Stefano Catone

Laureato in Relazioni Internazionali, nel 2006 ha aperto il suo primo blog personale. Autore e curatore di Nessun Paese è un'isola (2016) e Expo della dignità (2015). Ama il calcio, soprattutto quello giocato, meglio se sui campi polverosi di provincia.

L’Italia si sta rendendo complice

La sala ope­ra­ti­va di Roma, così come quel­l’uf­fi­cia­le sviz­ze­ro, sta con­dan­nan­do 108 per­so­ne alla pos­si­bi­li­tà di esse­re reclu­se, vio­len­ta­te, pic­chia­te, tor­tu­ra­te. Per­ché in Libia, ai migran­ti, suc­ce­de que­sto. E non si capi­sce per qua­le altra ragio­ne dovreb­be­ro imbar­car­si su gom­mo­ni affol­la­tis­si­mi nel ten­ta­ti­vo di attra­ver­sa­re il Medi­ter­ra­neo, e di mori­re facen­do­lo, se non per scap­pa­re da que­sto orrore.

E’ troppo tardi

È trop­po tar­di. Lo dico non con ras­se­gna­zio­ne, ma con l’arrabbiatura di chi – e sia­mo tan­ti, ma non abba­stan­za – da tem­po denun­cia­va il pre­sen­tar­si di un nuo­vo fasci­smo, men­tre gli altri – tan­ti – ride­va­no, alza­va­no le spal­le, minimizzavano.

Lo scandalo della Sarost 5 e dei quaranta alla deriva nel Mediterraneo da quindici giorni

Con­ti­nua l’o­dis­sea e il disu­ma­no scan­da­lo del­la Saro­st 5: da dome­ni­ca 15 luglio, qua­ran­ta migran­ti e l’e­qui­pag­gio del­la nave stan­no vagan­do nel Medi­ter­ra­neo sen­za aiu­ti e in assen­za di beni di pri­mis­si­ma neces­si­tà, situa­zio­ne che sta sot­to­po­nen­do le per­so­ne che si tro­va­no a bor­do a con­di­zio­ni gravissime

Le priorità di Salvini e le priorità dei bambini

«Caro Mario, lo “ius soli” non è la prio­ri­tà mia, né degli ita­lia­ni. Buon lavo­ro, e diver­ti­ti, die­tro al pal­lo­ne». E fac­ci­na sor­ri­den­te. Tra le pri­me invet­ti­ve del neo­mi­ni­stro del­l’In­ter­no — che ha pre­sta­to giu­ra­men­to con tan­to di brac­cia­let­to del Milan al pol­so, giu­sto per sta­re in tema di pac­chia e pal­lo­ne — c’è il com­men­to ad alcu­ne dichia­ra­zio­ni rila­scia­te da Mario Balotelli.