Quaderni

Scuola: l’iter disastroso del concorso per i docenti, altro che meritocrazia e trasparenza

Il Con­cor­so sban­die­ra­to ai quat­tro ven­ti sta facen­do acqua da tut­te le par­ti. Non pas­sa gior­no sen­za che se ne par­li male. Le ragio­ni non man­ca­no, c’è l’imbarazzo del­la scel­ta, dai (trop­pi) can­di­da­ti boc­cia­ti alla pro­va scrit­ta, che da set­tem­bre sali­ran­no ugual­men­te in cat­te­dra, ai tem­pi stret­tis­si­mi del­le com­mis­sio­ni che lavo­re­ran­no per tut­to ago­sto a poco più di 1 euro a candidato.

Avellino, malumori nel Pd e lettere a Renzi. “Non ci resta che piangere”

Il Con­si­glio comu­na­le di Avel­li­no diven­ta l’allegra depen­dan­ce del Naza­re­no. Se l’esperienza ammi­ni­stra­ti­va con­ti­nue­rà o meno non lo si deci­de­rà in aula, dove cia­scun con­si­glie­re rispon­de alla cit­tà e a chi lo ha elet­to. Le deci­sio­ni ven­go­no pre­se al civi­co 16 di via San­t’An­drea del­le Frat­te. A Roma.

Concorso docenti: un disastro annunciato. La nostra interrogazione alla Ministra Giannini.

Arri­va­no da ogni par­te di Ita­lia segna­la­zio­ni da chi, in que­ste set­ti­ma­ne, è impe­gna­to nel­le pro­ve e ovun­que emer­go­no cri­ti­ci­tà. Abbia­mo deci­so di rac­co­glier­ne alcu­ne e far­ne ogget­to di un atto ispet­ti­vo per veder­ci più chia­ro. Una rispo­sta dal Mini­stro Gian­ni­ni non è solo oppor­tu­na ma doverosa.