Call Winter School — Europa delle Possibilità 2018

7–9 novembre 2018

Bruxelles

Nel 2016 con Pos­si­bi­le abbia­mo deci­so di dare il via ad un per­cor­so di for­ma­zio­ne sull’Unione Euro­pea, il suo fun­zio­na­men­to e le oppor­tu­ni­tà che offre, e lo abbia­mo fat­to per­ché in un perio­do sto­ri­co in cui lo scol­la­men­to per­ce­pi­to dai cit­ta­di­ni con le isti­tu­zio­ni euro­pee è pro­fon­do, abbia­mo rite­nu­to uti­le e neces­sa­rio offri­re uno stru­men­to che per­met­tes­se di ridur­re le distanze. 

Sia­mo par­ti­ti nel 2016, pri­ma che la cri­si eco­no­mi­ca e poli­ti­ca dell’Unione por­tas­se all’avanzata di una vera e pro­pria Inter­na­zio­na­le nazio­na­li­sta che ne sta met­ten­do a rischio la tenu­ta, cal­pe­stan­do­ne i prin­ci­pi e facen­do leva sul­le pau­re. Nel frat­tem­po, gli egoi­smi nazio­na­li e l’incapacità di visio­ne comu­ne con­ti­nua­no a tene­re in ostag­gio il pro­get­to euro­peo, impe­den­do di met­te­re in cam­po le rispo­ste euro­pee che ser­vo­no alle gran­di sfi­de su cui ci gio­chia­mo il futu­ro, le qua­li non pos­so­no più tro­va­re rispo­sta entro i ristret­ti con­fi­ni nazio­na­li: dal­le migra­zio­ni al cam­bia­men­to cli­ma­ti­co, dal­la poli­ti­ca este­ra in uno sce­na­rio ine­di­to alla lot­ta all’elusione ed eva­sio­ne fisca­le del­le mul­ti­na­zio­na­li, sino alla dimen­sio­ne socia­le da dare all’UE.

Al con­tem­po, l’Unione euro­pea ha assun­to negli anni un ruo­lo sem­pre più rile­van­te anche dal pun­to di vista legi­sla­ti­vo, con cre­scen­ti pote­ri nor­ma­ti­vi vin­co­lan­ti. La mag­gior par­te del­la nor­ma­ti­va nazio­na­le è influen­za­ta diret­ta­men­te o indi­ret­ta­men­te dal­la legi­sla­zio­ne euro­pea e per que­sta ragio­ne è fon­da­men­ta­le cono­sce­re il fun­zio­na­men­to del­la com­ples­sa mac­chi­na isti­tu­zio­na­le e del pro­ces­so deci­sio­na­le europeo.

Solo attra­ver­so la cono­scen­za appro­fon­di­ta del­le isti­tu­zio­ni, del­le poli­ti­che e del­le oppor­tu­ni­tà euro­pee, potre­mo imma­gi­na­re e costrui­re for­me orga­niz­za­ti­ve in gra­do di coglie­re meglio le oppor­tu­ni­tà euro­pee per i cit­ta­di­ni, le impre­se e i nostri territori. 

Anche quest’anno, quin­di, vi invi­tia­mo a par­te­ci­pa­re al per­cor­so di for­ma­zio­ne “Euro­pa del­le pos­si­bi­li­tà”, che orga­niz­zia­mo in col­la­bo­ra­zio­ne con il Comi­ta­to Euro­pa Pos­si­bi­le, con due novi­tà: tut­ti pos­so­no can­di­dar­si a par­te­ci­pa­re, e i posti sono aumentati!
Apria­mo quin­di la sele­zio­ne per 60 par­te­ci­pan­ti (mag­gio­ren­ni e resi­den­ti in Ita­lia), per veni­re a Bru­xel­les a segui­re i modu­li for­ma­ti­vi che riguar­da­no la sto­ria e il fun­zio­na­men­to del­le isti­tu­zio­ni dell’Unione euro­pea, i fon­di euro­pei diret­ti ed indi­ret­ti, le poli­ti­che migra­to­rie ed ambien­ta­li dell’UE, e le que­stio­ni di attua­li­tà poli­ti­ca euro­pea.

Pro­gram­ma del per­cor­so di for­ma­zio­ne: 3 gior­na­te di for­ma­zio­ne a Bru­xel­les nel­le date di mer­co­le­dì 7, gio­ve­dì 8 e vener­dì 9 novem­bre. Il per­cor­so inclu­de­rà, oltre ai modu­li for­ma­ti­vi, una visi­ta al Par­la­men­to Euro­peo, la pro­ie­zio­ne del docu­men­ta­rio The Har­ve­st in pre­sen­za del regi­sta e un momen­to di dibat­ti­to sera­le con Elly Schlein sui temi d’at­tua­li­tà poli­ti­ca euro­pea e le pro­spet­ti­ve futu­re. Il pro­gram­ma defi­ni­ti­vo sarà dispo­ni­bi­le nel­le pros­si­me settimane.

Gli inte­res­sa­ti a par­te­ci­pa­re al per­cor­so di for­ma­zio­ne devo­no com­pi­la­re que­sto form (https://elly47.typeform.com/to/Nxsl6I) alle­gan­do  il CV, entro e non oltre le 12.00 di dome­ni­ca 30 settembre.

