Salvini nasconde il razzismo sotto al tappeto

Chi ha il coraggio delle proprie azioni, chi sta dalla parte della legge e dell'umanità non modifica le proprie parole. Non invita alla violenza, non scappa dalle proprie responsabilità, ma utilizza le armi del diritto e del dialogo.

Pren­der­se­la con gli ulti­mi è sem­pre mol­to faci­le. Pren­der­se­la con gli ulti­mi che allo stes­so tem­po sono rite­nu­ti respon­sa­bi­li di tut­ti i più odio­si rea­ti è anco­ra più faci­le. Far­lo dal­l’al­to di 1,7 milio­ni di “like” del­la pro­pria pagi­na Face­book può sem­bra­re uno scher­zo. Ma uno scher­zo non è.

A segui­to dei fat­ti di Fol­lo­ni­ca di vener­dì scor­so, 24 feb­bra­io, che han­no visto due don­ne rom sor­pre­se a fru­ga­re tra i pro­dot­ti fal­la­ti del­la Lidl rin­chiu­se e seque­stra­te all’in­ter­no di un gab­biot­to da due sor­ri­den­ti addet­ti del super­mer­ca­to, Mat­teo Sal­vi­ni ha offer­to soste­gno ai due sor­ri­den­ti addet­ti, uti­liz­zan­do paro­le d’o­dio nei con­fron­ti del­le due donne:

Io sto con i LAVORATORI (li con­tat­te­rò già oggi per offri­re loro tut­to il nostro soste­gno, anche lega­le) e non con le ROM “FRUGATRICI”.
Ma quan­to urla que­sta disgraziata???
#ruspa e CONDIVIDI!

La «disgra­zia­ta». E «quan­to urla», si chie­de, per­ché nel mera­vi­glio­so mon­do vio­len­to di Mat­teo Sal­vi­ni del­le per­so­ne rin­chiu­se con la for­za e arbi­tra­ria­men­te non dovreb­be­ro esse­re spaventate.

L’im­man­ca­bi­le «ruspa», per fare puli­zia di per­so­ne, spo­sta­re con la for­za, pre­va­ri­ca­re, pas­sa­re sopra, schiac­cia­re. Che altro fa, una ruspa?

E «CONDIVIDI», scrit­to in maiu­sco­lo, mi rac­co­man­do. Che la cat­ti­ve­ria, come la feli­ci­tà, è rea­le solo se condivisa.

A segui­to di que­sto evi­den­te inci­ta­men­to all’o­dio raz­zia­le, il depu­ta­to di Pos­si­bi­le e avvo­ca­to immi­gra­zio­ni­sta Andrea Mae­stri ha fat­to un espo­sto con­tro Sal­vi­ni per apo­lo­gia di rea­to e inci­ta­men­to all’o­dio raz­zia­le. Sal­vi­ni ha rispo­sto sca­te­nan­do le trup­pe, attra­ver­so que­sto post, con tan­to di foto­gra­fia di Maestri:

ROBA DA MATTI!
Signo­re e signo­ri, ecco a voi il depu­ta­to sini­stro Andrea Maestri.
Ha pre­sen­ta­to un espo­sto con­tro di me al Tri­bu­na­le di Raven­na per aver offer­to soste­gno ai lavo­ra­to­ri del­la LIDL che ave­va­no col­to sul fat­to le signo­re “fru­ga­tri­ci”, scri­ven­do che “il signor Sal­vi­ni Mat­teo ha fat­to pub­bli­ca apo­lo­gia di un rea­to e ha isti­ga­to all’O­DIO RAZZIALE”, citan­do anche la “per­se­cu­zio­ne dei rom per­pe­tra­ta dal regi­me NAZISTA”!
Ma que­sto da che pia­ne­ta viene???

Pec­ca­to che, nel frat­tem­po, Mat­teo Sal­vi­ni cer­cas­se mal­de­stra­men­te di cam­bia­re le car­te in tavo­la, modi­fi­can­do la dida­sca­lia del video (quel­la del­la «disgra­zia­ta», del­la rom «fru­ga­tri­ce» per cui si invo­ca la «ruspa») pas­san­do a una pla­ci­da cro­na­ca dei fatti:

Fol­lo­ni­ca, ecco il video del­le noma­di bec­ca­te a fru­ga­re nel­l’an­go­lo dei pro­dot­ti fal­la­ti del­la Lidl.

Pec­ca­to che la cro­no­lo­gia di Face­book con­ser­vi le modi­fi­che dei post.

Chi ha il corag­gio del­le pro­prie azio­ni, chi sta dal­la par­te del­la leg­ge e del­l’u­ma­ni­tà non modi­fi­ca le pro­prie paro­le. Non invi­ta alla vio­len­za, non scap­pa dal­le pro­prie respon­sa­bi­li­tà, ma uti­liz­za le armi del dirit­to e del dialogo.

Per que­sto stia­mo al fian­co di Andrea Maestri.

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