Sardegna, Orrù-Capogna: A sostegno persone LGBTI chiediamo approvazione legge regionale contro omofobia e discriminazioni

“Dopo la denun­cia dell’episodio di omo­fo­bia a dan­ni di due ragaz­zi a Sas­sa­ri, diven­ta sem­pre più urgen­te discu­te­re ed appro­va­re in Con­si­glio regio­na­le la pro­po­sta di leg­ge con­tro l’omobitransfobia e le discri­mi­na­zio­ni lan­cia­ta da Far­ma­cia Poli­ti­ca e soste­nu­ta da altre asso­cia­zio­ni qua­li Uni­ca Lgbt, Age­do, Movi­men­to omo­ses­sua­le sar­do, Arc”. Lo affer­ma­no Maria Lau­ra Orrù, con­si­glie­ra regio­na­le sar­da dei Pro­gres­si­sti, e Gian­mar­co Capo­gna, Por­ta­vo­ce nazio­na­le del­la cam­pa­gna LGBTI+ di Pos­si­bi­le. Il com­men­to par­te dal­la denun­cia di due gio­va­ni, mem­bri del Movi­men­to omo­ses­sua­le sar­do, che dichia­ra­no di esse­re sta­ti aggre­di­ti e minac­cia­ti in un loca­le di Sas­sa­ri per moti­vi omofobi.

“Già in cam­pa­gna elet­to­ra­le ho dichia­ra­to il mio pie­no soste­gno alle bat­ta­glie per i dirit­ti e l’uguaglianza di tut­te e tut­ti. Pro­prio per que­sto riten­go quan­to mai neces­sa­rio appro­va­re le leg­ge regio­na­le con­tro le discri­mi­na­zio­ni che non pro­po­ne solo misu­re puni­ti­ve ma anche pre­ven­ti­ve come l’educazione e la for­ma­zio­ne degli ope­ra­to­ri socio­sa­ni­ta­ri, per­cor­si spe­ci­fi­ci nel­le scuo­le e nel­le Ammi­ni­stra­zio­ni pub­bli­che. Il tut­to per costrui­re una Sar­de­gna acco­glien­te ed inclu­si­va, capa­ce di approc­cia­re alle dif­fe­ren­ze come fon­te di ric­chez­za, e per dare un segna­le con­cre­to a tut­te le per­so­ne che han­no inva­so Caglia­ri allo scor­so Pri­de del 6 luglio e che chie­de­va­no dirit­ti e rico­no­sci­men­to” aggiun­ge Maria Lau­ra Orrù dei Pro­gres­si­sti.

“In assen­za di una leg­ge nazio­na­le, i prov­ve­di­men­ti che tan­te Regio­ni stan­no adot­tan­do ser­vo­no a col­ma­re un vuo­to che non è solo nor­ma­ti­vo ma anche di digni­tà e demo­cra­zia. Tut­te le cit­ta­di­ne ed i cit­ta­di­ni devo­no veder rico­no­sciu­ti i pro­pri dirit­ti e devo­no esse­re tute­la­te e tute­la­ti da odio e discri­mi­na­zio­ni. Dopo Tosca­na, Pie­mon­te, Ligu­ria, Puglia, Umbria ed Emi­lia-Roma­gna, è il momen­to che anche la Sar­de­gna abbia corag­gio e pre­ve­da la calen­da­riz­za­zio­ne ed il voto del­la leg­ge con­tro l’omobitransfobia. Un atto con­cre­to con cui rin­no­va­re il pat­to socia­le di cit­ta­di­nan­za con le per­so­ne LGBTI+ e con le asso­cia­zio­ni che trop­po spes­so affron­ta­no da sole il peso dell’odio e del­le discri­mi­na­zio­ni”, con­clu­de Gian­mar­co Capo­gna di Pos­si­bi­le LGBTI+.

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500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

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Possibile per il Referendum sulla Cannabis

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Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

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Genitorialità e servizi per l’infanzia: a che punto siamo?

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