Consob, per gli investitori la trasparenza resta un miraggio

Dal suo arrivo in Consob nel 2011, il neo-Presidente Vegas ha cominciato a conquistarsi consensi fingendosi smemorato ed omettendo di vigilare (come invece dovrebbe fare l’Authority) sulla presenza degli scenari di probabilità nelle schede-prodotto dei prodotti illiquidi, comprese le obbligazioni subordinate di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara.

Il Pre­si­den­te Con­sob, Vegas, nell’ incon­tro annua­le con gli ope­ra­to­ri sul bilan­cio di atti­vi­tà 2015 dell’authority che dovreb­be vigi­la­re sul­la tute­la dei rispar­mi si è supe­ra­to affer­man­do tut­to ed il con­tra­rio di tutto.

Il pun­to più cal­do dell’audizione non pote­va che riguar­da­re le quat­tro ban­che poste in riso­lu­zio­ne e i con­se­guen­ti rispar­mi bru­cia­ti per azio­ni­sti ed obbli­ga­zio­ni­sti. Ha con­vin­ta­men­te affer­ma­to che i pro­spet­ti dei bond subor­di­na­ti emes­si dal­le 4 ban­che sal­va­te lo scor­so novem­bre dava­no mas­si­ma evi­den­za a tut­ti fat­to­ri di rischio di quei pro­dot­ti. Il mec­ca­ni­smo non avreb­be fun­zio­na­to (secon­do quan­to chia­ri­to dal­la stes­sa Con­sob nel Comu­ni­ca­to Stam­pa del 10 mag­gio scor­so) per­ché le infor­ma­zio­ni con­te­nu­te nei pro­spet­ti potreb­be­ro non esse­re sta­te cor­ret­ta­men­te tra­sfe­ri­te dal­le ban­che alla clien­te­la. Non a caso l’Authority avreb­be avvia­to accer­ta­men­ti sul­la con­dot­ta degli intermediari.

In que­sta ver­sio­ne dei fat­ti c’è qual­co­sa che non tor­na.

Gli strani tempi della Consob

Se le cose stes­se­ro come sostie­ne la Con­sob non si com­pren­de per qua­le moti­vo l’Authority abbia deci­so di inter­ve­ni­re (ovvia­men­te solo dopo che i buoi era­no scap­pa­ti dal recin­to) – con una Comu­ni­ca­zio­ne del 24 novem­bre 2015 (due gior­ni dopo il prov­ve­di­men­to che ha azze­ra­to quei tito­li subor­di­na­ti) per chie­de­re agli emit­ten­ti di met­te­re nei pro­spet­ti dei bond in col­lo­ca­men­to infor­ma­zio­ni sul­la disci­pli­na del ”bail-in”.

Se tut­to era chia­ro, se i rischi era­no evi­den­ti per­ché ema­na­re una nuo­va comunicazione?

Se la disci­pli­na sul bail-in richie­de­va appo­si­ta infor­ma­ti­va agli inve­sti­to­ri, per qua­le moti­vo la Con­sob si è mos­sa solo il 24 novem­bre 2015 e non a giu­gno 2014? In fon­do la diret­ti­va  sul bail-in è sta­ta pub­bli­ca­ta nel­la Gaz­zet­ta Uffi­cia­le dell’Unione Euro­pea il 12 giu­gno 2014 e di bail-in si par­la­va per­si­no pri­ma, dato che la Comu­ni­ca­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne Euro­pea sul set­to­re ban­ca­rio è del 1° ago­sto 2013. Non a caso anche il recen­te decre­to del Gover­no sui requi­si­ti neces­sa­ri per acce­de­re auto­ma­ti­ca­men­te agli inden­niz­zi sul­le per­di­te subì­te sul­le obbli­ga­zio­ni subor­di­na­te del­le 4 ban­che sal­va­te ha indi­vi­dua­to uno spar­tiac­que nel­la data del 12 giu­gno 2014.

Ma non è fini­ta qui.

I prospetti per le Banche, solo ora?

