referendum

Governo, Civati: «Renzi si svegli dal 4 dicembre, ballottaggio incostituzionale»

Appe­na tor­na­to in tv non ha par­la­to del ton­fo del Pd e del­la sini­stra tut­ta: ha ripre­so a dare la col­pa al siste­ma che non fun­zio­na, rilan­cian­do di nuo­vo le rifor­me isti­tu­zio­na­li con un siste­ma mono­ca­me­ra­le e leg­ge elet­to­ra­le con bal­lot­tag­gio. Pro­prio quel­lo che gli elet­to­ri han­no sono­ra­men­te bocciato

Referendum Lombardia: dal plebiscito alle dimissioni

Maro­ni ha inter­ro­ga­to la Lom­bar­dia sul­l’au­to­no­mia, e la Lom­bar­dia ha rispo­sto for­te e chia­ro: vuo­le l’au­to­no­mia, ma da Maro­ni e dal­le cial­tro­ne­rie leghi­ste. Un voto che da ple­bi­sci­to si tra­sfor­ma in richie­sta di dimis­sio­ni per un gover­na­to­re cui i cit­ta­di­ni han­no vol­ta­to le spalle.

Bene, ora sappiate che quel referendum è nullo

Assi­stia­mo a un sur­rea­le dibat­ti­to che si osti­na a pren­de­re sul serio ciò che serio non è: con­ce­de­re a Zaia e Maro­ni di dir­ci che ne voglio­no fare del risul­ta­to del refe­ren­dum, discu­ter­ne, but­tar­si sul­l’a­na­li­si del­le loro paro­le signi­fi­ca legit­ti­ma­re il nul­la elettorale

Fuori dalle balle (del referendum lombardo)

Il refe­ren­dum è uno stru­men­to che deve sta­re sal­da­men­te nel­le mani del popo­lo, per­ché que­sto pos­sa riven­di­ca­re la pro­pria sovra­ni­tà. Se diven­ta uno stru­men­to nel­le mani del pote­re, allo­ra il fine diven­ta plebiscitario