Maggio 2016

Privilegi (non diritti)

Abbia­mo cam­mi­na­to insie­me per anni con sul­le lab­bra il gri­do “i dirit­ti quan­do non sono di tut­ti si chia­ma­no pri­vi­le­gi”. L’ab­bia­mo gri­da­to ai Pri­de infi­ni­te vol­te rivol­gen­do­ci alle per­so­ne ete­ro­ses­sua­li e a tut­ti colo­ro che avrem­mo volu­to ave­re al fian­co. Sen­za se, sen­za ma, sen­za però.

Il superamento delle disuguaglianze che non consente eccezioni

Sia­mo da anni schie­ra­ti per i matri­mo­ni egua­li­ta­ri. Pen­sia­mo che non si pos­sa­no rico­no­sce­re dirit­ti a metà, sul­la base di pre­giu­di­zi che con­ti­nua­no a vive­re anche dopo l’ap­pro­va­zio­ne del­la leg­ge Cirin­nà, che fin dal pri­mo arti­co­lo chia­ri­sce che si trat­ta di unio­ni di serie B rispet­to a quel­le ete­ro­ses­sua­li. Una leg­ge che toglie l’ob­bli­go di fedel­tà per la stes­sa sba­glia­ta ragio­ne e che — cosa anco­ra più gra­ve — non inter­vie­ne sul rico­no­sci­men­to dei bam­bi­ni che in quel­le fami­glie vivono.

I frutti avvelenati dell’accordo tra Unione europea e Turchia

Dal­le noti­zie ripor­ta­te dagli ope­ra­to­ri di Human Rights Watch appren­dia­mo che le guar­die tur­che avreb­be­ro spa­ra­to lun­go la fron­tie­ra ai richie­den­ti asi­lo siria­ni. Una denun­cia già arri­va­ta un mese fa che pone anco­ra una vol­ta l’ac­cen­to su di un accor­do che oltre a mer­ci­fi­ca­re la vita dei migran­ti pone seris­si­me pro­ble­ma­ti­che sul­la loro incolumità.

Unioni civili, Andrea Maestri: Possibile non vota una legge che moltiplica le discriminazioni

Pos­si­bi­le che ha per sim­bo­lo il segno arit­me­ti­co dell’uguale non vote­rà una leg­ge che mol­ti­pli­ca le discri­mi­na­zio­ni, sot­trae tute­le ai bam­bi­ni e divi­de le fami­glie: da una par­te quel­le con tut­ti i dirit­ti, dall’altra quel­le con qual­che dirit­to in meno. L’intervento di Andrea Mae­stri alla Came­ra sul­la rego­la­men­ta­zio­ne del­le Unio­ni civili.

Di rappresentanti (poco) permanenti a Bruxelles

Non più di tre mesi e mez­zo fa, la scel­ta di Ren­zi di nomi­na­re a Capo del­la Rap­pre­sen­tan­za per­ma­nen­te a Bru­xel­les un poli­ti­co, l’al­lo­ra vice­mi­ni­stro allo Svi­lup­po eco­no­mi­co Car­lo Calen­da, fece mol­to discu­te­re e sol­le­vò non poche cri­ti­che e malumori.

Uguali nelle differenze, a Genova

Nel­le nostre scuo­le la discri­mi­na­zio­ne di ogni tipo avvie­ne ogni gior­no, con impat­ti signi­fi­ca­ti­vi sul sin­go­lo e sul grup­po, e le diver­si­tà tra stu­den­ti spes­so ven­go­no vis­su­te come limi­ti o difet­ti di un indi­vi­duo rispet­to ad un altro.