QUADERNI

La poli­ti­ca è una cosa bel­la. Non dimen­ti­chia­mo­lo mai. Crea con­nes­sio­ni, comu­ni­tà, rela­zio­ni. Pren­de le dif­fi­col­tà del­le per­so­ne e le fa diven­ta­re una cosa un po’ più gran­de e un po’ più forte. 
Sia­mo da sem­pre nel­le piaz­ze che espri­mo­no vici­nan­za e chie­do­no giu­sti­zia per il popo­lo pale­sti­ne­se, e ci ritro­ve­re­mo anche il 7 giu­gno a Roma, in piaz­za per Gaza e la Pale­sti­na. Abbia­mo biso­gno di tut­te e tut­ti per fer­ma­re il massacro. 
Ulti­mi gior­ni di cam­pa­gna elet­to­ra­le refe­ren­da­ria anche in Sar­de­gna: gio­ve­dì 5 giu­gno alle 18.30 a Caglia­ri alla Sel­la del Dia­vo­lo in via­le Poet­to, la Segre­ta­ria di Pos­si­bi­le e pro­mo­tri­ce del Refe­ren­dum Cit­ta­di­nan­za Fran­ce­sca Druet­ti dia­lo­ghe­rà con Fau­sto Duran­te, Segre­ta­rio Gene­ra­le del­la CGIL Sar­de­gna sul tema “Lavo­ro e Cit­ta­di­nan­za: noi votia­mo sì”. 
Il Comi­ta­to Pos­si­bi­le di Seni­gal­lia ha pen­sa­to ren­de­re diver­ten­te e sti­mo­lan­te que­sto rush fina­le. Da oggi e fino all’8 giu­gno una mati­ta gigan­te gire­rà per l’Italia, sul cor­po del­la mati­ta la scrit­ta “io la uso e voto SÌ”! 
Lavo­ro, par­te­ci­pa­zio­ne, dirit­ti, futu­ro: un’i­dea di cit­tà per le per­so­ne che la vivo­no e non per gli inte­res­si di chi la gover­na, che non potreb­be esse­re più distan­te da quel­la del­la destra uscente. 
La cop­pia Meloni/Lollobrigida (con la com­pli­ci­tà del son­nec­chian­te Pichet­to Fra­tin) sta pre­di­spo­nen­do un attac­co di deva­stan­ti pro­por­zio­ni al siste­ma di pro­te­zio­ne del­la fau­na sel­va­ti­ca. Che ci sarà di dilet­te­vo­le, nel­lo spa­ra­re ad un ani­ma­le indi­fe­so, noi non lo capi­re­mo mai. 
L’ordine del gior­no pre­sen­ta­to da Fra­tel­li d’Italia a Reg­gio Emi­lia è un attac­co cini­co e pro­pa­gan­di­sti­co, che ten­ta di tra­sfor­ma­re un gesto di sen­si­bi­liz­za­zio­ne e cul­tu­ra in un caso poli­ti­co. Ma il vero scan­da­lo non è un even­to che par­la di come soste­ne­re bam­bi­ni e bam­bi­ne trans – il vero scan­da­lo è chi vor­reb­be met­te­re a tace­re que­ste voci. 
“Il nuo­vo crol­lo dell’Italia nel­la Rain­bow Map ci rac­con­ta una veri­tà che la poli­ti­ca al gover­no si osti­na a nega­re: que­sto Pae­se con­ti­nua a esse­re osti­le ver­so le per­so­ne LGBTQIA+. È il risul­ta­to di pre­ci­se scel­te poli­ti­che, che ali­men­ta­no discri­mi­na­zio­ni anzi­ché com­bat­ter­le. Il 17 mag­gio sare­mo in piaz­za per dare voce a chi ogni gior­no subi­sce vio­len­ze, esclu­sio­ne, cen­su­ra. Per­ché la nostra lot­ta non è solo per i dirit­ti LGBTQIA+, è per la demo­cra­zia e la liber­tà di tuttə.” 
La Con­si­glie­ra comu­na­le Ales­sia Fac­chin, insie­me a tut­ti i mem­bri del­la lista Bor­ghi per la For­tez­za ha pre­sen­ta­to una mozio­ne in Con­si­glio Comu­na­le che chie­de la chiu­su­ra imme­dia­ta del Cen­tro di Per­ma­nen­za per il Rim­pa­trio (CPR) di Gra­di­sca d’Isonzo e l’abolizione di tut­ti i CPR pre­sen­ti sul ter­ri­to­rio nazionale. 
La deten­zio­ne ammi­ni­stra­ti­va non è una solu­zio­ne – dichia­ra Ales­sia Fac­chin, che ha pre­sen­ta­to la mozio­ne – è un siste­ma fal­li­men­ta­re che pro­du­ce esclu­sio­ne, vio­len­za e degrado. 
Il depu­ta­to fede­ra­le Glau­ber Bra­ga (PSOL-RJ) è ogget­to di un pro­ces­so di desti­tu­zio­ne che, più che un atto disci­pli­na­re, rap­pre­sen­ta un attac­co diret­to alla demo­cra­zia e un mes­sag­gio inquie­tan­te rivol­to a chi osa sfi­da­re i pote­ri costi­tui­ti. In scio­pe­ro del­la fame dal 9 apri­le 2025, Glau­ber affron­ta un ten­ta­ti­vo di silen­zia­men­to pro­mos­so da for­ze che ope­ra­no nel­la Came­ra dei Depu­ta­ti e che tro­va­no in Arthur Lira (PP-AL) uno dei loro prin­ci­pa­li esponenti. 
Il mes­sag­gio sem­bre­reb­be chia­ro, o alme­no anco­ra più chia­ro: dei dirit­ti uma­ni non ce ne sta fre­gan­do più nul­la. E que­sto fa pau­ra per tut­te e tut­ti. Pos­so­no chia­mar­li “ritor­ni” e “hub di ritor­no”, noi chia­mia­mo­li per quel­le che sono: depor­ta­zio­ni e pri­gio­ni in pae­si ter­zi. Rico­no­scia­mo­ne la gra­vi­tà e opponiamoci.