Bombe italiane sullo Yemen, ma il governo chiude entrambi gli occhi
Il sottosegretario Amendola conferma che l’Italia continuerà ad esportare armi verso l’Arabia Saudita, chiudendo entrambi gli occhi sulle stragi di civili
Il sottosegretario Amendola conferma che l’Italia continuerà ad esportare armi verso l’Arabia Saudita, chiudendo entrambi gli occhi sulle stragi di civili
L’indifendibile ministra della Difesa, Roberta Pinotti, ha spiegato ieri qual è uno dei punti fondamentali della strategia di gestione dei flussi migratori proposta dal governo, focalizzandosi in particolare su quanto di sua competenza e sul contributo che può portare alla causa il proprio dicastero.
Il Ministero degli Esteri ha autorizzato l’esportazione di numerosi carichi di armi verso l’Arabia Saudita, che da oltre un anno e mezzo bombarda indiscriminatamente lo Yemen. Gentiloni faccia chiarezza, prima di chiedere fiducia.
Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ammette candidamente che nel 2015 sono state rilasciate autorizzazioni all’esportazione di armi dall’Italia all’Arabia Saudita (cosa che tra l’altro sapevamo già). L’export, dicono i dati, è avvenuto sia nel 2015 che nel 2016, periodo in cui l’Arabia Saudita bombardava indiscriminatamente lo Yemen. L’export, di conseguenza, è avvenuto nonostante la legge 185/1990 vieti “l’esportazione ed il transito di materiali di armamento […] verso i Paesi in stato di conflitto armato”.
Un servizio de “Le Iene” andato in onda ieri apre a nuovi e ancor più inquietanti scenari. Le responsabilità del governo italiano nel conflitto yemenita non possono più essere ignorate.
La legge 185/1990 vieta l’esportazione di armi verso paesi in conflitto: forse il governo non è al corrente dei bombardamenti con cui da mesi l’Arabia Saudita colpisce lo Yemen?