rifugiati

Per costruire ponti sicuri e non muri che escludono

Avre­mo un altro muro all’in­ter­no del­l’U­nio­ne Euro­pea. Un muro che farà con­ten­to Mat­teo Sal­vi­ni, che non capi­sce che Ita­lia e Gre­cia sono col­lo­ca­te dal­la par­te sba­glia­ta del muro, quel­la dove sono scop­pia­te o scop­pie­ran­no cri­si umanitarie.

«Emergenza permanente»

Ci sia­mo chie­sti se que­sta espres­sio­ne che l’O­nu adot­ta per descri­ve­re l’al­lar­me migra­zio­ni non con­ten­ga un assur­do logico.

Ci sia­mo chie­sti per­ché l’Eu­ro­pa non rie­sca a inter­ve­ni­re, come sug­ge­ri­sce Cri­stal­li­na Geor­gie­va, vice­pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne euro­pea, nei pae­si da cui i migran­ti provengono.

Ci sia­mo chie­sti per­ché l’I­ta­lia non si pon­ga all’a­van­guar­dia nel­l’af­fron­ta­re la que­stio­ne, che la riguar­da diret­ta­men­te per ragio­ni geo­gra­fi­che, sto­ri­che e politiche.

E’ sempre colpa del buonismo: la storia dei “boat people”

La que­stio­ne migra­to­ria «non si risol­ve col buo­ni­smo, acco­glien­do­ne uno nel mio bilo­ca­le», ha det­to ieri Mat­teo Ren­zi alla Came­ra. Qua­ran­ta anni fa diver­si capi di Sta­to e di Gover­no non avreb­be­ro det­to così. Era­no quel­li gli anni in cui alcu­ni pae­si occi­den­ta­li cer­ca­ro­no di gesti­re una del­le pri­me cri­si uma­ni­ta­rie che ebbe risal­to mediatico …

E’ sem­pre col­pa del buo­ni­smo: la sto­ria dei “boat peo­ple” Leg­gi altro »