to del tem­po e alla chiu­su­ra del­l’as­sem­blea, che avver­rà entro e non oltre le ore 17.

A segui­re:
— tut­ti docu­men­ti in votazione:
Sta­tu­to
Sta­tu­to (con testo ori­gi­na­le a fronte)
Deli­be­ra sul funzionamento
Rego­la­men­to congressuale

- Rego­la­men­to degli Sta­ti Gene­ra­li;

- Qua­dri rias­sun­ti­vi di tut­ti gli emen­da­men­ti arri­va­ti, spe­ci­fi­ca­ti per comi­ta­to di pro­ve­nien­za, divi­si per arti­co­lo, con ripor­ta­to l’e­si­to del­l’e­sa­me svol­to dal Comi­ta­to Organizzativo:
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 1
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 2
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 3
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 4
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 5
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 6
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 7
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 8
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 9
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 10
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 11
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 12
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 13
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 14 — Nor­ma transitoria
Emen­da­men­ti Arti­co­lo 15

Emen­da­men­ti Comi­ta­to Via­reg­gio Possibile
Saran­no sot­to­po­sti alle pro­ce­du­re di voto congressuale

Emen­da­men­ti Comi­ta­to Comi­ta­to Ipa­zia Torino
Saran­no sot­to­po­sti alle pro­ce­du­re di voto congressuale

 

-  Nota meto­do­lo­gi­ca e pare­re moti­va­to del Comi­ta­to Organizzativo

- Bre­vi bio­gra­fie del­le can­di­da­tu­re sot­to­po­ste e cor­ri­spon­den­ti ai requi­si­ti per il Comi­ta­to di Garanzia:

Moni­ca Bar­to­li­ni: media­to­re pres­so Odm foren­se bolo­gne­se, avvo­ca­to cas­sa­zio­ni­sta iscrit­to all’Or­di­ne degli Avvo­ca­ti di Bolo­gna. Ho rico­per­to il ruo­lo di con­si­glie­re comu­na­le per due man­da­ti, e sono sta­ta segre­ta­ria di cir­co­lo del PD fino a feb­bra­io 2014, quan­do ho lascia­to il par­ti­to. Pre­si­den­te del con­si­glio comu­na­le dal 2005 al 2012, ho lavo­ra­to alla reda­zio­ne del­lo sta­tu­to comunale.

Luca Brien­za: mi chia­mo Luca Brien­za, sono nato il 06.05.1977, a Roma, dove risie­do. Sono sta­to iscrit­to alla Sini­stra Gio­va­ni­le (mem­bro del­la Dire­zio­ne Roma­na), ai DS, poi al PD (mem­bro del­l’e­se­cu­ti­vo del Muni­ci­pio IV), la cui costi­tu­zio­ne ho accol­to con entu­sia­smo. Il par­ti­to nel qua­le si matu­ra è come la casa nel­la qua­le si cre­sce; dif­fi­ci­le da lascia­re. Sono usci­to dal Par­ti­to Demo­cra­ti­co in rot­tu­ra ver­so le distor­te dina­mi­che inne­sca­te­si ‑in manie­ra sem­pre più paros­si­sti­ca- a segui­to del­la fusio­ne indot­ta tra i DS e “La mar­ghe­ri­ta”; fusio­ne che, com’è noto, non è avve­nu­ta natu­ral­men­te e non è mai sta­ta meta­bo­liz­za­ta del tut­to. Oggi lavo­ro come avvo­ca­to, tra Roma e Trie­ste e, insie­me ad ami­ci e col­le­ghi, ho strut­tu­ra­to una rete di dife­sa equa e soli­da­le che ope­ra pres­so­ché in tut­ta Ita­lia, per garan­ti­re (nel pie­no rispet­to del­l’au­to­no­mia che con­trad­di­stin­gue il rap­por­to tra pro­fes­sio­ni­sta ed assi­sti­to) assi­sten­za equa e soli­da­le a colo­ro che, non poten­do acce­de­re al gra­tui­to patro­ci­nio, rien­tra­no in fasce eco­no­mi­che da tute­la­re. Le atti­vi­tà mie e dei col­le­ghi che con­di­vi­do­no tale ini­zia­ti­va, sono impron­ta­te all’i­dea che un giu­sto com­pen­so (equo nell’importo così come nel­le moda­li­tà di paga­men­to) è rispet­to­so del­la digni­tà di chi lo cor­ri­spon­de, di chi lo rice­ve e del­la pro­fes­sio­ne foren­se. Dal­l’an­no 2011, tale rete ope­ra come sup­por­to all’as­so­cia­zio­ne Acorn Ita­ly (facen­te par­te del­la fami­glia di Acorn Inter­na­tio­nal, il cui obiet­ti­vo è quel­lo di orga­niz­za­re le comu­ni­tà per la tute­la e la con­qui­sta dei dirit­ti civi­li) di cui, pure, sono mem­bro ono­ra­rio e che ci ha con­sen­ti­to di dare respi­ro a que­st’e­spe­rien­za. Da alcu­ni anni, ora­mai, col­la­bo­ro con la casa edi­tri­ce “Nel dirit­to edi­to­re” nel­la rea­liz­za­zio­ne di Codi­ci di Pro­ce­du­ra Civi­le anno­ta­ti e di for­mu­la­ri. Sul fron­te dell’impegno civi­le, con altri ami­ci e col­le­ghi ho for­ni­to al Muni­ci­pio IV di Roma (oggi Muni­ci­pio III) l’occorrente per deli­be­ra­re l’i­sti­tu­zio­ne del regi­stro del­le unio­ni civi­li; ini­zia­ti­va del­la qua­le sia­mo sta­ti anche pro­mo­to­ri e che è anda­ta a buon fine anche gra­zie all’im­pe­gno pro­fu­so da alcu­ni ami­ci, con­si­glie­ri municipali.

