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Capo Colonna: il racconto di Margherita Corrado

Un lun­go e sen­ti­to rac­con­to, quel­lo che ci pro­po­ne Mar­ghe­ri­ta Cor­ra­do nel­la sua let­te­ra. Mar­ghe­ri­ta Cor­ra­do è un’ar­cheo­lo­ga cala­bre­se, ma non solo: cit­ta­di­na nel sen­so più alto del ter­mi­ne, impe­gna­ta nel­la dife­sa dei beni comu­ni e sco­mo­da al pote­re. Pub­bli­chia­mo mol­to volen­tie­ri il suo scrit­to e ci schie­ria­mo, anco­ra una vol­ta, al suo fianco.

Capocolonna: il cantiere è sotto sequestro, ma continueremo a vigilare

Dopo il fer­mo dei lavo­ri e l’avvio di un pro­ce­di­men­to pena­le che accer­ti even­tua­li vio­la­zio­ni e respon­sa­bi­li­tà, non pos­sia­mo che salu­ta­re con favo­re la sosti­tu­zio­ne del sovrin­ten­den­te. Spe­ria­mo che sia solo il pri­mo vero pas­so del Mibact, più vol­te sol­le­ci­ta­to da Civa­ti per vie uffi­cia­li e non solo, a una rin­no­va­ta atten­zio­ne rispet­to al patri­mo­nio di cul­tu­ra e ambien­te che rap­pre­sen­ta tut­ta l’area di Capocolonna.

Capo Colonna: la devastazione sbatte contro i sigilli apposti dalla Procura di Crotone

“Una rapi­na!”, l’ha defi­ni­ta così il dot­to­re Capoc­cia, Pro­cu­ra­to­re del­la Repub­bli­ca a Cro­to­ne. Ed è esat­ta­men­te così che l’abbiamo vis­su­ta noi fino a ieri. Un ten­ta­ti­vo, anco­ra lon­ta­no dal defi­nir­si scon­giu­ra­to del tut­to, di depau­pe­ra­re non solo la sto­ria e l’ambiente, ma anche la cul­tu­ra e l’identità di un inte­ro Paese.

Scifo: il sopralluogo si svolge sott’acqua

Pro­prio il gior­no in cui sareb­be avve­nu­to il sopral­luo­go degli ispet­to­ri del Mibact, l cit­tà di Cro­to­ne era pra­ti­ca­men­te sot­t’ac­qua per vio­len­ti nubi­fra­gi. Una cir­co­stan­za che ren­de dif­fi­ci­le, se non impos­si­bi­le, imma­gi­na­re una qual­sia­si visi­ta in Sci­fo. Non dubi­tia­mo del­la veri­di­ci­tà del­la noti­zia ma sareb­be bel­lo cono­sce­re che tipo di atti­vi­tà gli ispet­to­ri del Mibact sareb­be­ro venu­ti a com­pie­re e qua­li le con­se­guen­ze. Se mai ve ne saranno.

È bellissimo questo Paese da costruire, lì fuori

Uscia­mo, ascol­tia­mo le solu­zio­ni, imma­gi­nia­mo il Pae­se che man­ca ai lavo­ra­to­ri, agli inse­gnan­ti, ai neo­lau­rea­ti, alle par­ti­te iva, agli schia­vi a tem­po inder­me­ni­na­to con la pro­spet­ti­va che non arri­va a fine mese e un con­trat­to deter­mi­na­tis­si­mo, agli eso­da­ti (ce li ricor­dia­mo, gli eso­da­ti?), gli anti­ma­fio­si, gli impren­di­to­ri stre­ma­ti, i disil­lu­si, i sen­za spe­ran­za e poi …

È bel­lis­si­mo que­sto Pae­se da costrui­re, lì fuo­ri Leg­gi altro »

Capo Colonna: non è con il cemento che rilanceremo il turismo

Noi voglia­mo che gli occhi dei turi­sti sia­no abba­glia­ti dal­lo spec­chio d’ac­qua che offre il nostro mare e non dal­l’ar­ti­fi­cio­so luc­ci­chio di una pisci­na qual­sia­si, anche se pro­fon­da 4,5 metri. Voglia­mo sì sfrut­tar­lo, ma con la for­za del­le sue natu­ra­li­sti­che mera­vi­glie, attraen­do visi­ta­to­ri fre­quen­ti anche se occa­sio­na­li e non secon­do una logi­ca di turi­smo di mas­sa ormai in decli­no, ma alla ricer­ca del­la “genui­ni­tà” del ter­ri­to­rio. Noi sare­mo sem­pre a favo­re del­le impre­se turi­sti­che, per­ché cre­dia­mo che la voca­zio­ne di Cro­to­ne sia que­sta, ma di quel­le real­men­te inte­res­sa­te ad uno svi­lup­po eco­so­ste­ni­bi­le, lega­to alle tra­di­zio­ni del luo­go, che ricor­da la sto­ria da cui pro­vie­ne e ne trae moti­vo d’orgoglio.