Il lavoro è lavoro, il volontariato è volontariato. A chi lavora devono essere garantiti i diritti sanciti dalla nostra Costituzione e questa non può essere una condizione per ottenere l’asilo.
Diritti
Già l’anno scorso l’amministrazione non si era schierata a sostegno delle iniziative della comunità LGBT che si svolsero proprio nel capoluogo della regione Toscana.
Siamo da sempre impegnati nella difesa dei diritti di tutti, a partire dagli ultimi. E siamo impegnati a tutti i livelli. Ecco perché saremo al fianco dei Radicali.
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Da dieci anni la Regione Umbria aspetta una legge contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Martedì 28 marzo è atteso l’ultimo passaggio in aula della legge e l’associazione Omphalos LGBTI di Perugia ha lanciato una campagna social perché su questa data importante non cali il silenzio, ma al contrario diventi un’occasione di allargare il discorso e riaccendere la discussione sulla legge contro l’omotransfobia che manca al paese
L’annuale relazione della European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA), che ha l’obiettivo di fornire dati agli Stati membri sulla situazione dell’utilizzo di droghe al loro interno e quindi una solida base dati per poter effettuare politiche sulle sostanze stupefacenti, ci conferma ancora una volta l’urgenza di una legge che regolamenti l’utilizzo della cannabis.
Non siamo di fronte a un accordo di natura esclusivamente tecnica ma, anzi, ad un accordo dal fortissimo valore politico, dato che interviene direttamente e con forza nella sfera dei diritti della persona, mettendo in discussione il nostro sistema di accoglienza, la nostra politica dell’asilo e la nostra stessa politica estera, tenendo conto anche del fatto che la Libia non ha sottoscritto la Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati.
Chiediamo (anzi pretendiamo, in qualità di contribuenti e cittadine e cittadini vigili), oltre a scuse formali ben più argomentate e diffuse da parte di tutti i soggetti coinvolti, anche di realizzare al più presto almeno una “puntata riparatrice” nella medesima fascia di ascolto, in cui con competenza e semplicità venga spiegato quanto gli stereotipi di genere facciano male a tutte e a tutti e quanto svilire la vita, le potenzialità, le competenze, le capacità e il corpo delle donne, riducendoli a mero oggetto di piacere e supporto del maschio dominante, oltre ad essere criminale e ignobile, non faccia un buon servizio proprio a nessuno, a nessun uomo, nessuna donna, di nessuna nazionalità, età, etnia, orientamento sessuale.
«Purtroppo noi il testo del suo decreto-legge l’abbiamo letto, riletto, provato ad emendare e infine osteggiato col nostro voto contrario in aula»: la lettera aperta di Giuseppe Civati e Andrea Maestri al ministro Minniti.
Abbiamo scritto a Laura Boldrini, per segnalarle l’increscioso episodio di cui è stata vittima Ilham Mounssif, assolutamente italiana quando si tratta di rappresentare “l’orgoglio” nazionale, ma non abbastanza da darle il diritto di visitare un luogo simbolo della Costituzione italiana.
Orlando si fa promotore di una grande manifestazione a favore dei diritti dei migranti. Peccato che i suoi provvedimenti siano andati nella direzione opposta, e cioè quella della compressione dei diritti dei cittadini stranieri.
Succede che il Fondo sulle politiche sociali e per la non autosufficienza vengano ridotti rispettivamente a quota 99,7 milioni e 450 milioni di euro. Quest’ultimo scende al livello cui era stato portato con l’ultima legge di Bilancio, perdendo i 50 milioni aggiuntivi promessi lo scorso novembre dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti ai malati di Sla e sbloccati il 22 febbraio, e il tutto… il 23 febbraio.
In questi anni, la magistratura e i tribunali, con sentenze potentissime e dal grande valore civile, hanno superato i balbettii, le insicurezze, le indecisioni, le paure e i meri calcoli di consenso elettorale che attanagliavano – e attanagliano – il Parlamento, dimostrando come la grande assente dal panorama politico nazionale sia la politica.
L’uguaglianza, in tutte le sue forme, come motore del cambiamento nella società: questa è sin dalla sua fondazione la raison…
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In un paese dove la politica non sa decidere, arriva spesso prima la magistratura. Ma in un Paese dove anche la giustizia non sta poi tanto bene, ecco che arriva la giustizia europea. La Corte Europea dei diritti umani ha infatti condannato l’Italia per non aver reagito con sufficiente rapidità per proteggere una donna e suo figlio dalla violenza del marito, che ha portato alla morte del ragazzo e al tentato omicidio della moglie.
La vicenda di Fabiano Antoniani ha fatto tornare tristemente in auge il tema del fine vita, e dell’assenza di una…
Come in tutte le questioni che dividono il Movimento, Beppe Grillo intercetta il pallone e calcia una bordata fuori dal campo, urlando «referendum!». E’ il caso, questa volta, della discussione sulla riforma della cittadinanza, uscita dai lavori alla Camera con uno ius soli molto temperato e ora bloccata al Senato, affrontata da Grillo rilanciando sul blog un post – udite udite! – del maggio del 2013, nel quale si dicono tre cose.
Esattamente un anno fa Possibile ha depositato alla Camera, nel disinteresse generale, una proposta di legge per la corretta applicazione della legge 194 e per far fronte all’obiezione di coscienza che ormai sfiora percentuali medie del 70% tra personale medico e paramedico in tutta Italia. Perché purtroppo, malgrado iniziative meritorie come quella della Regione Lazio, il problema è politico e va articolato correttamente per legge.