[wc_button type=“primary” url=“https://elly47.typeform.com/to/Nxsl6I” title=“VAI AL FORM” target=“blank” url_rel=”” icon_left=”” icon_right=“arrow-right” posi­tion=”” class=“big”]VAI AL FORM[/wc_button]

La sele­zio­ne sarà effet­tua­ta entro il 5 otto­bre e i suoi esi­ti saran­no pron­ta­men­te comu­ni­ca­ti a chi ha inol­tra­to doman­da. Ai sele­zio­na­ti sarà rico­no­sciu­to un con­tri­bu­to spe­se per i costi di viag­gio e di allog­gio. Affin­ché sia con­fer­ma­ta la loro par­te­ci­pa­zio­ne dovran­no invia­re la docu­men­ta­zio­ne richie­sta per l’ingresso al Par­la­men­to Euro­peo (nome, cogno­me e indi­riz­zo di resi­den­za; foto­co­pia del­la car­ta d’identità o del pas­sa­por­to — accer­tan­do­si di ave­re lo stes­so docu­men­to con sé duran­te la visi­ta) entro e non oltre le 12.00 del 12 otto­bre all’indirizzo: formazione@possibile.com

La man­ca­ta pre­sen­ta­zio­ne di tale docu­men­ta­zio­ne sarà inte­sa come rinuncia.

AIUTACI a scrivere altri articoli come quello che hai appena letto con una donazione e con il 2x1000 nella dichiarazione dei redditi aggiungendo il codice S36 nell'apposito riquadro dedicato ai partiti politici.

Se ancora non la ricevi, puoi registrarti alla nostra newsletter.
Partecipa anche tu!

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Il salario. Minimo, indispensabile. Una proposta di legge possibile.

Già nel 2018 Pos­si­bi­le ha pre­sen­ta­to una pro­po­sta di leg­ge sul sala­rio mini­mo. In quel­la pro­po­sta, l’introduzione di un sala­rio mini­mo lega­le, che rico­no­sces­se ai mini­mi tabel­la­ri un valo­re lega­le erga omnes quan­do que­sti fos­se­ro al di sopra del­la soglia sta­bi­li­ta, for­ni­va una inno­va­ti­va inter­pre­ta­zio­ne del­lo stru­men­to, sino a quel tem­po bloc­ca­to dal timo­re di ero­de­re pote­re con­trat­tua­le ai sin­da­ca­ti. Il testo del 2018 è sta­to riscrit­to e miglio­ra­to in alcu­ni dispo­si­ti­vi ed è pron­to per diven­ta­re una pro­po­sta di leg­ge di ini­zia­ti­va popolare.

500.000 firme per la cannabis: la politica si è piantata? Noi siamo per piantarla e mobilitarci.

500.000 fir­me per toglie­re risor­se e giro d’affari alle mafie, per garan­ti­re la qua­li­tà e la sicu­rez­za di cosa vie­ne ven­du­to e con­su­ma­to, per met­te­re la paro­la fine a una cri­mi­na­liz­za­zio­ne e a un proi­bi­zio­ni­smo che non han­no por­ta­to a nes­sun risul­ta­to. La can­na­bis non è una que­stio­ne secon­da­ria o risi­bi­le, ma un tema serio che riguar­da milio­ni di italiani.

Possibile per il Referendum sulla Cannabis

La can­na­bis riguar­da 5 milio­ni di con­su­ma­to­ri, secon­do alcu­ni addi­rit­tu­ra 6, mol­ti dei qua­li sono con­su­ma­to­ri di lun­go cor­so che ne fan­no un uso mol­to con­sa­pe­vo­le, non peri­co­lo­so per la società.
Pre­pa­ra­te lo SPID! Sarà una cam­pa­gna bre­vis­si­ma, dif­fi­ci­le, per cui ser­vi­rà tut­to il vostro aiu­to. Ma si può fare. Ed è giu­sto provarci.

Corridoi umanitari per chi fugge dall’Afghanistan, senza perdere tempo o fare propaganda

La prio­ri­tà deve esse­re met­te­re al sicu­ro le per­so­ne e non può esse­re mes­sa in discus­sio­ne da rim­pal­li tra pae­si euro­pei. Il dirit­to d’asilo è un dirit­to che in nes­sun caso può esse­re sot­to­po­sto a “vin­co­li quan­ti­ta­ti­vi”. Ser­vo­no cor­ri­doi uma­ni­ta­ri, e cioè vie d’accesso sicu­re, lega­li, tra­spa­ren­ti attra­ver­so cui eva­cua­re più per­so­ne possibili. 

Caro Marco, ci vorrebbe un colpo da maestro

Caro Mar­co, ci vor­reb­be un col­po da mae­stro, alla Tibe­ri, l’abbiamo sem­pre chia­ma­to così: un’i­dea per scri­ve­re una sto­ria com­ple­ta­men­te diver­sa. Per­ché, Mar­co, non amavi

Nature Restoration Law: stavolta ha vinto la Terra!

È un momen­to sto­ri­co: oggi l’Europa ren­de leg­ge il ripri­sti­no del­la natu­ra, e defi­ni­sce la dire­zio­ne che il nostro con­ti­nen­te segui­rà per ridar­le spa­zio. La que­stio­ne non è edo­ni­sti­ca, e nem­me­no intel­let­tua­le: si trat­ta di per­met­te­re che gli eco­si­ste­mi, come i fiu­mi o le zone umi­de, ter­re col­ti­va­te e fore­ste, tor­ni­no gra­dual­men­te in una con­di­zio­ne di equi­li­brio per con­ti­nua­re a tra­sfor­ma­re la mate­ria, per ren­de­re, cioè, la bio­sfe­ra vivi­bi­le anche per noi.