Il trito e ritrito balletto fossile del governo

Va tutto bene finché non si toccano gli “interessi veri del Paese”, finché riempirsi la bocca di ambiente non comporta scelte minimamente coraggiose e riallocazione del denaro pubblico e degli investimenti, e, in particolare, finché non scontenta loro: i signori del gas e del petrolio.

[vc_row][vc_column][vc_column_text]

C’era una vol­ta un re,
sedu­to sul sofà,
che dis­se alla sua serva:
“Rac­con­ta­mi una storia”
E la ser­va incominciò:
“C’era una vol­ta un re.…”

Cer­ca­vo una meta­fo­ra sem­pli­ce per illu­stra­re l’atteggiamento del gover­no Gen­ti­lo­ni (in per­fet­ta con­ti­nui­tà con il pre­ce­den­te e tor­nan­do indie­tro per altri tre gover­ni alme­no) nei con­fron­ti del­le tema­ti­che eco­lo­gi­ste, in par­ti­co­la­re del­la decar­bo­niz­za­zio­ne, ed ecco appa­ri­re un’ipotesi cal­zan­te: una fila­stroc­ca ricor­si­va, che si chiu­de su se stes­sa e si ripe­te ine­so­ra­bil­men­te, sen­za che la sto­ria ini­zi mai dav­ve­ro.

Mal­gra­do le vesti strac­cia­te per il fol­le com­por­ta­men­to di Trump sugli accor­di di Pari­gi, mal­gra­do i vuo­tis­si­mi pro­cla­ma che ini­zia­no ad infit­tir­si solo per l’approssimarsi del­le ele­zio­ni, infat­ti, ecco ripro­por­si la soli­ta logi­ca. Va tut­to bene fin­ché non si toc­ca­no gli “inte­res­si veri del Pae­se”, fin­ché riem­pir­si la boc­ca di ambien­te non com­por­ta scel­te mini­ma­men­te corag­gio­se e rial­lo­ca­zio­ne del dena­ro pub­bli­co e degli inve­sti­men­ti, e, in par­ti­co­la­re, fin­ché non scon­ten­ta loro: i signo­ri del gas e del petro­lio.

Ed ecco che anche un dise­gno di leg­ge che che ha lo sco­po di rivedere/completare al rial­zo (nem­me­no trop­po spin­to) la nor­ma­ti­va nazio­na­le su un bene inso­sti­tui­bi­le come quel­lo dei Par­chi natu­ra­li (attual­men­te in vigo­re è la 394/91), fini­sce in una palu­de, dal­la qua­le potreb­be per­si­no esse­re dif­fi­ci­le usci­re pri­ma del­la fine del­la legi­sla­tu­ra, con il rischio di vani­fi­ca­re un lavo­ro par­la­men­ta­re di set­te anni.

Scri­ve bene Maria Car­la Sici­lia, per La Stam­pa, in un arti­co­lo dal tito­lo “Gas e petro­lio bloc­ca­no di nuo­vo la rifor­ma dei par­chi”:

“Non sono basta­te le modi­fi­che fat­te alla Came­ra in mate­ria di atti­vi­tà mine­ra­rie per­ché la leg­ge di rifor­ma dei Par­chi natu­ra­li, attual­men­te in mano al Sena­to, pas­sas­se inden­ne dal giu­di­zio del mini­ste­ro del­lo Svi­lup­po eco­no­mi­co e del­la Ragio­ne­ria di Sta­to. Il testo, così com’è scrit­to, deter­mi­na incer­tez­za per le atti­vi­tà di estra­zio­ne di gas e petro­lio e cau­sa un buco nel­le cas­se del­lo Sta­to a cui occor­re rimediare”.

Il buco nel­le cas­se del­lo Sta­to dovu­to alle eco­no­mie sane che non decol­la­no, dal­la per­di­ta irre­ver­si­bi­le di bio-diver­si­tà, quel­lo gene­ra­to dai con­ti­nui inter­ven­ti in emer­gen­za e per ripa­ra­re dan­ni, il buco dovu­to ai costi esor­bi­tan­ti sani­ta­ri di un Pae­se mala­to… Quel­li, diver­sa­men­te dal pri­mo men­zio­na­to, non fan­no notizia.

