Il Consiglio di Stato nega l’urgenza, niente due per mille per Possibile nel 2016

Il Consiglio di Stato ha negato a Possibile la chance di discutere il proprio ricorso contro la decisione della Commissione statuti di negarci l’accesso ai benefici di legge prima del termine ultimo di consegna delle dichiarazioni dei redditi: rendendo così qualsiasi decisione anche favorevole purtroppo inutile, poiché fuori tempo massimo.

Il Con­si­glio di Sta­to ha nega­to a Pos­si­bi­le la chan­ce di discu­te­re il pro­prio ricor­so con­tro la deci­sio­ne del­la Com­mis­sio­ne Sta­tu­ti di negar­ci l’accesso ai bene­fi­ci di leg­ge (desti­na­zio­ne del due per mil­le e detra­zio­ni sul­le dona­zio­ni) pri­ma del ter­mi­ne ulti­mo di con­se­gna del­le dichia­ra­zio­ni dei red­di­ti: ren­den­do così qual­sia­si deci­sio­ne anche favo­re­vo­le pur­trop­po inu­ti­le, poi­ché fuo­ri tem­po massimo.
Avvie­ne così che Pos­si­bi­le, pur aven­do effet­tua­to con suc­ces­so l’iscrizione al regi­stro dei par­ti­ti poli­ti­ci nell’anno in cor­so, sarà esclu­so dai bene­fi­ci che dovreb­be­ro segui­re, con un’in­ter­pre­ta­zio­ne del­la nor­ma­ti­va in mate­ria in con­tra­sto con la let­te­ra del­la leg­ge e con la stes­sa logi­ca, oltre che — a quan­to ci risul­ta — pri­va di pre­ce­den­ti. Pre­mes­so che ovvia­men­te ripre­sen­te­re­mo in que­sti stes­si gior­ni doman­da per l’accesso nel 2017, sicu­ri que­sta vol­ta di otte­ner­lo nei tem­pi, la deci­sio­ne di fis­sa­re l’u­dien­za oltre ogni ter­mi­ne uti­le e in par­ti­co­la­re dopo quel­lo pre­vi­sto per la chiu­su­ra del­le dichia­ra­zio­ni dei red­di­ti e la man­ca­ta dispo­ni­bi­li­tà a qua­lun­que anti­ci­pa­zio­ne, in tut­te le for­me pre­vi­ste, ci ha indot­to a rinun­cia­re al ricorso.
Ai nostri soste­ni­to­ri non sarà quin­di con­sen­ti­to, come a quel­li di qual­sia­si altro par­ti­to rego­lar­men­te regi­stra­to quan­to Pos­si­bi­le, di desti­na­re il due per mil­le alla for­ma­zio­ne di loro scel­ta, cosa che come è evi­den­te rap­pre­sen­ta per noi un dan­no mol­to gra­ve. Chie­dia­mo loro di con­ti­nua­re a cre­de­re nel pro­get­to di Pos­si­bi­le, tes­se­ran­do­si, e donan­do dal nostro sito o via sms al nume­ro 499333.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Congresso 2024: regolamento congressuale

Il con­gres­so 2024 di Pos­si­bi­le si apre oggi 5 apri­le: dif­fon­dia­mo in alle­ga­to il rego­la­men­to con­gres­sua­le ela­bo­ra­to dal Comi­ta­to Organizzativo.

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Referendum cittadinanza: italiani, prima

con il refe­ren­dum, si tor­ne­rà a un perio­do di 5 anni, e non di die­ci anni com’è attual­men­te, di resi­den­za lega­le in Ita­lia per la richie­sta di una per­so­na che ha cit­ta­di­nan­za extra UE. E que­sto var­rà anche per i suoi figli e figlie, come già pre­vi­sto dal­la legge. 

“Modello Saluzzo”, Giulia Marro, consigliera regionale AVS-Possibile: Non possono essere i lavoratori a pagare un sistema produttivo insostenibile

Pur rico­no­scen­do gli sfor­zi fat­ti e i risul­ta­ti rag­giun­ti negli anni, è impor­tan­te non dimen­ti­ca­re che l’ac­co­glien­za tem­po­ra­nea dei lavo­ra­to­ri sta­gio­na­li in dor­mi­to­ri, pale­stre, con­tai­ner dif­fi­cil­men­te si avvi­ci­na a quan­to que­ste per­so­ne imma­gi­na­no per sé stes­se e il loro futu­ro.  Viag­gia­re ogni anno tra Rosar­no e Saluz­zo, ritro­var­si in situa­zio­ni abi­ta­ti­ve insta­bi­li, dor­mi­re su bran­di­ne o sul posto di lavo­ro, non ave­re uno spa­zio per cuci­na­re, non ave­re occa­sio­ni di socia­li­tà. Que­sto tipo di vita è una scel­ta o l’u­ni­ca opzio­ne? È giu­sto che si lodi il model­lo Saluz­zo e si smet­ta di imma­gi­na­re qual­co­sa di miglio­re? Pos­sia­mo sere­na­men­te accon­ten­tar­ci che a per­de­re sia­no i lavo­ra­to­ri a bene­fi­cio del­le aziende?