Quaderni

Diritti dei morenti: una carta da scrivere insieme

Pos­si­bi­le, con Bea­tri­ce Bri­gno­ne, è in cam­po per costrui­re una Car­ta dei Dirit­ti dei moren­ti. Par­ten­do dal bas­so, con­fron­tan­do­ci con chi vive da vici­no que­sta fase: con chi è mala­to, con chi gli è vici­no (per­ché la malat­tia coin­vol­ge tut­ti gli affet­ti e spes­so la fami­glia vive un pro­fon­do sta­to di soli­tu­di­ne) e con chi lavo­ra sul cam­po: medi­ci, infer­mie­ri, anestesisti.

In response to Matteo Renzi’s column

Abbia­mo let­to con gran­de atten­zio­ne l’editoriale fir­ma­to dal Pre­si­den­te del con­si­glio che il Guar­dian ha pub­bli­ca­to gio­ve­dì, e non con­cor­dan­do con l’enfasi con cui Ren­zi descri­ve l’operato del suo stes­so Gover­no, abbia­mo deci­so di invia­re alla reda­zio­ne del Guar­dian una nostra rispo­sta, che tro­va­te qui di seguito.

2015: l’anno che cambiò il mondo dell’energia

Il 2015 è sta­to l’an­no più cal­do dal 1880 ma for­se lo ricor­de­re­mo come l’an­no deci­si­vo nel­la tran­si­zio­ne dal­le fon­ti fos­si­li a quel­le rin­no­va­bi­li. Inten­dia­mo­ci, sia­mo solo all’i­ni­zio e rima­ne anco­ra tan­tis­si­mo da fare, ma per la pri­ma vol­ta pos­sia­mo dire che la tran­si­zio­ne è vera­men­te pos­si­bi­le ed è a por­ta­ta di mano.

Quel dibattito che manca sulla 194

«Eppu­re oggi è pro­fon­da­men­te umi­lian­te dover par­la­re anco­ra di man­ca­ta appli­ca­zio­ne del­la 194» scri­ve sta­mat­ti­na Rober­to Savia­no dal­le colon­ne del­l’E­spres­so. Ma la real­tà è anco­ra più ama­ra di quel­la trat­teg­gia­ta dal­lo scrittore.

La galassia dei diritti è di tutti, difendiamola

Zig­gy ci fa sape­re che il viag­gio è anda­to bene e che per­si­no “on Mars” han­no il matri­mo­nio egua­li­ta­rio. Solo che loro non lo chia­ma­no matri­mo­nio egua­li­ta­rio, lo chia­ma­no matri­mo­nio e basta. Per­ché se fos­se desti­na­to solo a pochi si chia­me­reb­be pri­vi­le­gio e que­sto per­si­no i mar­zia­ni lo sanno.

Scuola: va bene precari, ma almeno pagateli!

Secon­do la sti­ma del­la Flc Cgil sono cir­ca 25/30mila i docen­ti a tem­po deter­mi­na­to che non solo non ven­go­no paga­ti ormai da mesi (in mol­ti casi fin da set­tem­bre), ma che spes­so sono costret­ti a dar fon­do ai rispar­mi per riu­sci­re a man­te­ne­re se stes­si, la pro­pria fami­glia, ma anche il posto di lavo­ro – tro­van­do­si, in mol­ti, a lavo­ra­re lon­ta­no da casa. Una situa­zio­ne para­dos­sa­le, que­sta, tan­to che alcu­ni docen­ti si sono dovu­ti rivol­ge­re per­fi­no alla Caritas.

Tribunale della famiglia: la proposta di Possibile

E’ dal 1934, anno in cui sono sta­ti isti­tui­ti per la pri­ma vol­ta in Ita­lia i Tri­bu­na­li per i Mino­ren­ni, che nul­la è sta­to fat­to per miglio­ra­re la con­di­zio­ne di tute­la dei mino­ri, del­la per­so­na e del­la fami­glia. Tut­ta­via, oggi, a distan­za di 82 anni, abbia­mo l’occasione di dare una signi­fi­ca­ti­va e sto­ri­ca svol­ta dell’ordinamento in materia.

Road show di Possibile a Bruxelles: in viaggio tra le questioni che scuotono l’Europa

La pri­ma tap­pa del tour euro­peo di Giu­sep­pe Civa­ti ed Elly Schlein. Dal refe­ren­dum ingle­se alle ele­zio­ni pre­si­den­zia­li por­to­ghe­si, dal post-voto spa­gno­lo alle sfi­de che si tro­va di fron­te la Gre­cia: un viag­gio per anda­re a fon­do del­le gran­di que­stio­ni che stan­no scuo­ten­do l’U­nio­ne, per scam­bia­re espe­rien­ze e pro­get­ta­re futuro.

I lavoratori autonomi stanno sempre bene

Sia­mo la nuo­va clas­se ope­ra­ia, ma sen­za l’i­dea di clas­se, e per que­sto non andre­mo in para­di­so. Non andre­mo nem­me­no in malat­tia, per­ché chi lavo­ra con la par­ti­ta Iva sta sem­pre bene, anche se ha il can­cro. I lavo­ra­to­ri auto­no­mi, da non con­fon­de­re con i libe­ri pro­fes­sio­ni­sti, lo san­no già, ades­so lo san­no anche il resto degli ita­lia­ni gra­zie alla cam­pa­gna di Danie­la Fre­go­si, la 46enne di Gros­se­to che dal 1992 lavo­ra con par­ti­ta Iva nel cam­po del­la for­ma­zio­ne nel­le azien­de e che, amma­la­ta­si di can­cro, ha dovu­to fare i con­ti con la dispa­ri­tà di tute­le dei lavo­ra­to­ri auto­no­mi rispet­to a chi ha un con­trat­to di lavo­ro dipendente.