Dichiararsi antifascisti sta diventando un problema?

Si avvicina il 25 aprile e quest'anno sembra, come mai prima d'ora, una festa che divide il paese. Si approfondisce, in questo senso, anche il solco tra associazioni antifasciste e i rappresentanti pro tempore di diverse istituzioni locali.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Si avvi­ci­na il 25 apri­le e que­st’an­no sem­bra, come mai pri­ma d’o­ra, una festa che divi­de il pae­se. Si appro­fon­di­sce, in que­sto sen­so, anche il sol­co tra asso­cia­zio­ni anti­fa­sci­ste e i rap­pre­sen­tan­ti pro tem­po­re di diver­se isti­tu­zio­ni loca­li. Il ritor­nel­lo, uti­liz­za­to dai rap­pre­sen­tan­ti isti­tu­zio­na­li, è che la sto­ria «deve esse­re rac­con­ta­ta tut­ta» e in nome di que­sto ritor­nel­lo si con­ce­de spa­zio a rie­vo­ca­zio­ni e cele­bra­zio­ni aper­ta­men­te e dichia­ra­ta­men­te nazi­fa­sci­ste, men­tre si toglie spa­zio e agi­bi­li­tà all’As­so­cia­zio­ne Nazio­na­le Par­ti­gia­ni d’I­ta­lia. I due fron­ti sem­bra­no ricom­por­si, alla vigi­lia di que­sta festa del­la Liberazione.

In Lom­bar­dia ne sap­pia­mo qual­co­sa. A Colo­gno Mon­ze­se, il grup­po 36 Fusi­lier Kom­pa­nie — un’as­so­cia­zio­ne mili­ta­re com­me­mo­ra­ti­va che sfog­gia aper­ta­men­te inse­gne nazi­ste — ha pro­po­sto di alle­sti­re un cam­po mili­ta­re tede­sco di fron­te al muni­ci­pio. E il muni­ci­pio — a gui­da leghi­sta — non solo accon­sen­te, ma addi­rit­tu­ra con­ce­de il patro­ci­nio all’i­ni­zia­ti­va. Di fron­te all’in­di­gna­zio­ne di mol­ti, la mani­fe­sta­zio­ne non vie­ne annul­la­ta, ma sola­men­te riman­da­ta (e per que­sto abbia­mo lan­cia­to una peti­zio­ne: per­ché sia annullata).

A Gal­la­ra­te (Vare­se), sem­pre un’am­mi­ni­stra­zio­ne leghi­sta, vie­ta le ora­zio­ni di fron­te al monu­men­to alla Resi­sten­za, inter­rom­pen­do una con­so­li­da­ta tra­di­zio­ne. Le ragio­ni, secon­do La Pre­al­pi­na, sareb­be­ro da ricer­car­si nel fat­to che il sin­da­co teme «il bis del­le con­te­sta­zio­ni rice­vu­te l’an­no scor­so, quan­do dal pal­co dis­se, gros­so­mo­do, che non sem­pre è vera la sto­ria scrit­ta dai vin­ci­to­ri».

Cor­tei, con­tro­cor­tei, ten­sio­ni tra Anpi e ammi­ni­stra­zio­ni loca­li anche a Saron­no, comu­ne ammi­ni­stra­to dal­la Lega, dove l’An­pi orga­niz­ze­rà pro­pri appun­ta­men­ti: «non c’è la par­te­ci­pa­zio­ne dell’Amministrazione per­ché non si può orga­niz­za­re qual­co­sa con chi rifiu­ta il con­fron­tospie­ga Clau­dio Casti­glio­ni di Anpi – abbia­mo pro­to­col­la­to a feb­bra­io la richie­sta di un momen­to di incon­tro pre­sen­ta­ta all’Amministrazione comu­na­le ma non abbia­mo mai avu­to rispo­sta. qual­che set­ti­ma­na fa è arri­va­to il pro­gram­ma del­le cele­bra­zio­ni (al momen­to non anco­ra reso noto ne con mani­fe­sti ne sul sito comu­na­le) per la Festa del­la Libe­ra­zio­ne orga­niz­za­te dal Comu­ne a cui veni­va invi­ta­ta Anpi».

Anche a Gaz­za­da Schian­no (Vare­se), l’An­pi denun­cia: «Il sin­da­co ci ha nega­to, sen­za moti­vo, il cor­teo con comi­zio per il 25 apri­le». Da que­ste par­ti non sareb­be nem­me­no una noti­zia, dato che la sin­da­ca Cri­sti­na Ber­tu­let­ti, in occa­sio­ne del Gior­no del­la Memo­ria, scris­se «E’ il gior­no del­la memo­ria, ricor­da­te­vi di anda­re a pijar­lo n’cu­lo».

A Sol­bia­te Olo­na (Vare­se), comu­ne di cui sono Con­si­glie­re comu­na­le, è sta­to lo stes­so sin­da­co a inne­sca­re la pole­mi­ca, can­cel­lan­do il nome del sot­to­scrit­to dal pro­gram­ma pro­po­sto da Anpi, soste­nen­do che «è il Comu­ne che orga­niz­za e pren­de qual­sia­si deci­sio­ne a riguar­do del­le pub­bli­che mani­fe­sta­zio­ni. […] Peral­tro, pro­prio in quan­to “festa di tut­ti”, il 25 apri­le non si deve pre­sta­re a inter­ven­ti che non sia­no quel­li dei rap­pre­sen­tan­ti isti­tu­zio­na­li del­l’AN­PI». Come se mi fos­se mai pas­sa­to per la testa di fare pole­mi­ca poli­ti­ca o ammi­ni­stra­ti­va il 25 aprile.

A que­ste lati­tu­di­ni, sem­pre in pro­vin­cia di Vare­se, abbia­mo anche la cele­bra­zio­ne nazi­fa­sci­sta del 25 apri­le, orga­niz­za­ta dal­la Comu­ni­tà mili­tan­te dei dodi­ci rag­gi, un’or­ga­niz­za­zio­ne di stam­po dichia­ra­ta­men­te nazi­sta, che vede nel 25 apri­le la data d’i­ni­zio «del­l’oc­cu­pa­zio­ne anglo-ame­ri­ca­na» e che por­te­rà omag­gio agli «eroi vare­si­ni tru­ci­da­ti dal­le bri­ga­te par­ti­gia­ne loca­li», facen­do tap­pa al cimi­te­ro di Bel­for­te, a quel­lo di San­t’Am­bro­gio e a quel­lo di Sol­bia­te Arno.

Spo­stan­do­si più a sud, a Todi, la giun­ta gui­da­ta dal sin­da­co Anto­ni­no Rug­gia­no (For­za Ita­lia, soste­nu­to da Casa Pound) ha nega­to il patro­ci­nio per la pri­ma vol­ta alle mani­fe­sta­zio­ni orga­niz­za­te da Anpi, dichia­ran­do che la loro orga­niz­za­zio­ne del­l’e­ven­to sareb­be di par­te, men­tre il 25 apri­le è di tut­ti. Lo stes­so iden­ti­co argo­men­to già sen­ti­to poco sopra.

Un argo­men­to al con­tra­rio, che in nome del­la demo­cra­zia esclu­de e limi­ta lo spa­zio alle asso­cia­zio­ni anti­fa­sci­ste e ten­de a met­te­re sul­lo stes­so pia­no fasci­smo e anti­fa­sci­smo.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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