Possibile e Diem25: un invito al confronto

Incontriamoci di nuovo, con i rappresentati italiani e europei di Diem25, per confrontarci sul piano politico programmatico e democratico, da subito

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Siamo nati con un pro­fi­lo dichia­ra­ta­men­te euro­pei­sta, un pro­fi­lo che è anche un’a­spi­ra­zio­ne a un’Eu­ro­pa diver­sa. Tan­to più demo­cra­ti­ca quan­to neces­sa­ria: una dimen­sio­ne non può pre­scin­de­re dal­l’al­tra, per­ché nel con­te­sto attua­le è solo un’U­nio­ne pro­fon­da­men­te diver­sa che può affron­ta­re le enor­mi sfi­de glo­ba­li che già ora si pre­sen­ta­no alle nostre por­te, sen­za che gli sta­ti abbia­no gli stru­men­ti ade­gua­ti per far­vi fronte.

Da tem­po dicia­mo che per supe­ra­re gli egoi­smi nazio­na­li e tro­va­re solu­zio­ni comu­ni a sfi­de comu­ni, ser­vo­no anche par­ti­ti più euro­pei, cor­pi inter­me­di più euro­pei, stam­pa e dibat­ti­to più euro­pei, piaz­ze più euro­pee. E per que­sto insi­stia­mo coi nostri part­ner euro­pei, come abbia­mo fat­to nel 2016 a Madrid ospi­ti di Pode­mos insie­me alla Lin­ke e alla squa­dra di Ber­nie San­ders, sul fat­to che ser­va una con­ver­gen­za del­le forze pro­gres­si­ste ed eco­lo­gi­ste euro­pee attor­no a una comu­ne visio­ne del futu­ro, a par­ti­re da bat­ta­glie mol­to con­cre­te da por­ta­re avan­ti insie­me attra­ver­so i confini.

Ecco per­ché a Bru­xel­les Elly Schlein ha lan­cia­to insie­me a tan­ti col­le­ghi di fami­glie poli­ti­che e par­ti­ti diver­si il Pro­gres­si­ve Cau­cus, che nasce pro­prio con que­sto sco­po. Ed ecco per­ché abbia­mo segui­to con mol­to inte­res­se il lavo­ro di Diem25, sin da subi­to, incon­tran­do Yanis Varou­fa­kis all’Acquario Roma­no due anni fa, in occa­sio­ne del­la pre­sen­ta­zio­ne ita­lia­na del movi­men­to. Un anno dopo di nuo­vo a Roma chie­den­do di par­ti­re insie­me dal­la bat­ta­glia per la giu­sti­zia fisca­le, «nel­la con­vin­zio­ne — scri­ve­va­mo allo­ra — che par­ti­ti e movi­men­ti deb­ba­no con­fron­tar­si nel rispet­to reci­pro­co e che l’errore più gran­de sareb­be quel­lo di non rico­no­sce­re che qual­cu­no sui temi che Varou­fa­kis sol­le­ci­ta si è già mos­so: a livel­lo euro­peo (pen­so ad alcu­ne que­stio­ni poste dai Ver­di, soprat­tut­to sul model­lo di svi­lup­po e sull’indirizzo da dare agli inve­sti­men­ti euro­pei, per una vera tran­si­zio­ne eco­lo­gi­ca) e a livel­lo nazionale».

Con le stes­se ragio­ni, dopo Mar­si­glia e Napo­li, lavo­ria­mo per la nasci­ta di que­sta sini­stra, per­ché «sol­tan­to se la sini­stra sarà euro­pea, con­di­vi­sa, sul­la base di bat­ta­glie con­cre­te che pos­sa­no diven­ta­re di tut­ti, attra­ver­sa­re un dibat­ti­to pub­bli­co final­men­te euro­peo, sarà una for­za poli­ti­ca degna di que­sto nome».

E l’ab­bia­mo ripe­tu­to anche duran­te la cam­pa­gna per le poli­ti­che quan­do, con Giu­sep­pe Civa­ti e Elly Schlein, abbia­mo rilan­cia­to «una “mul­ti­na­zio­na­le dei dirit­ti” che sap­pia fare poli­ti­ca alle pre­se con un mon­do dove il pote­re attra­ver­sa e supe­ra le nazio­ni, i par­la­men­ti e i gover­ni, dove que­sti ulti­mi sono spes­so a dispo­si­zio­ne dei poten­ti e sem­pre meno dei popo­li che dovreb­be­ro rappresentare».

A mag­gior ragio­ne oggi tor­nia­mo sul­l’ar­go­men­to: incon­tria­mo­ci di nuo­vo, con i rap­pre­sen­ta­ti ita­lia­ni e euro­pei di Diem25, per con­fron­tar­ci sul pia­no poli­ti­co pro­gram­ma­ti­co e demo­cra­ti­co, da subi­to. Con­si­de­ra­te­lo un invi­to uffi­cia­le, da Pos­si­bi­le a Diem25, a con­fron­tar­ci sul comu­ne obiet­ti­vo di costrui­re un fron­te pro­gres­si­sta ed eco­lo­gi­sta euro­peo, in gra­do di com­bat­te­re bat­ta­glie comu­ni attra­ver­so i con­fi­ni, e che sap­pia coglie­re la sfi­da del gover­no.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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