Omobitransfobia, Brignone-Capogna (Possibile): “Bene il testo Zan, da noi sostegno per un’approvazione rapida e senza sconti”

La maggioranza e il Parlamento non perdano questa occasione storica di approvare una buona legge contro l’omobitransfobia, una legge che dobbiamo dedicare a tutte le persone che in questi anni sono stati vittime di odio e violenze e che hanno continuato una resistenza quotidiana. Dedichiamo questa legge a loro e, proprio per questo, chiediamo che sia evitata ogni forma di compromesso al ribasso

“Sia­mo feli­ci che oggi sia sta­to depo­si­ta­to il testo uni­fi­ca­to in meri­to alle discri­mi­na­zio­ni e all’odio per gene­re, orien­ta­men­to ses­sua­le ed iden­ti­tà di gene­re e auspi­chia­mo che si costrui­sca un fron­te com­pat­to di mag­gio­ran­za capa­ce di blin­da­re la discus­sio­ne e arri­va­re all’approvazione nel minor tem­po pos­si­bi­le sen­za alcun com­pro­mes­so. La comu­ni­tà LGBTI+ aspet­ta da oltre 25 anni que­sto tra­guar­do e la poli­ti­ca ha la respon­sa­bi­li­tà di dare una rispo­sta chia­ra e net­ta. Come Pos­si­bi­le soster­re­mo la bat­ta­glia per una leg­ge di cui il nostro Pae­se ha estre­ma neces­si­tà, come dimo­stra­to dal­le cro­na­che quo­ti­dia­ne che, anche in que­sto mese del Pri­de, sono sta­te mac­chia­te da vio­len­ze di stam­po omo­tran­sfo­bi­co” com­men­ta­no Bea­tri­ce Bri­gno­ne, segre­ta­ria nazio­na­le di Pos­si­bi­le, e Gian­mar­co Capo­gna, por­ta­vo­ce di Pos­si­bi­le LGBTI+. “La mag­gio­ran­za e il Par­la­men­to non per­da­no que­sta occa­sio­ne sto­ri­ca di appro­va­re una buo­na leg­ge con­tro l’omobitransfobia, una leg­ge che dob­bia­mo dedi­ca­re a tut­te le per­so­ne che in que­sti anni sono sta­ti vit­ti­me di odio e vio­len­ze e che han­no con­ti­nua­to una resi­sten­za quo­ti­dia­na. Dedi­chia­mo que­sta leg­ge a loro e, pro­prio per que­sto, chie­dia­mo che sia evi­ta­ta ogni for­ma di com­pro­mes­so al ribas­so” con­clu­do­no i due espo­nen­ti di Possibile.

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Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

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Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

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“La repres­sio­ne è l’u­ni­co vero cre­do di que­sto gover­no, come dimo­stra­no la vicen­da del DDL Sicu­rez­za, gli ina­spri­men­ti del­le pene per chi pro­te­sta, la gestio­ne musco­la­re del­le piaz­ze, quel­lo che avvie­ne all’in­ter­no del­le carceri.
Una visio­ne a cui ci oppo­nia­mo con tut­ta la nostra for­za, men­tre lot­tia­mo per una cit­tà ospi­ta­le, inclu­si­va, che pen­si alla qua­li­tà del­la vita, l’ambiente e l’erogazione di ser­vi­zi essen­zia­li e non alla spe­cu­la­zio­ne immo­bi­lia­re e al pro­fit­to a tut­ti i costi.”

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Druetti (Pos): Tajani sbaglia su Global Sumud Flotilla, non può dire che l’iniziativa è inopportuna

Le paro­le di Taja­ni sono appun­to inop­por­tu­ne. Per­ché l’i­ni­zia­ti­va del­la Glo­bal Sumud Flo­til­la andreb­be sem­pli­ce­men­te soste­nu­ta dal nostro gover­no. Per­ché i quat­tro obiet­ti­vi del­la spe­di­zio­ne (lo stop all’assedio, lo stop alla fame usa­ta come arma, lo stop alla disu­ma­niz­za­zio­ne del­la popo­la­zio­ne pale­sti­ne­se, lo stop al geno­ci­dio) non dovreb­be­ro nem­me­no esse­re ogget­to di dibat­ti­to, ma la posi­zio­ne mini­ma di uma­ni­tà da cui par­ti­re per tro­va­re una solu­zio­ne poli­ti­ca e diplomatica.