Giam­pao­lo Coria­ni: nato il 5 ago­sto 1963, si lau­rea in giu­ri­spru­den­za e si iscri­ve nel 1995 all’albo degli avvo­ca­ti di Par­ma, dove eser­ci­ta la pro­pria atti­vi­tà pro­fes­sio­na­le. Si occu­pa di dirit­to civi­le e dirit­to del lavo­ro. Si avvi­ci­na alla poli­ti­ca atti­va par­te­ci­pan­do alla rete di Pros­si­ma Ita­lia e con­tri­bui­sce al per­cor­so fon­da­ti­vo di Pos­si­bi­le, qua­le mem­bro del Comi­ta­to Orga­niz­za­ti­vo. Spo­sa­to con Chia­ra, papà di Vit­to­ria ed Emma.

Andrea Mae­stri: nato a Raven­na il 12 gen­na­io 1975. Con­vi­ven­te, padre di due bam­bi­ni di 4 e 2 anni. Diplo­ma di matu­ri­tà clas­si­ca. Lau­rea in giu­ri­spru­den­za all’U­ni­ver­si­ta’ di Bolo­gna con lode. Master post lau­rea in dirit­to dei beni cul­tu­ra­li e ambien­ta­li. Avvo­ca­to cas­sa­zio­ni­sta spe­cia­liz­za­to in dirit­to ammi­ni­stra­ti­vo, dirit­to di fami­glia e mino­ri­le, dirit­to  del­l’im­mi­gra­zio­ne. Già con­si­glie­re comu­na­le per due con­si­lia­tu­re e pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne Affa­ri Isti­tu­zio­na­li a Raven­na. Depu­ta­to dal 1° luglio 2015, mem­bro del­la II Com­mis­sio­ne Giu­sti­zia. Scrit­to­re di libri per bambini.

Fil­ly Pol­lin­zi: avvo­ca­to pena­li­sta e mam­ma di Ludo­vi­ca, nasce e vive a Cro­to­ne. Ini­zia il suo impe­gno poli­ti­co nel 2010 qan­do ade­ri­sce al pro­get­to “Io resto in Cala­bria” volu­to  dal­l’im­pren­di­to­re Cal­li­po, nemi­co del­la ‘ndran­ghe­ta e del­la mala­po­li­ti­ca. Col­la­bo­ra per 4 anni con il grup­po IdV in  Con­si­glio regio­na­le del­la Cala­bria stu­dian­do nor­ma­ti­ve e redi­gen­do atti con­si­lia­ri e  pro­po­ste di leg­ge. Tra fia­be e toga, ade­ri­sce a “POSSIBILE ” sognan­do la costru­zio­ne di una poli­ti­ca “bim­bo­cen­tri­ca”.

- Pre­ci­sa­zio­ne sul docu­men­to “Ci sia­mo” come richie­sto da alcu­ni comitati.

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Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

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Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.