La con­trad­di­zio­ne più gran­de che emer­ge dal discor­so di Vegas riguar­da la rifles­sio­ne cir­ca i limi­ti del­la disci­pli­na comu­ni­ta­ria in mate­ria di pro­spet­ti e la con­se­guen­te neces­si­tà di “sop­pe­ri­re” avvian­do – con ecce­zio­na­le col­po di imma­gi­ne, dob­bia­mo rico­no­scer­lo – non una ben­sì tre con­sul­ta­zio­ni pub­bli­che per aumen­ta­re la tra­spa­ren­za sui rischi dei pro­dot­ti finan­zia­ri desti­na­ti ai pic­co­li inve­sti­to­ri e per raf­for­za­re (a suo dire) la tute­la del risparmi

Dove stan­no le contraddizioni?

Un po’ dappertutto!

Innan­zi­tut­to il pro­spet­to del legi­sla­to­re comu­ni­ta­rio (come lo ha chia­ma­to lui qua­si a  pren­de­re le distan­ze da un’entità lon­ta­na e distin­ta) altro non è che il pro­spet­to defi­ni­to dal­le “Con­sob” dei vari Pae­si Euro­pei. Quin­di anche la Con­sob di Vegas è par­te in cau­sa. E inve­ce ades­so  vuo­le ven­der­ci una con­sul­ta­zio­ne (una del­le 3!) in cui inten­de rac­co­man­da­re agli emit­ten­ti di inse­ri­re nel pro­spet­to una Pre­mes­sa con­te­nen­te “avver­ten­ze” per l’investitore.

Con­si­de­ra­to che nel docu­men­to di con­sul­ta­zio­ne si leg­ge che la Pre­mes­sa dovrà con­te­ne­re infor­ma­zio­ni comun­que già rese in altra par­te del pro­spet­to, a par­te allun­ga­re il bro­do sem­bra che non cam­bie­rà pro­prio nul­la. Non dimen­ti­chia­mo che i pro­spet­ti già con­ten­go­no una Sezio­ne deno­mi­na­ta “Fat­to­ri di rischio” (lo ha ricor­da­to lo stes­so Vegas anche nel Comu­ni­ca­to Stam­pa del 10 mag­gio) e quin­di c’è la più che con­cre­ta pos­si­bi­li­tà che la Pre­mes­sa diven­ti un dop­pio­ne di que­sta sezio­ne e che ser­va solo per per­met­te­re alle ban­che e alla Con­sob di pro­teg­ger­si dal cosid­det­to rischio lega­le, cioè il rischio di fini­re in cau­sa coi rispar­mia­to­ri truffati!

Il secon­do docu­men­to mes­so in con­sul­ta­zio­ne dal­la Con­sob il 9 mag­gio è una rac­co­man­da­zio­ne rivol­ta agli inter­me­dia­ri che distri­bui­sco­no i pro­dot­ti finan­zia­ri, in cui si rac­co­man­da di for­ni­re agli inve­sti­to­ri del­le infor­ma­zio­ni-chia­ve sul pro­dot­to avva­len­do­si  di una “sche­da-pro­dot­to”, “da con­se­gna­re alla clien­te­la pri­ma del­la con­clu­sio­ne dell’operazione [di acqui­sto], con acqui­si­zio­ne dell’attestazione di avve­nu­ta con­se­gna”.

Una gran­de svol­ta e una gran­de novi­tà… Ma solo in appa­ren­za dato che già dal 2 mar­zo del 2009, con la Comu­ni­ca­zio­ne n. 9019104, la Con­sob ave­va rac­co­man­da­to agli inter­me­dia­ri-distri­bu­to­ri di uti­liz­za­re una “sche­da-pro­dot­to” per ren­de­re tra­spa­ren­ti i rischi e i ren­di­men­ti poten­zia­li dei pro­dot­ti illi­qui­di, cate­go­ria che inclu­de le obbli­ga­zio­ni subor­di­na­te che sono sta­te ven­du­te dal­le 4 ban­che sal­va­te lo scor­so novem­bre. Come mai que­sta improv­vi­sa amne­sia (o, meglio, pseu­do-amne­sia) di Vegas? Come mai ci sta ven­den­do oggi una cosa vec­chia, che sta­va in una Comu­ni­ca­zio­ne di 7 anni fa?

