Scifo: il sopralluogo si svolge sott’acqua

Proprio il giorno in cui sarebbe avvenuto il sopralluogo degli ispettori del Mibact, l città di Crotone era praticamente sott'acqua per violenti nubifragi. Una circostanza che rende difficile, se non impossibile, immaginare una qualsiasi visita in Scifo. Non dubitiamo della veridicità della notizia ma sarebbe bello conoscere che tipo di attività gli ispettori del Mibact sarebbero venuti a compiere e quali le conseguenze. Se mai ve ne saranno.

La recen­te visi­ta degli ispet­to­ri del Mibact a Sci­fo ha sor­pre­so un po’ tut­ti, com­pre­si noi, per il silen­zio che l’ha accom­pa­gna­ta e per il cli­ma (inte­so in sen­so let­te­ra­le) in cui sareb­be avvenuta.

Una testa­ta gior­na­li­sti­ca web ha dif­fu­so la noti­zia con poche righe, lascian­do cor­re­re la fan­ta­sia sul­le più dispa­ra­te con­se­guen­ze. E tut­to è anco­ra avvol­to dal miste­ro.

L’u­ni­ca cer­tez­za è che pro­prio il gior­no in cui sareb­be avve­nu­ta que­sta visi­ta la cit­tà di Cro­to­ne era pra­ti­ca­men­te sot­t’ac­qua per i vio­len­ti nubi­fra­gi che si sono abbat­tu­ti sul­la costa ioni­ca del­la Cala­bria. Una cir­co­stan­za che ren­de dif­fi­ci­le, se non impos­si­bi­le, imma­gi­na­re un qual­sia­si sopral­luo­go in Sci­fo, pro­prio a cau­sa del­le con­di­zio­ni meteo e idro­geo­lo­gi­che. Non dubi­tia­mo del­la veri­di­ci­tà del­la noti­zia ma sareb­be bel­lo cono­sce­re che tipo di atti­vi­tà gli ispet­to­ri del Mibact sareb­be­ro venu­ti a com­pie­re e qua­li le con­se­guen­ze. Se mai ve ne saranno.

Alle incon­gruen­ze degli atti ammi­ni­stra­ti­vi che han­no por­ta­to all’au­to­riz­za­zio­ne di una strut­tu­ra ricet­ti­va di quel gene­re, alle mol­te ombre che si ten­ta mal­de­stra­men­te di cela­re die­tro un’i­dea di turi­smo vec­chia, non red­di­ti­zia e soprat­tut­to mol­to poco soste­ni­bi­le, non pos­sia­mo che aggiun­ge­re le con­trad­di­zio­ni in cui cado­no le scel­te poli­ti­che quan­do si trat­ta di sfrut­ta­men­to del ter­ri­to­rio e di eco­no­mie.

Da un lato si accon­sen­te o, nel­la miglio­re del­le ipo­te­si, si tace rispet­to alla deva­sta­zio­ne del patri­mo­nio in nome del­la neces­si­tà di attrar­re turi­sti del club di Bria­to­re e dal­l’al­tro, nel­lo stes­so spec­chio d’ac­qua, si auto­riz­za­no le com­pa­gnie petro­li­fe­re a fare ricer­che esplo­ra­ti­ve con “air­gun”. Sen­za con­ta­re che la caren­za di infra­strut­tu­re, la scar­sa via­bi­li­tà di que­sto trat­to di Cala­bria, sareb­be poco in linea con i gusti di lus­suo­si turisti.

Non c’è un solo aspet­to chia­ro in tut­ta que­sta vicen­da, insomma.

L’as­so­cia­zio­ne ‘Set­te Soli’ di Cro­to­ne che da tem­po, insie­me all’as­so­cia­zio­ne ‘Get­ti­ni di Vital­ba’, con­du­ce una bat­ta­glia sul­la que­stio­ne del ‘Mari­ne Park Vil­la­ge’ e in gene­ra­le sugli scem­pi cui sono sot­to­po­sti i beni sto­ri­ci e archeo­lo­gi­ci del ter­ri­to­rio, si è rivol­ta (anco­ra una vol­ta) diret­ta­men­te al Mini­stro Fran­ce­schi­ni con una let­te­ra aper­ta a fir­ma del­l’ar­cheo­lo­ga Mar­ghe­ri­ta Cor­ra­do, per denun­cia­re (que­sta vol­ta) le ‘stra­nez­ze’ di quel­la visi­ta mini­ste­ria­le e per chie­de­re, piut­to­sto, l’as­sun­zio­ne di una fer­ma pre­sa di posi­zio­ne sul costruen­do vil­lag­gio di Scifo.

A quel­la richie­sta sen­tia­mo di asso­ciar­ci e sia­mo pron­ti a pro­muo­ve­re ulte­rio­ri ini­zia­ti­ve fino alla solu­zio­ne di un caso che dimo­stra quan­to anco­ra sia­mo lon­ta­ni dal­l’ap­pli­ca­zio­ne del­la Costi­tu­zio­ne anche sot­to il pro­fi­lo del­la tute­la del patri­mo­nio pae­sag­gi­sti­co e cul­tu­ra­le del Pae­se.

http://www.possibile.com/wp-content/uploads/2015/06/nota-su-ispezione-Scifo_27.01.2017.pdf

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