Non solo appunti, costruiamo insieme una strategia quadro per le persone LGBTI

Quelli lanciati da Arcigay non devono restare solo appunti per la campagna elettorale. Incontriamoci, elaboriamo insieme una strategia quadro per le persone LGBTI capace di assicurare una nuova speranza a chi in questi anni l’ha persa.

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Il Con­si­glio Nazio­na­le di Arci­gay del 25/26 novem­bre scor­so ha appro­va­to un docu­men­to che pun­ta a sti­mo­la­re la poli­ti­ca in vista del­la pros­si­ma cam­pa­gna elet­to­ra­le.

Da par­te nostra il soste­gno alle bat­ta­glie e alle riven­di­ca­zio­ni del­la comu­ni­tà LGBTI non è mai man­ca­to sia den­tro il Par­la­men­to che fuo­ri, gra­zie ad un lavo­ro costan­te di costru­zio­ne ed ela­bo­ra­zio­ne con­di­vi­sa, per esse­re cas­sa di riso­nan­za per il rico­no­sci­men­to di pari dirit­ti e liber­tà sen­za alcu­na discriminazione.

In que­sti mesi abbia­mo incon­tra­to atti­vi­ste ed atti­vi­sti, asso­cia­zio­ni e ammi­ni­stra­zio­ni in tut­ta Ita­lia per tro­va­re siner­gie e pro­por­re solu­zio­ni in gra­do di rispon­de­re anche all’incapacità nazio­na­le di dare rispo­ste con­cre­te, come nel caso del­la leg­ge con­tro le discri­mi­na­zio­ni per orien­ta­men­to ses­sua­le ed iden­ti­tà di gene­re, abban­do­na­ta in Sena­to e nata, alla Came­ra, con un vizio di fon­do che è quel­lo di pre­ve­de­re del­le atte­nuan­ti, come se omo­fo­bia e tran­sfo­bia pos­sa­no esse­re con­si­de­ra­te, in una qual­che occa­sio­ne, una libe­ra mani­fe­sta­zio­ne del pen­sie­ro e non un’arma che col­pi­sce nel pro­fon­do del­la digni­tà dell’essere uma­no.

Per noi i temi del­le per­so­ne LGBTI non sono una mera que­stio­ne da cam­pa­gna elet­to­ra­le ma una respon­sa­bi­li­tà da por­ta­re avan­ti ogni gior­no. Per que­sti moti­vi nel nostro Mani­fe­sto, lan­cia­to a Mila­no lo scor­so set­tem­bre 2017, abbia­mo dedi­ca­to a que­sti temi un capi­to­lo inte­ro segna­lan­do l’assenza del­la poli­ti­ca che in que­sti anni si è dimo­stra­ta inca­pa­ce di sle­gar­si da logi­che che nul­la han­no a che vede­re con il bene di tut­te e tut­ti. Lo abbia­mo visto chia­ra­men­te quan­do si è scel­to di lascia­re fuo­ri da tute­le ed ugua­glian­za le fami­glie arco­ba­le­no e i loro bam­bi­ni, che nel­la socie­tà esi­sto­no ma che lo Sta­to con­ti­nua a non riconoscere.

Abbia­mo deci­so di inse­ri­re l’impegno ver­so le per­so­ne tran­ses­sua­li, da decen­ni igno­ra­te dal­la clas­se diri­gen­te di que­sta Repub­bli­ca e abban­do­na­te ai mar­gi­ni del­la socie­tà, con­fi­na­te a vive­re come reiet­te, vit­ti­me di pre­giu­di­zi e stereotipi.

Arci­gay rilan­cia nel pro­prio docu­men­to cin­que pun­ti essen­zia­li per la pros­si­ma cam­pa­gna elet­to­ra­le. Noi di Pos­si­bi­le non solo con­di­vi­dia­mo que­sta neces­si­tà ma cre­dia­mo che sia essen­zia­le por­ta­re que­ste istan­ze nel­la pros­si­ma legi­sla­tu­ra; un invi­to che acco­glia­mo in pie­no per­chè abbia­mo quel­la stes­sa idea di Pae­se come tut­te e tut­ti pos­so­no leg­ge­re nel sul nostro sito.

Oggi Pos­si­bi­le fa par­te di un per­cor­so uni­ta­rio che si pre­sen­ta alle pros­si­me ele­zio­ni con il nome di Libe­ri e Ugua­li. In quel pro­get­to abbia­mo por­ta­to que­ste pro­po­ste e abbia­mo con­tri­bui­to al docu­men­to ela­bo­ra­to a Bre­scia che rap­pre­sen­ta la base pro­gram­ma­ti­ca del­le linee espo­ste da Ros­sel­la Muro­ni nel cor­so dell’assemblea nazio­na­le di Roma, lo scor­so 7 gennaio.

Quel­li lan­cia­ti da Arci­gay non devo­no resta­re solo appun­ti per la cam­pa­gna elet­to­ra­le. Incon­tria­mo­ci, ela­bo­ria­mo insie­me una stra­te­gia qua­dro per le per­so­ne LGBTI capa­ce di assi­cu­ra­re una nuo­va spe­ran­za a chi in que­sti anni l’ha per­sa.

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