Buona scuola

Scuole e spese di funzionamento: le nozze con i fichi secchi

Sono Libe­ro. E sono arrab­bia­to. Avrei dovu­to chia­mar­mi diver­sa­men­te, lo so. Ma non sia­mo qui per par­la­re del mio nome. Sono arrab­bia­to e fac­cio il Diri­gen­te Sco­la­sti­co. Inten­do ruba­re un po’ del vostro tem­po per par­lar­vi di Scuo­la, di quel­la vera, non di quel­la rac­con­ta­ta da mini­stri e “lea­ders fighet­ti”, che, pro­ba­bil­men­te, in una scuo­la pub­bli­ca non han­no mai mes­so piede.

Hanno fatto arrabbiare tutti, ma non cambia niente

Men­tre la con­trat­ta­zio­ne sul­la mobi­li­tà pro­se­gue ver­so una fir­ma con le 00.SS. atte­sa in set­ti­ma­na, ieri è arri­va­ta la pro­po­sta del Miur rispet­to alla “chia­ma­ta per com­pe­ten­ze”, meglio nota come “chia­ma­ta diret­ta” dei Diri­gen­ti Sco­la­sti­ci, di cui tan­to abbia­mo let­to e scrit­to a set­tem­bre. E, incre­di­bil­men­te, la pro­po­sta del Miur è la stes­sa del­lo scor­so anno: pre­ve­de cioè un col­lo­quio col Diri­gen­te e l’assegnazione di inca­ri­co sen­za una gri­glia di cri­te­ri ogget­ti­vi. Ancora!

Ci mettiamo in ascolto di tutto l’universo scolastico: scriveteci!

Di fron­te al fal­li­men­to epo­ca­le del­la cosid­det­ta “Buo­na scuo­la” e alla par­ti­co­la­re atten­zio­ne dedi­ca­ta dal gover­no alle scuo­le pri­va­te, vor­rem­mo incon­tra­re e con­fron­tar­ci con inse­gnan­ti, peda­go­gi­sti, per­so­na­le ATA, diri­gen­ti sco­la­sti­ci, alun­ni, geni­to­ri che voglia­no rac­con­tar­ci la loro scuo­la pub­bli­ca, le loro idee, le loro pro­po­ste, per costrui­re insie­me a loro un pro­get­to che par­ta da chi la scuo­la la vive e sa di cosa si par­la se si met­te mano a una riforma.

504,387

La sena­tri­ce Pugli­si, respon­sa­bi­le “Scuo­la” del PD, esul­ta per il man­ca­to rag­giun­gi­men­to del­le fir­me per il refe­ren­dum sul­la “Buo­na scuo­la”. 504.387 sono, però, quel­le vali­de rac­col­te dal PD per il refe­ren­dum costi­tu­zio­na­le che vor­reb­be innal­za­re la soglia.

Scuola, Civati: «Il vero fallimento è il disastro della “Buona scuola”»

Inve­ce di cer­ca­re “fal­li­men­ti” negli altri e inve­ce di esul­ta­re per il fat­to che non ci sia­no fir­me suf­fi­cien­ti per pro­muo­ve­re il refe­ren­dum sul­la buo­na scuo­la, il Pd fareb­be meglio a guar­da­re ai pro­pri fal­li­men­ti. Basta leg­ge­re i gior­na­li o ascol­ta­re i rac­con­ti di quan­ti ogni gior­no, alun­ni e inse­gnan­ti, paga­no sul­la pro­pria pel­le il disa­stro del­la “buo­na scuola”.