Più Europa, ma soprattutto più destra in Parlamento

Più Euro­pa, ma soprat­tut­to più destra in Par­la­men­to. A Bre­scia e Ber­ga­mo con un soste­ni­to­re del No sia al refe­ren­dum sul­l’ac­qua pub­bli­ca che a quel­lo sul­le tri­vel­le, a Vare­se con il fon­da­to­re e capo­grup­po di Scel­ta Civi­ca, e giù, fino in Cam­pa­nia, con la ex vice­sin­da­ca di Saron­no (pro­vin­cia di Vare­se) di For­za Ita­lia. E’ lun­ga la lista dei capi­li­sta pre­sen­ta­ti sot­to la ban­die­ra di +Euro­pa con una lun­ga mili­tan­za nel­le destre e nei par­ti­ti con­ser­va­to­ri: non c’è biso­gno di guar­da­re all’al­lea­ta Loren­zin o all’e­len­co di for­mi­go­nia­ni can­di­da­ti nel­le liste del PD.

E così, nel­la sola Lom­bar­dia, tro­via­mo Pier­ca­mil­lo Fala­sca a Ber­ga­mo e Bre­scia, fel­low del­l’I­sti­tu­to Bru­no Leo­ni e soste­ni­to­re del No ai due refe­ren­dum già cita­ti, Andrea Maz­ziot­ti a Vare­se, Capo­grup­po alla Came­ra con Scel­ta Civi­ca, «par­ti­to — dice — che ho con­tri­bui­to a fon­da­re». E poi il com­pa­gno Bru­no Tabac­ci (a Cre­mo­na ma anche a Firen­ze) e il com­pa­gno Bene­det­to Del­la Vedo­va, con una lun­ga sto­ria di mili­tan­za radi­ca­le e a destra: nel 1997 si can­di­da al Par­la­men­to del Nord del­la Lega, nel 2005 è nomi­na­to al Cnel dal gover­no Ber­lu­sco­ni, ade­ri­sce alla Casa del­le Liber­tà e al Popo­lo del­le Liber­tà (con cui è elet­to alla Came­ra), nel 2010 pas­sa al par­ti­to di Fini e nel 2013 vie­ne rie­let­to con Scel­ta Civica.

Ed è lun­ga, in effet­ti, la lista di capi­li­sta “tabac­cia­ni”. In Vene­to (Tre­vi­so) ma anche in Lom­bar­dia (Pavia) tro­via­mo Anto­niet­ta Mar­ghe­ri­ta Rebuf­fo­ni, già can­di­da­ta con Cen­tro Demo­cra­ti­co nel 2013

Nel cen­tro Ita­lia, in Tosca­na per la pre­ci­sio­ne, tro­via­mo ad Arez­zo, Sie­na e Gros­se­to Gian­fran­co Che­li­ni, già asses­so­re pro­vin­cia­le e por­ta­vo­ce tosca­no dei Allean­za per l’Italia (Api), il par­ti­to di Rutel­li, men­tre a Pisa e Livor­no tro­via­mo un’altra “tabac­cia­na”: Valen­ti­na Pro­don. E in Ligu­ria un altro, que­sta vol­ta al Sena­to: si trat­ta di Anto­nel­lo Bar­bie­ri, già segre­ta­rio regio­na­le del par­ti­to. Sem­pre al Sena­to, ma in Emi­lia Roma­gna, tro­via­mo Ele­na Tor­ri, che nel 2008 è coor­di­na­tri­ce pro­vin­cia­le a Bolo­gna de “La Rosa Bian­ca“, for­ma­zio­ne che par­te­ci­pa alle poli­ti­che come com­po­nen­te ester­no nel­le liste dell’UDC, par­ti­to col qua­le suc­ces­si­va­men­te ha col­la­bo­ra­to e di cui è sta­ta mem­bro ester­no del­la dire­zio­ne pro­vin­cia­le. Nel 2009 ade­ri­sce a Api. A L’Aquila un altro mar­xi­sta per Tabac­ci: si trat­ta di Mau­ri­zio Di Nico­la.

Sud e iso­le, per con­clu­de­re in bel­lez­za. Il caso più curio­so è sicu­ra­men­te quel­lo di Anna­li­sa Renol­di, can­di­da­ta in Cam­pa­nia alla Came­ra, ma nata e cre­sciu­ta a Saron­no (Vare­se), dove è sta­ta vice­sin­da­co per For­za Ita­lia. Di lei dice: “ho ade­ri­to a For­za Ita­lia sin dal­la sua nasci­ta, con gran­de entu­sia­smo e con­vin­zio­ne”. Nel 2013 si can­di­da alle poli­ti­che con Scel­ta Civi­ca. Una lun­ga car­rie­ra poli­ti­ca in For­za Ita­lia anche per Alfre­do Bor­zil­lo, pas­sa­to poi a Cen­tro Demo­cra­ti­co e can­di­da­to a Bari alla Came­ra. A Fog­gia, inve­ce, tro­via­mo Anna Maria Busia, con­si­glie­ra regio­na­le sar­da (!) per Cen­tro Demo­cra­ti­co, can­di­da­ta alle Euro­pee 2014 con Scel­ta Euro­pea, il car­tel­lo che com­pren­de­va, oltre Cen­tro Demo­cra­ti­co, Scel­ta Civi­ca e Fare per Fer­ma­re il Decli­no e che pro­po­ne­va Guy Verhof­stadt alla pre­si­den­za del­la Commissione.

In Sici­lia, tri­den­te d’attacco con Fran­ce­sco Feli­ce Maria Atta­gui­le (Sira­cu­sa), Rober­to Capel­li (Cata­nia, ma anche Vene­to e Umbria) e Lucia Pin­so­ne (Mes­si­na). Il pri­mo è sta­to sin­da­co DC di Cata­nia nel 1984, nomi­na­to, come ester­no, diret­to­re del­la rap­pre­sen­tan­za a Bru­xel­les del­la Regio­ne Sici­lia­na e diri­gen­te del­la Regio­ne Sici­lia­na duran­te le pre­si­den­ze di Ange­lo Capo­di­ca­sa, Vin­cen­zo Lean­za, Sal­va­to­re Cuf­fa­ro e di Raf­fae­le Lom­bar­do, fino al 2012. Il secon­do ha costrui­to la pro­pria car­rie­ra poli­ti­ca tra Cen­tro Cri­stia­no Demo­cra­ti­co e Unio­ne di Cen­tro. La ter­za è Pre­si­den­te del movi­men­to Vox Popu­li Volun­tas Dei (!). In Sar­de­gna, a Caglia­ri per la pre­ci­sio­ne, si can­di­da capo­li­sta al Sena­to Ric­car­do Lo Mona­co, già vice respon­sa­bi­le nazio­na­le del dipar­ti­men­to Inte­gra­zio­ne e dirit­ti Civi­li di Futu­ro e Liber­tà, il par­ti­to di Gian­fran­co Fini.

Più Euro­pa, ma soprat­tut­to più destra, in Par­la­men­to. Per scon­giu­ra­re le lar­ghe inte­se, per por­ta­re la sini­stra in Par­la­men­to, per dare rap­pre­sen­tan­za e sostan­za alle pro­po­ste di una sini­stra di gover­no c’è un’unica solu­zio­ne, c’è un solo voto uti­le, quel­lo a Libe­ri e Ugua­li.

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