Non si vuo­le vede­re, non si vuo­le capi­re, anche oggi, insom­ma, che di tem­po di fare meli­na con i com­bu­sti­bi­li fos­si­li pro­prio non ce n’è più. Anche per­ché, in assen­za di truc­chi del mer­ca­to e di sov­ven­zio­ni sot­to-trac­cia, è un siste­ma che sta rapi­da­men­te diven­tan­do anti-eco­no­mi­co: ele­fan­tia­co, rigi­do, ed inca­pa­ce di inter­pre­ta­re un cam­bia­men­to irre­ver­si­bi­le che è già ini­zia­to da tempo.

Eppu­re le mas­si­me cari­che del gover­no sono lì men­tre Legam­bien­te pre­sen­ta le die­ci pro­po­ste, di asso­lu­to buon sen­so, per una leg­ge di bilan­cio che apra la stra­da a poli­ti­che più moder­ne e corag­gio­se, capa­ci di met­te­re al cen­tro, anche di nuo­ve e più soli­de eco­no­mie, la pre­ven­zio­ne e la riqua­li­fi­ca­zio­ne (che poi evo­ca­no imme­dia­ta­men­te la sicu­rez­za, quel­la vera) di strut­tu­re, infra­strut­tu­re e territorio.

Eppu­re ci sono fior di Mini­stri che pre­sie­do­no da anni, in pom­pa magna, gli appun­ta­men­ti annua­li in cui gli Sta­ti Gene­ra­li del­la Green Eco­no­my (che riu­ni­sco­no ope­ra­to­ri, ricer­ca, isti­tu­zio­ni, finan­za e asso­cia­zio­ni) pre­sen­ta­no nel det­ta­glio le stra­te­gie urgen­ti ed indif­fe­ri­bi­li che ser­vo­no per ripen­sa­re pro­du­zio­ne, distri­bu­zio­ne ed uti­liz­zo dell’energia, riqua­li­fi­ca­zio­ne e con­ver­sio­ne del com­par­to indu­stria­le, agri­col­tu­ra soste­ni­bi­le, nuo­va mobi­li­tà, riqua­li­fi­ca­zio­ne urba­na, tute­la e pro­mo­zio­ne del capi­ta­le natu­ra­le, eco­no­mia cir­co­la­re, ecce­te­ra, eccetera.

Ma nien­te: tut­to que­sto mate­ria­le, ammes­so e non con­ces­so che ven­ga com­pre­so e che ne ven­ga col­ta la por­ta­ta, vie­ne accol­to con un sor­ri­so pater­na­li­sti­co, una pac­ca sul­la spal­la e con un tra­gi­co non det­to: “tut­to mol­to sug­ge­sti­vo e inte­res­san­te, ades­so però scu­sa­te­ci, dob­bia­mo tor­na­re ad occu­par­ci di cose impor­tan­ti”.

Cer­ta­men­te con un fra­seg­gio meno caden­za­to, ma esat­ta­men­te come nel­la fila­stroc­ca incep­pa­ta da cui sia­mo par­ti­ti.

P.S. Mol­tis­si­me del­le istan­ze e del­le pro­po­ste dei docu­men­ti cita­ti sono al sicu­ro nel nostro Mani­fe­sto. In asso­lu­ta con­tro-ten­den­za con i dispen­sa­to­ri di pac­che sul­le spal­le, dal pri­mo gior­no, per noi altri “pic­co­li e gufi”, è pro­prio esat­ta­men­te da que­sto che si ripar­te… #Pri­ma­Del­Di­lu­vio

[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Il quarto Congresso di Possibile, dedicato a Marco Tiberi

Si è aper­to il quar­to Con­gres­so di Pos­si­bi­le, e voglia­mo dedi­car­lo a un ami­co che non c’è più e sul­la cui voce e sul­la cui intel­li­gen­za abbia­mo fat­to così tan­to affi­da­men­to le scor­se vol­te. Mar­co Tibe­ri ci avreb­be mes­so a posto con poche paro­le, andan­do al cuo­re del­le cose, anche quel­le che anco­ra non ave­va­mo pensato.

Discarica di Borgo Montello: le future generazioni meritano un radicale cambio di rotta

Non è più pos­si­bi­le accet­ta­re una mala gestio­ne così gra­ve del­la disca­ri­ca e soprat­tut­to imma­gi­na­re poten­zia­men­ti e modi­fi­che sen­za che sia­no mes­se nero su bian­co anche da un pun­to di vista giu­ri­di­co le respon­sa­bi­li­tà pena­li dei dan­ni ambien­ta­li e alla salu­te che que­sto ter­ri­to­rio sta subendo.