La rispo­sta inve­ro è semplice.

La “buona fede” di Vegas

Quel­la Comu­ni­ca­zio­ne del mar­zo 2009 non pia­ce­va alle ban­che, non pia­ce­va all’ABI e quin­di non pia­ce­va nean­che a Vegas per­ché al para­gra­fo 1.5 rac­co­man­da­va l’inserimento nel­la “sche­da-pro­dot­to” degli sce­na­ri pro­ba­bi­li­sti­ci, cioè di una tabel­li­na che sen­za tan­ti fron­zo­li e giri di paro­le illu­stra i rischi del pro­dot­to dicen­do con qua­le pro­ba­bi­li­tà e di quan­to quell’investimento può far­ti gua­da­gna­re sol­di o far­te­li perdere.

Dal suo arri­vo in Con­sob nel 2011, il neo-Pre­si­den­te Vegas ha comin­cia­to a con­qui­star­si con­sen­si fin­gen­do­si sme­mo­ra­to ed omet­ten­do di vigi­la­re (come inve­ce dovreb­be fare l’Authority) sul­la pre­sen­za degli sce­na­ri di pro­ba­bi­li­tà nel­le sche­de-pro­dot­to dei pro­dot­ti illi­qui­di, com­pre­se le obbli­ga­zio­ni subor­di­na­te di Ban­ca Mar­che, Ban­ca Etru­ria, Cari­Chie­ti e Cari­Fer­ra­ra.

Per qua­le moti­vo tut­ta que­sta ritro­sia ver­so gli sce­na­ri di probabilità?

Lo abbia­mo chie­sto a Nico­la Beni­ni, vice pre­si­den­te dell’Asso­cia­zio­ne dei con­su­len­ti finan­zia­ri indi­pen­den­ti Asso­fi­nan­ce, un “addet­to ai lavo­ri” che gode anche del­la fidu­cia dei Tri­bu­na­li come con­su­len­te tec­ni­co d’ufficio in ambi­to ban­ca­rio e finan­zia­rio. “La rispo­sta è mol­to sem­pli­ce: se un inve­sti­to­re aves­se la pos­si­bi­li­tà di leg­ge­re que­sti pro­spet­ti capi­reb­be facil­men­te qua­li sono i rischi del pro­dot­to finan­zia­rio che sta acqui­stan­do: infat­ti avreb­be una infor­ma­zio­ne essen­zia­le, peral­tro già nota alla sua con­tro­par­te, ovve­ro qua­li sono le pro­ba­bi­li­tà di gua­da­gna­re o per­de­re. Insom­ma capi­reb­be rapi­da­men­te come stan­no le cose, sen­za biso­gno di «avver­ten­ze» dilui­te in cen­ti­na­ia di pagi­ne”. Non a caso la sua socie­tà di con­su­len­za, Ifa Con­sul­ting, è con­su­len­te del Sole 24 Ore pro­prio su una rubri­ca che for­ni­sce tali pro­spet­ti su richie­sta dei let­to­ri. Aggiun­ge: “Ad esse­re pre­ci­si, da quan­do è arri­va­to Vegas non solo gli sce­na­ri di pro­ba­bi­li­tà sono scom­par­si, ma anche la sche­da-pro­dot­to è diven­ta­ta un ani­ma­le in via di estin­zio­ne. Su Goo­gle è dif­fi­ci­le tro­var­ne qual­cu­na data­ta 2011 o dopo; per le obbli­ga­zio­ni emes­se dal­le 4 ban­che sal­va­te a novem­bre 2015 non se ne tro­va una. Anzi, già nell’estate del 2011 Vegas ha cer­ca­to di spaz­za­re via que­gli sce­na­ri tan­to sco­mo­di con una con­sul­ta­zio­ne sui “pro­dot­ti da ban­co”, che guar­da caso ave­va incon­tra­to il favo­re dell’ABI ma che non è anda­ta in por­to per la fer­ma oppo­si­zio­ne di alcu­ne asso­cia­zio­ni di cate­go­ria come la nostra che ope­ra­no a dife­sa degli investitori.”

