Sabato a Verona tutte e tutti a difesa della 194

La scor­sa set­ti­ma­na è sta­ta appro­va­ta a Vero­na la mozio­ne leghi­sta che la dichia­ra “cit­tà a favo­re del­la vita” e finan­zia asso­cia­zio­ni anti­a­bor­ti­ste.
Non si fac­cia l’errore di pen­sa­re che que­sta sia una que­stio­ne che riguar­di solo Vero­na, è mol­to più di un atto di un con­si­glio comu­na­le: è l’ulteriore mos­sa di un dise­gno mol­to più ampio che da anni vie­ne por­ta­to avan­ti per limi­ta­re la liber­tà del­le don­ne, che tro­va pie­na appli­ca­zio­ne nel Pat­to di Gover­no pen­ta­le­ghi­sta che par­la del­le don­ne solo in ter­mi­ni di “madri”.

Quin­di la mozio­ne di Vero­na va let­ta insie­me al DDL Pil­lon, che ingab­bie­rà la don­na den­tro il matri­mo­nio anche, soprat­tut­to, in caso di vio­len­za, va let­ta insie­me alle dichia­ra­zio­ni del­lo stes­so Pil­lon che pro­met­te di eli­mi­na­re la leg­ge sull’aborto, con le dichia­ra­zio­ni di Fon­ta­na a soste­gno del­le fami­glie tra­di­zio­na­li, le uni­che degne di esi­ste­re, con i già pochi con­ge­di di pater­ni­tà che stan­no sparendo.
Ma va let­ta anche con le poli­ti­che del gover­no pre­ce­den­te, di cui que­sto, come nel caso del­le poli­ti­che sull’immigrazione non ne è che l’esasperata con­ti­nua­zio­ne: ricor­dia­mo i bonus bebè per far rima­ne­re a casa le madri inve­ce che inve­sti­re in asi­li, con l’eliminazione dei con­trac­cet­ti­vi gra­tui­ti, con i fer­ti­li­ty day e la reto­ri­ca ren­zia­na sul­le “mam­me”.

Non biso­gna cer­to esse­re com­plot­ti­sti per capi­re che il dise­gno è com­po­si­to e tra­sver­sa­le, che i movi­men­ti pro life, i popo­li per la fami­glia, i no gen­der, le Costan­za Miria­no e gli Avvo­ca­ti Ama­to, rap­pre­sen­ta­no una rete poten­te, che negli anni non ha mai smes­so di tes­se­re rela­zio­ni, eleg­ge­re rap­pre­sen­tan­ti in tut­te le for­ze poli­ti­che, cer­ca­re nel fana­ti­smo e nel­la par­te cat­to­li­ca più oscu­ran­ti­sta e in una stu­dia­ta disin­for­ma­zio­ne con­ti­nui adepti.

Per que­sto non biso­gna sot­to­va­lu­ta­re la situa­zio­ne, per que­sto Vero­na non è un caso né iso­la­to né loca­le, ma ci riguar­da tut­te e tut­ti, per que­sto è impor­tan­te esse­re pre­sen­ti saba­to pros­si­mo alla mani­fe­sta­zio­ne indet­ta dal­le don­ne di Non Una di Meno, così come in tut­te le occa­sio­ni di mobi­li­ta­zio­ne per­ma­nen­te che sono sta­te indet­te per i pros­si­mi mesi.

Ne va del futu­ro del Pae­se, del­la sua lai­ci­tà, del­la dife­se del­le con­qui­ste di ieri che oggi ci stan­no scip­pan­do, del futu­ro del­le bam­bi­ne e del­le ragazze.

Sta a noi oggi pren­de­re l’impegnativo testi­mo­ne nel­la dife­sa dei dirit­ti del­le don­ne e por­tar­lo avan­ti. È un momen­to impor­tan­te e peri­co­lo­so per la Sto­ria di que­sto Pae­se e del­le sue liber­tà, dob­bia­mo pren­der­ne coscien­za, oppor­ci e mobi­li­tar­ci pri­ma che sia tar­di.

Ci vedia­mo saba­to pros­si­mo a Verona!

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a

Regionali Liguria, Conferenza stampa di presentazione lista Alleanza Verdi Sinistra con Orlando, Bonelli, Fratoianni, Druetti

Gio­ve­dì 3 otto­bre alle ore 11.30, a Geno­va nel­la sala del­lo Space4business in via­le Bri­ga­ta Bisa­gno 2/25, con Andrea Orlan­do, can­di­da­to Pre­si­den­te del­la Regio­ne Ligu­ria, Ange­lo Bonel­li, por­ta­vo­ce nazio­na­le di Euro­pa Ver­de; Fran­ce­sca Druet­ti, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le e Nico­la Fra­to­ian­ni segre­ta­rio nazio­na­le di Sini­stra Italiana.