referendum

Dalle Alpi alle trivelle

Made­si­mo, in cima alla Val­chia­ven­na (Son­drio), è il comu­ne d’Italia più lon­ta­no dal mare: impos­si­bi­le quas­sù par­la­re di refe­ren­dum sul­le tri­vel­la­zio­ni? No!

Se pure Barca va

Il gover­no ha chiu­so all’ipotesi di con­sen­ti­re nuo­ve ricer­che e “col­ti­va­zio­ni” di idro­car­bu­ri entro le dodi­ci miglia nau­ti­che dal­la costa. L’esecutivo ritie­ne quin­di che quel­le per­fo­ra­zio­ni non sia­no in linea con il model­lo di approv­vi­gio­na­men­to che ha in men­te o, addi­rit­tu­ra, ritie­ne che esse sia­no dan­no­se per l’ecosistema mari­no. Ad ogni buon con­to, non ne vuo­le più. Sal­vo, però, rin­no­va­re a vita (nel sen­so di quel­la del gia­ci­men­to) le con­ces­sio­ni esistenti.

I referendum ignorati 

Cor­re­va l’anno 2008: tra­mi­te un refe­ren­dum il 95% dei sap­pa­di­ni reca­ti­si alle urne chie­se il pas­sag­gio di Sap­pa­da dal Vene­to al Friu­li. Fu il 78% di tut­ti gli iscrit­ti alle liste elet­to­ra­li, che com­pren­do­no anche i resi­den­ti all’estero, che costi­tui­sco­no par­te inte­gran­te nel cal­co­lo del quo­rum applicabile.

Enzo Di Salvatore: “Se noi No-Triv perdiamo la corsa al greggio riparte”

Inter­vi­sta a Enzo Di  Sal­va­to­re, docen­te di dirit­to costi­tu­zio­na­le all’università di Tera­mo e co-fon­­da­­to­­re del Coor­di­na­men­to No Triv:  se vin­ces­se il “no” al refe­ren­dum le ricer­che già com­ple­ta­te, come quel­la di Ombri­na Mare a soli 6 chi­lo­me­tri (non miglia) dal­la costa, non ver­reb­be­ro azze­ra­te, e se le rego­le cam­bias­se­ro anco­ra in futu­ro (è già suc­ces­so più volte) …

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Acqua pubblica: la smentita della volontà popolare

Nel 2011 il 95,8% degli votan­ti nel refe­ren­dum per la gestio­ne del ser­vi­zio idri­co si espres­se a favo­re del­l’ac­qua pub­bli­ca. Ora, un emen­da­men­to del Par­ti­to Demo­cra­ti­co can­cel­la pro­prio l’ar­chi­tra­ve del­la leg­ge: che il gesto­re del­l’ac­qua sia pubblico.

Per una nuova primavera dell’acqua

Il caso Val­tel­li­na è una sto­ria a due dimen­sio­ni: una pic­co­la vicen­da loca­le e tema­ti­ca e allo stes­so tem­po un’e­spe­rien­za civi­le che con­si­de­ria­mo para­dig­ma­ti­ca e uti­le a tut­ta l’I­ta­lia Pos­si­bi­le che voglia­mo costruire.