È ufficiale: Possibile è un partito riconosciuto dalla legge

Pochi minuti fa la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici ha pubblicato sul sito parlamento.it la delibera con cui comunica l'iscrizione di Possibile al registro dei partiti politici riconosciuti.

Pochi minu­ti fa la Com­mis­sio­ne di garan­zia degli sta­tu­ti e per la tra­spa­ren­za e il con­trol­lo dei ren­di­con­ti dei par­ti­ti poli­ti­ci ha pub­bli­ca­to sul sito parlamento.it la deli­be­ra con cui comu­ni­ca l’i­scri­zio­ne di Pos­si­bi­le al regi­stro dei par­ti­ti poli­ti­ci rico­no­sciu­ti.

L’im­por­tan­te tra­guar­do giun­ge a meno di un anno dal­l’i­ni­zio del nostro per­cor­so e a qua­si cin­que mesi dal pri­mo depo­si­to del­lo sta­tu­to, avve­nu­to alla fine del­lo scor­so novem­bre. Dopo le suc­ces­si­ve inte­gra­zio­ni richie­ste dal­la Com­mis­sio­ne, la nuo­va appro­va­zio­ne degli Sta­ti gene­ra­li di Pos­si­bi­le e il secon­do depo­si­to del testo avve­nu­to il 18 feb­bra­io, la Com­mis­sio­ne ha giu­di­ca­to posi­ti­va­men­te lo sta­tu­to di Pos­si­bi­le su quan­to richie­sto dal­la leg­ge ita­lia­na in mate­ria di demo­cra­zia, rap­pre­sen­ta­ti­vi­tà, tra­spa­ren­za, inol­tran­do­lo al Poli­gra­fi­co del­lo Sta­to per la pub­bli­ca­zio­ne in Gaz­zet­ta uffi­cia­le, pre­vi­sta tra una deci­na di giorni.

Quan­to ai bene­fi­ci di leg­ge per l’an­no in cor­so, Pos­si­bi­le ha pro­mos­so ricor­so al TAR Lazio per veder­li rico­no­sciu­ti (aven­do fat­to doman­da nei ter­mi­ni di leg­ge), il TAR ha riget­ta­to la doman­da cau­te­la­re ed ora, aven­do fat­to appel­lo, si atten­de il pro­nun­cia­men­to del Con­si­glio di Sta­to. Sia­mo fidu­cio­si che i nostri iscrit­ti, elet­to­ri e sim­pa­tiz­zan­ti in caso di vit­to­ria potran­no già da que­st’an­no soste­ne­re Pos­si­bi­le con ero­ga­zio­ni libe­ra­li e 2 per mille.

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Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

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Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

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Caro Marco, ci vorrebbe un colpo da maestro

Caro Mar­co, ci vor­reb­be un col­po da mae­stro, alla Tibe­ri, l’abbiamo sem­pre chia­ma­to così: un’i­dea per scri­ve­re una sto­ria com­ple­ta­men­te diver­sa. Per­ché, Mar­co, non amavi

Nature Restoration Law: stavolta ha vinto la Terra!

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