Ma nuo­va­men­te non fini­sce qui.

Nono­stan­te tut­to, nono­stan­te le per­di­te infer­te agli obbli­ga­zio­ni­sti di Ban­ca Mar­che, Ban­ca Etru­ria, Cari­Chie­ti e Cari­Fer­ra­ra, Vegas non ha anco­ra capi­to la lezio­ne. Infat­ti, nel docu­men­to di con­sul­ta­zio­ne sul­le infor­ma­zio­ni-chia­ve da ren­de­re agli inve­sti­to­ri tra­mi­te la sche­da-pro­dot­to non c’è nes­sun rife­ri­men­to agli sce­na­ri di pro­ba­bi­li­tà.

Al loro posto c’è una fra­se sibil­li­na in cui si dice che le infor­ma­zio­ni sui pos­si­bi­li ren­di­men­ti del pro­dot­to dovran­no esse­re arti­co­la­te “con l’esposizione del­la rela­ti­va strut­tu­ra di pay-off e con evi­den­za del­la misu­ra entro la qua­le sus­si­ste il rischio di per­di­ta tota­le o par­zia­le del capi­ta­le inve­sti­to”. Abbia­mo anco­ra chie­sto a Beni­ni: “c’è da ave­re dub­bi che que­ste infor­ma­zio­ni faran­no il loro dove­re e aiu­te­ran­no gli inve­sti­to­ri a capi­re i rischi, dato che non si capi­sce nean­che di che infor­ma­zio­ni stia­mo par­lan­do

Eppu­re sareb­be basta­ta quel­la tabel­li­na con le probabilità!

Non sarà che il vero fine di tut­ta que­sta ope­ra­zio­ne di mar­ke­ting mes­sa in sce­na da Vegas è quel­lo di abro­ga­re impli­ci­ta­men­te pro­prio quel­la par­te del­la Comu­ni­ca­zio­ne sugli illi­qui­di del mar­zo 2009 che rac­co­man­da di indi­ca­re gli sce­na­ri nel­la “sche­da-pro­dot­to”? In fon­do ci ave­va già pro­va­to nell’estate del 2011… Una cosa è cer­ta. Ser­ve fare chia­rez­za sul tema e ser­ve resta­re sul pez­zo per­ché il rischio che l’unica infor­ma­zio­ne uti­le ven­ga fat­ta fuo­ri è die­tro l’angolo. Il 10 mag­gio il Sole24Ore ha piaz­za­to in pri­ma pagi­na un pez­zo inti­to­la­to “Il «bugiar­di­no» tra­spa­ren­te per infor­ma­re chi inve­ste” e nel­la gra­fi­ca di pagi­na 1 e pagi­na 7 ha mes­so anche gli sce­na­ri di pro­ba­bi­li­tà indi­can­do qua­le fon­te la Con­sob. Non è però quel­lo che si leg­ge nel docu­men­to di con­sul­ta­zio­ne. Spe­ria­mo solo che il bugiar­di­no non diven­ti bugia!

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Riforma Bernini del sistema universitario: mobilitiamoci

Avrai pro­ba­bil­men­te sen­ti­to par­la­re del­la rifor­ma del siste­ma uni­ver­si­ta­rio volu­ta dal­la mini­stra Ber­ni­ni e dal mini­ste­ro del­la ricer­ca. Come saprai, seb­be­ne la rifor­ma nasca come

Udine, 14 ottobre: in piazza per la Palestina

Abbia­mo appre­so con delu­sio­ne la scel­ta del Sin­da­co di Udi­ne di con­ce­de­re il patro­ci­nio, pre­ce­den­te­men­te nega­to, alla par­ti­ta Ita­lia — Israe­le che si dispu­te­rà a