Si apre uno spiraglio nella crisi della Melegatti

Si apre uno spiraglio per la Melegatti, dopo che nelle scorse settimane la crisi aziendale aveva raggiunto il suo apice, con il rischio serissimo di non vedere il Pandoro Melegatti sulle nostre tavole e, quindi, di vedere tanti lavoratori (oltre 250, che già non percepiscono lo stipendio da mesi) a casa.

[vc_row][vc_column][vc_column_text css=”.vc_custom_1510303895949{margin-top: 20px !important;}”][/vc_column_text][vc_column_text]Si apre uno spi­ra­glio per la Mele­gat­ti, dopo che nel­le scor­se set­ti­ma­ne la cri­si azien­da­le ave­va rag­giun­to il suo api­ce, con il rischio seris­si­mo di non vede­re il Pan­do­ro Mele­gat­ti sul­le nostre tavo­le e, quin­di, di vede­re tan­ti lavo­ra­to­ri (oltre 250, che già non per­ce­pi­sco­no lo sti­pen­dio da mesi) a casa.

I soci han­no con­cor­da­to un pia­no di ristrut­tu­ra­zio­ne del debi­to finan­zia­to gra­zie all’in­gres­so di un fon­do di inve­sti­men­to che, da subi­to, per­met­te­rà di avvia­re una limi­ta­ta pro­du­zio­ne in vista del Nata­le con l’i­nie­zio­ne di sei milio­ni di euro, cui se ne aggiun­ge­ran­no ulte­rio­ri die­ci. «Il finan­zia­to­re met­te risor­se impor­tan­ti — scri­vo­no CGIL, CISL e UIL — per diven­ta­re di fat­to il pro­prie­ta­rio del­l’a­zien­da».

Ci augu­ria­mo che la pro­du­zio­ne nata­li­zia, sep­pur resi­dua­le rispet­to ai nume­ri cui è abi­tua­ta Mele­gat­ti, vada a buon fine, e che soprat­tut­to vada a buon fine la bat­ta­glia con­dot­ta dai lavo­ra­to­ri, che pos­sa­no recu­pe­ra­re pre­sto quan­to loro dovu­to oltre che pie­ne garan­zie per il futu­ro.

Gra­zie ai comi­ta­ti di Pos­si­bi­le, che quo­ti­dia­na­men­te han­no segui­to e stan­no seguen­do la cri­si, stan­do al fian­co dei lavo­ra­to­ri e tra­mi­te le isti­tu­zio­ni ter­ri­to­ria­li. Il 18 otto­bre scor­so, inol­tre, abbia­mo depo­si­ta­to un’in­ter­ro­ga­zio­ne par­la­men­ta­re sul tema ai mini­stri Polet­ti e Calen­da: sia­mo anco­ra in atte­sa di una rispo­sta.

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