Giulio Cavalli

Lo dice anche la Relazione annuale della Direzione Antimafia: sì alla legalizzazione della cannabis

C’è scrit­to a chia­re let­te­re. Nel­l’ul­ti­ma rela­zio­ne annua­le del­la Dire­zio­ne Nazio­na­le Anti­ma­fia si dice: “sem­bra coe­ren­te l’a­do­zio­ne di una rigo­ro­sa e chia­ra poli­ti­ca di lega­liz­za­zio­ne del­la ven­di­ta del­la can­na­bis, accom­pa­gna­ta da una paral­le­la azio­ne a livel­lo inter­na­zio­na­le, e, in par­ti­co­la­re euro­peo, che con­sen­ta la crea­zio­ne, in pro­spet­ti­va, di una più ampia aerea in cui il …

Lo dice anche la Rela­zio­ne annua­le del­la Dire­zio­ne Anti­ma­fia: sì alla lega­liz­za­zio­ne del­la can­na­bis Leg­gi altro »

Un tour della curiosità. Antimafiosa.

Ognu­no nel­la sua cit­tà può, con poco, orga­niz­za­re “un’as­sem­blea con­do­mi­nia­le del­la curio­si­tà” per rico­min­cia­re a por­re le doman­de giu­ste, oltre che inca­po­nir­si nel­la con­vin­zio­ne del­le nostre rispo­ste. Una sala, un micro­fo­no e del­le per­so­ne intor­no a un tavo­lo a discu­ter­ne sono un’ar­ma mol­to più poten­te di quel che si creda

Telefono giallo

Nico­la Zin­ga­ret­ti, dal­l’al­to del­la gui­da del­la Regio­ne Lazio, oggi pome­rig­gio deve ave­re sba­glia­to a schiac­cia­re qual­che tasto e così l’sms che avreb­be dovu­to esse­re per il suo segre­ta­rio di par­ti­to è sta­to scam­bia­to per un comu­ni­ca­to stampa

Onorare Peppino con il dovere della curiosità

Pep­pi­no Impa­sta­to non era un bal­dan­zo­so gio­va­not­to impe­gna­to nel per­cu­la­re il mafio­so di quar­tie­re e nem­me­no un aspi­ran­te uomo di spet­ta­co­lo incap­pa­to in una brut­ta sto­ria. Pep­pi­no Impa­sta­to è sta­to un pen­sa­to­re, un atti­vi­sta. In poche paro­le un politico.

Vicini a Don Ciotti in questo splendido 21 marzo

Non si può non osser­va­re con il cuo­re gon­fio le imma­gi­ni che ci arri­va­no in que­ste ore da tut­te le cit­tà d’I­ta­lia per la gior­na­ta in ricor­do del­le vit­ti­me (inno­cen­ti, anche se nel­la leg­ge la paro­la “inno­cen­ti” han­no volu­to dimen­ti­car­se­la) di mafia. Solo a Locri sono in 25mila a mani­fe­sta­re per le vie del­la cit­tà in nome di una cul­tu­ra del­la lega­li­tà che, come dice Don Ciot­ti, ” non è solo rispet­to del­le leg­gi ma la pos­si­bi­li­tà di anda­re avan­ti con prin­ci­pi di soli­da­rie­tà, e per dare un futu­ro miglio­re sopra­tut­to ai nostri giovani”.

L’indagine Consip e la solita cautela che questi non imparano

Mano Lil­lo su Il Fat­to Quo­ti­dia­no oggi tor­na sul­l’in­da­gi­ne che coin­vol­ge il mini­stro del­lo sport Luca Lot­ti e Tizia­no Ren­zi, padre del pre­mier e Alfre­do Romeo, chiac­chie­ra­to impren­di­to­re roma­no da sem­pre mol­to vici­no alla poli­ti­ca per la gestio­ne dei suoi affa­ri. Ma non è l’in­da­gi­ne giu­di­zia­ria in que­sto momen­ti che ci inte­res­sa (la magi­stra­tu­ra segui­rà il suo cor­so e avre­mo modo di sape­re quan­to sia­no con­si­sten­ti le accu­se) quan­to piut­to­sto un anti­pa­ti­co sipa­riet­to che vede coin­vol­to il gior­na­li­sta e Miche­le Emi­lia­no, fre­sco can­di­da­to alla segre­te­ria del PD pro­prio con­tro Renzi.

Una buona notizia su Di Matteo

Il CSM ha dato il via libe­ra al tra­sfe­ri­men­to di Di Mat­teo alla Pro­cu­ra Nazio­na­le Anti­ma­fia gui­da­ta da Fran­co Rober­ti per uno dei cin­que posti libe­ri in quel­l’uf­fi­cio e noi non pos­sia­mo che esse­re con­ten­ti del­la deci­sio­ne (pre­sa all’u­na­ni­mi­tà) che resti­tui­sce i meri­ti a Di Matteo.

«I politici pensano solo alla legge elettorale». Lo scrive Renzi. Giuro.

Mat­teo Ren­zi (che rin­ghia con­trat­to nel­le sue solip­si­sti­che ven­det­te come rac­con­ta­no oggi tut­ti i gior­na­li) fin­ge di non esse­re la stes­sa per­so­na che è riu­sci­to a fran­tu­ma­re il Pae­se, si dimen­ti­ca di esse­re segre­ta­rio del più gran­de par­ti­to del Pae­se (par­ti­to in dis­so­lu­zio­ne, com’è nel­le sue cor­de di idea di coman­do) e si lan­ce­rà in un’e­sal­tan­te cam­pa­gna elet­to­ra­le basa­ta sul­la per­di­ta di memo­ria a bre­ve termine.